Jean-Claude Trichet nella consueta riunione mensile della Banca Centrale
europea ha chiaramento annunciato un rialzo dei tassi di riferimento già nel
mese di luglio, prendendo così "in contropiede" analisti e specialisti del
settore che stimavano un rialzo solo per fine anno.
La reazione sui mercati è stata violenta, tanto da spingere verso l'alto i
tassi del mercato monetario.
L'Euribor tre mesi – quello cioè che le banche applicano fra di loro per i
depositi a scadenza trimestrale e che rappresenta il benchmark per i
prestiti commerciali - è volato a 4,967%, superando così il recente picco di
4,93% toccato nel dicembre 2007 in piena crisi di liquidità.
Ma soprattutto si tratta del massimo dal 31 ottobre 2000, allora l'Euribor
segnò 5,14%.
Si profila dunque una nuova ondata di rincari per i mutui indicizzati ai
tassi Euribor.
COSA ACCADE SUI TITOLI DI STATO
Il mercato dei titoli di Stato non poteva che reagire alla "bomba" innescata
da Trichet: in Europa, sono in netto rialzo i Bund - i titoli decennali
tedeschi - con conseguente calo dei rendimenti.
Al contrario, volano i rendimenti dei titoli tedeschi a due anni che sono
arrivati a superare decisamente i tassi offerti dai titoli decennali:
l'inversione della curva dei rendimenti è la più marcata dall'introduzione
dell'euro nel 1999, con un differenziale fra il tasso del due anni e quello
del bund decennale arrivato a 30 punti base (60 sulla curva swap).
http://www.finanzautile.org/mutui-tassi-verso-nuovo-rialzo-euribor-ai-massim
i-da-8-anni.htm