lunedì 26 marzo 2012

Mutui casa: cosa cambia con il decreto sulle liberalizzazioni

Il decreto sulle liberalizzazioni è legge. La Camera l'ha approvato con 365 sì e solo 61 no. La legge impatterà, come ci si attendeva, sul settore dei mutui casa e per più aspetti, ma restano sul tavolo parecchie perplessità.

Il primo aspetto ad essere coinvolto sarà l'offerta da parte delle banche di polizze assicurative. Secondo l'art. 28 (assicurazioni connesse all'erogazione di mutui immobiliari) le banche, gli istituti di credito e gli intermediari finanziari se condizionano l'erogazione del mutuo alla stipula di un contratto di assicurazione sulla vita sono tenuti a sottoporre al cliente almeno due preventivi di due differenti gruppi assicurativi. Il cliente è comunque libero di scegliere sul mercato la polizza sulla vita più conveniente che la banca è obbligata ad accettare senza variare le condizioni offerte per l'erogazione del mutuo immobiliare o del credito al consumo.

Il comma 3 dello stesso articolo prevede l'estensione di quanto detto oltre che alla sottoscrizione di una polizza assicurativa erogata dalla medesima banca, istituto o intermediario anche all'apertura di un conto corrente presso la medesima banca, istituto o intermediario. La norma verrebbe pertanto ad essere estesa anche alle altre tipologie di polizze (polizze casa) e all'obbligatorietà di aprire un conto corrente presso la Banca erogatrice del finanziamento.

Da domani, pertanto, sarà possibile richiedere un mutuo senza dover aprire un conto corrente presso la Banca che lo eroga e senza dover stipulare con essa anche delle polizze assicurative. In linea teorica questo è quello che dovrebbe accadere, ma la domanda che ne deriva è se le Banche saranno disposte a concedere tale finanziamento a queste condizioni e chi le controllerà. D'altro canto è sempre l'istituto di credito l'ultimo a decidere sulla sua fattibilità.

Novità anche per la surroga. L'art. 27-quinquies stabilisce che la surrogazione deve perfezionarsi entro il termine di dieci giorni dalla data in cui il cliente chiede al mutuante surrogato di acquisire dal finanziatore originario l'esatto importo del proprio debito residuo. Nel caso in cui la surrogazione non si perfezioni entro il termine di dieci giorni, per cause dovute al finanziatore originario, quest'ultimo è comunque tenuto a risarcire il cliente in misura pari all'1% del valore del finanziamento per ciascun mese o frazione di mese di ritardo. Resta ferma la possibilità per il finanziatore originario di rivalersi sul mutuante surrogato, nei caso in cui il ritardo sia dovuto a cause allo stesso imputabili.

Per la chiusura del mutuo, secondo quanto stabilito dall'art.27-ter, non sarà più obbligatorio l'intervento del notaio a certificare la fine dei pagamenti, sarà l'ultimo pagamento effettuato a sancire ufficialmente e automaticamente la fine del mutuo e la cancellazione delle cosiddette ipoteche perenti.

da http://www.mutui.com

giovedì 15 marzo 2012

Mutui casa: in calo nel III trimestre del 2011

Nel terzo trimestre 2011 i mutui casa sono diminuiti del 18,1% rispetto allo stesso periodo del 2010. In particolare a calare maggiormente sono stati i mutui non garantiti da ipoteca immobiliare, che si sono ridotti del 34,6%, mentre quelli con costituzione di ipoteca sono diminuiti del 6,7%. Questi i dati recentemente diffusi dall'Istat, l'Istituto di statistica nazionale.

Il calo è più contenuto se si considerano i primi nove mesi del 2011, che registrano il 7,9% in meno di mutui casa rispetto allo stesso periodo del 2010. Anche in questo caso ad esser calati maggiormente sono stati i mutui non garantiti da ipoteca immobiliare, diminuiti del 13,4% a fronte del -4,2% di quelli garantiti da ipoteca.

A livello territoriale il calo minore dei mutui senza costituzione di ipoteca si osserva nelle Isole (-19,3%), mentre i mutui garantiti da ipoteca diminuiscono in misura minore al Centro (-3,9%). Va detto, inoltre, che la diminuzione tendenziale dei mutui osservata nelle città metropolitane (-31,0% per i mutui senza costituzione di ipoteca immobiliare e -5,2% per quelli garantiti da ipoteca) è stata minore di quella registrata nelle altre città (rispettivamente, -37,0% e -7,7%).

Alle origini di questo calo nella domanda dei mutui certamente le difficoltà economico-finanziarie di molte famiglie italiane e la stretta e la maggiore selettività con cui le banche concedono mutui per l'acquisto di casa. Tuttavia il dato, soprattutto se epurato da quello relativo ai mutui senza ipoteca, non è così terrificante come si attendeva.

Difatti se la domanda dei mutui è in genere diminuita, le compravendite di abitazioni sono aumentate del 4,0% nel terzo trimestre del 2011, segnalando una lieve diminuzione solo nei primi nove mesi del 2011 (-0,9%).

Sono state le Isole a registrare gli incrementi maggiori (+10,9% e +24,2%, rispettivamente, per le compravendite ad uso residenziale e per quelle ad uso economico), mentre per il complesso delle compravendite l'aumento tendenziale osservato nelle città metropolitane (+4,1%) è di poco superiore a quello registrato negli altri centri (+3,9%).

da http://www.mutui.com

domenica 11 marzo 2012

Mutui: aumentate del 30% le sofferenze del settore agricolo

Le sofferenze delle aziende del settore agricolo e agroalimentare nel pagamento dei mutui 2011 sono aumentate del 30%. Questo è quanto si evince da una ricerca condotta da Coldiretti. Sul dato, di certo, pesa anche la riduzione dei consumi avvenuta l'anno scorso. Nel 2011 si è infatti verificato un calo nei consumi alimentari dell'1,3% secondo l'Istat.

A preoccupare per l'anno in corso sono gli aumenti previsti nel mese di ottobre per l'Iva, che non mancheranno di determinare effetti depressivi sulla spesa per i generi alimentari. L'Iva passerà dal 21 al 23% e nelle previsioni di Coldiretti colpirà prodotti di largo consumo come birra, vino, acqua minerale, ma anche specialità come i tartufi, mentre dall'aumento dal 10 al 12% saranno interessati carne, pesce, yogurt e uova, ma anche riso, miele e zucchero.

Accanto alle sofferenze nel pagamento dei debiti pregressi, si registra anche una stretta drammatica al credito, che porta inevitabilmente alla scarsità di liquidità da parte delle aziende del settore agricolo e agroalimentare. Tuttavia un ruolo di supplenza, quanto meno nel favorine l'accesso, è attualmente rappresentato dal sistema dei Consorzi Fidi, che attraverso il rilascio di fome di garanzia permettono l'accesso a finanziamenti a tassi agevolati.

E' il caso di CrediAgri Italia, il primo consorzio nazionale di garanzia fidi ed assistenza tecnica e finanziaria, specializzato nel settore agricolo e agroalimentare e promosso da Coldiretti. Nell'ultimo anno il Consorzio ha aumentato il volume degli affidamenti, raggiungendo uno stock di erogazioni che sfiora il miliardio di euro.

Molti gli istituti bancari partner dalle BCC ai grossi player nazionali, come Intesa San Paolo e Unicredit. Recentemente è stato sottoscritto a Roma un accordo nazionale con Monte dei Paschi di Siena volto a favorire interventi finanziari per lo sviluppo produttivo, il rafforzamento del patrimonio, la dotazione di capitale circolante e il riequilibrio finanziario con specifici strumenti dedicati. L'accordo non fa altro che sancire a livello nazionale quanto già avveniva in sede locale.

da http://www.mutui.com