giovedì 15 marzo 2012

Mutui casa: in calo nel III trimestre del 2011

Nel terzo trimestre 2011 i mutui casa sono diminuiti del 18,1% rispetto allo stesso periodo del 2010. In particolare a calare maggiormente sono stati i mutui non garantiti da ipoteca immobiliare, che si sono ridotti del 34,6%, mentre quelli con costituzione di ipoteca sono diminuiti del 6,7%. Questi i dati recentemente diffusi dall'Istat, l'Istituto di statistica nazionale.

Il calo è più contenuto se si considerano i primi nove mesi del 2011, che registrano il 7,9% in meno di mutui casa rispetto allo stesso periodo del 2010. Anche in questo caso ad esser calati maggiormente sono stati i mutui non garantiti da ipoteca immobiliare, diminuiti del 13,4% a fronte del -4,2% di quelli garantiti da ipoteca.

A livello territoriale il calo minore dei mutui senza costituzione di ipoteca si osserva nelle Isole (-19,3%), mentre i mutui garantiti da ipoteca diminuiscono in misura minore al Centro (-3,9%). Va detto, inoltre, che la diminuzione tendenziale dei mutui osservata nelle città metropolitane (-31,0% per i mutui senza costituzione di ipoteca immobiliare e -5,2% per quelli garantiti da ipoteca) è stata minore di quella registrata nelle altre città (rispettivamente, -37,0% e -7,7%).

Alle origini di questo calo nella domanda dei mutui certamente le difficoltà economico-finanziarie di molte famiglie italiane e la stretta e la maggiore selettività con cui le banche concedono mutui per l'acquisto di casa. Tuttavia il dato, soprattutto se epurato da quello relativo ai mutui senza ipoteca, non è così terrificante come si attendeva.

Difatti se la domanda dei mutui è in genere diminuita, le compravendite di abitazioni sono aumentate del 4,0% nel terzo trimestre del 2011, segnalando una lieve diminuzione solo nei primi nove mesi del 2011 (-0,9%).

Sono state le Isole a registrare gli incrementi maggiori (+10,9% e +24,2%, rispettivamente, per le compravendite ad uso residenziale e per quelle ad uso economico), mentre per il complesso delle compravendite l'aumento tendenziale osservato nelle città metropolitane (+4,1%) è di poco superiore a quello registrato negli altri centri (+3,9%).

da http://www.mutui.com