sabato 31 gennaio 2009

Direttiva Mifid e interessi del cliente

Mifid significa letteralmente:"Markets in Financial Instruments Directive".
È una direttiva emessa il novembre 2007 ed è a tutela del cliente
investitore.
La disciplina prevede che l'intermediario venditore del pacchetto d'investimento
è obbligato a fare gli interessi del cliente anche a scapito dei suoi
interessi.
Ma come dovrebbe eseguire questo compito?
Attraverso due fasi:
la profilatura del cliente
la valutazione dell'investimento
Nella profilatura l'intermediario delinea il tuo profilo, il tuo reddito, la
tua attività ed ogni caratteristica utile ai fini della valutazione sull'investimento.
Eseguito questo passaggio si fa la valutazione dell'investimento.
Si propongono vari tipi d'investimento ad hoc per il cliente e li si
valuta.Quest'ultimo potrà decidere di lasciare il portafoglio dei titoli in
mano all'intermediario e fidarsi con le garanzie della norma che farà i
nostri interessi, oppure avere una consulenza e se effettivamente cosciente
del rischio, il cliente potrà accettare l'investimento.
Questa normativa non significa:" fidati della banca perché fa i tuoi
interessi". Il suo valore è ben altro. È una tutela verso il cliente che
però non esonera la banca da proporti un investimento che magari poi si
rileverà infruttuoso per condizioni estranee (vedi obbligazioni Lehman
Brothers e Mediolanum o mutui a tassi variabili).
Per cui quando parlate con l'intermediario sempre orecchie ben aperte e
cercare più informazioni possibili anche personalmente.
Fonte Yahoo.finanze

Calcolo Mutuo: attenzione alla rata. Deve essere sostenibile

 

sottoscrivere un mutuoQuello attuale è un momento molto particolare per sottoscrivere un mutuo. Nonostante i tassi di interesse bassi, infatti, bisogna fare molta attenzione ai mutui offerti dagli istituti di credito, i quali, anche a causa dei rischi legati al mercato del credito, stanno rivedendo verso l'alto gli spread vanificando, anche se solo in parte, la discesa dell'euribor e dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea.


A tal fine, per orientarsi, può tornare utile ai mutuatari consultare la Guida di Altroconsumo sui mutui, messa a punto con il contributo della Regione Lombardia. Trattasi, nello specifico, di una vera a propria guida interattiva che, anche con l'ausilio di fogli di calcolo, permette di cambiare il proprio mutuo o sceglierne un nuovo acquisendo informazioni che magari le banche non sempre comunicano anche se devono essere presenti sul contratto che, per non correre rischi, deve essere sempre letto molto attentamente.
 
In ogni caso, la buona regola, secondo quanto rimarca l'Associazione, è quella di non farsi mai attrarre in maniera passiva dai tassi sbandierati nelle campagne pubblicitarie televisive che molto spesso indicano, sottolinea Altroconsumo, tassi civetta che non danno l'idea dei costi complessivi del mutuo.
 
Il mutuatario, inoltre, deve rendersi conto del fatto che la rata del mutuo contratto deve essere sostenibile, e non deve intaccare in maniera pesante lo stile di vita e la sostenibilità del bilancio familiare. Per Altroconsumo, quindi, è bene che la rata del mutuo non superi il valore del 30% del reddito mensile del nucleo familiare.
 
Immagine tratta da: www.immobiliaresebi.it

http://www.vostrisoldi.it/articolo/calcolo-mutuo-attenzione-alla-rata-deve-essere-sostenibile/11204/

la convenienza del tasso variabile

scegliere un mutuo variabileScegliere il mutuo con i tassi ai minimi storici.

Dopo il taglio del costo del denaro, deciso nei giorni scorsi dalla banca centrale europea è bene rivalutare i mutui a tasso variabile.
Chi è alle prese con un mutuo infatti saprà che il tasso BCE è sceso al 2%, il minimo storico già toccato dal 2003 al 2005. Come cinque anni fa quindi stipulare un nuovo mutuoa tasso variabile può risultare molto vantaggioso, garantendo un risparmio fino al 10 % rispetto ad un mutuo a tasso fisso.

Vantaggio destinato ad aumentare, viste le previsioni sui tassi nei prossimi mesi. Le attese dei mercati e gli ultimi interventi del governatore della banca centrale  Jean Cloude Trichet fanno ipotizzare un ulteriore taglio del costo del denaro già dai prossimi giorni, indicando livelli vicini all'1.5% del tasso bce, contro il 2% dell'euribor a 3 msi nel corso del 2009. Ancora oggi, lo stesso Trichet in un'intervista a Cnbc Europe ha confermato per l'ennesima volta che la Banca Centrale Europea continuerà a fare il necessario di fronte alla crisi.


Chi sceglie di stipulare un mutuo a tasso variabile dovrà però far bene i conti sul proprio reddito disponibile, onde evitare di commettere lo stesso errore fatto da molti mutuatari negli ultimi tre anni. Basta leggere i tanti articoli pubblicati sulle pagine dei giornali nei mesi passati per trovare storie di famiglie in crisi per colpa del mutuo e più precisamente per colpa di una rata salita oltre le proprie possibilità economiche.

Occhio quindi a far bene i conti prima di scegliere e stipulare un contratto per un mutuo a tasso variabile. Quando si stipula un mutuo variabile in tempi di tassi bassi, bisogna infatti tenere conto che nel futuro gli stessi tassi saranno destinati ad aumentare, anche in modo eccessivo. E' importante quindi non lasciarsi soprendere.

Prevedere con esattezza quanto saliranno i tassi nel futuro, è ovviamente un'impresa impossibile, ma è possibile fare una stima di base, basandosi sui livelli massimi raggiunti fino ad oggi. Il livello massimo dell'euribor è stato raggiunto proprio alla fine del 2008 ( lo scorso ottobre era al 5,39%, rispetto al 2,51% di oggi).
su questa base possiamo quindi prevedere che qualora si tornasse ai livelli più alti degli indici l'esborso mensile di un prestito da 100mila euro della durata di 20 anni potrebbe registrare un rincaro di circa 160 euro.

Un aumento vicino al 30% quindi, che chi opta per il variabile deve essere pronto a sopportare nel caso di un eventuale impennata dei tassi, se non vuole correre rischi. Il margine può aumentare fino al 40% per i mutui più lunghi come i trentennali, che prevedono un ammontare di quota interessi più elevato, mentre si riduce attorno al 14% per i mutui decennali.

La vera grande novità per chi deve accendere un mutuo è rappresentata dalla possibilità di poter scegliere un mutuo a tasso variabile legato al reale costo del denaro, e non solamente all'euribor. Tale possibilità viene garantita dal recente decreto anticrisi.
L'effettiva convenienza di tale scelta comunque dovrà essere valutata caso per caso, considerando anche la maggiorazione ( lo spread ) che le singole banche applicano su questo nuovo tipo di prodotto.
Il Decreto 185/2008, infatti, stabilisce che il tasso applicato su tali contratti sia «in linea con quello praticato per le altre forme di indicizzazione offerte»: una formula che lascia spazio a differenti interpretazioni da parte degli istituti di credito, tanto che alcune banche offrono al momento mutui a tasso Bce con spread anche superiori al 2 per cento.

http://www.kredis.it/la-convenienza-del-tasso-variabile.html

Buone notizie per chi ha un mutuo variabile

tasso BCE scende al 2%Il tasso BCE scende al 2% .

Continuano le buone notizie per i mutuatari che hanno scelto di sottoscrivere un mutuo a tasso variabile. Sull'onda della crisi economica infatti, oggi la Banca Centrale Europea ha deciso per un ulteriore taglio del costo del denaro di 50 punti base.  Il tasso BCE si attesta quindi al 2%, livello più basso degli ultimi 6 anni.

 

Intanto, chi deve accendere un nuovo mutuo, grazie alle recenti regolamentazioni, da qualche settimana può scegliere tra un mutuo ancorato all'euribor, come tipicamnete avveniva fino ad oggi, oppure al tasso BCE.
i vantaggi di un mutuo legato al costo del denaro possono essere molteplici :
Innanzitutto perchè storicamente il tasso BCE è sempre stato inferiore all'euribor. Inoltre, a differenza dell'euribor, il tasso BCE è molto più stabile.
Per tale motivo chi oggi sceglie tale tipologia di mutuo difficilmente avrà a che fare con l'ansia da fine mese, nell'attesa di conoscere le sorti della propria rata che varia di mese in mese.

Attenzione però a controllare bene le condizioni proposte, prima di scegliere un Mutuo variabile BCE, poichè in alcuni casi vengono applicati spread talmente alti da annullare i vantaggi derivanti da un indice basso.

 

http://www.kredis.it/buone-notizie-per-chi-ha-un-mutuo-variabile.html

Il Decreto anticrisi ottiene la fiducia: mutui meno cari

 

Una buona notizia per l'attuale Governo e una altrettanto positiva per le famiglie italiane. Il Senato ha votato infatti la fiducia al governo sul decreto anticrisi che ora è a tutti gli effetti legge. 158 i voti a favore, 126 i contrari e 2 gli astenuti. Tra le misure più importanti ricordiamo l'una tantum per le famiglie, il sostegno al reddito per i negozianti costretti a chiudere per la crisi, il pagamento dell'Iva per cassa ai pannolini gratis. Presenti anche provvedimenti per evitare mutui troppo cari.

http://www.casatarget.info/il-decreto-anticrisi-ottiene-la-fiducia-mutui-meno-cari.htm

Casa: la registrazione dei contratti di affitto arriva sul web

 

Nuovo servizio online dell'Agenzia delle Entrate: dalle prossime scadenze di gennaio sarà possibile la registrazione dei contratti di locazione anche sul web.

Il servizio permetterà ai contribuenti di registrare i contratti di locazione e pagare le relative imposte con pochi click dal proprio computer.

Non sarà, quindi, più necessario scaricare e installare un software dedicato, ne' utilizzare l'F23 cartaceo, ma basterà accedere alla sezione Contratti di locazione del menu Strumenti dell'area autenticata del sito http://telematici.agenziaentrate.gov.it per effettuare direttamente su Internet le proprie operazioni.

  • COME FUNZIONA

Il nuovo prodotto si chiama Locazioni web e consentirà di registrare i contratti compilando online i campi relativi al conduttore, al locatore, all'immobile e al canone di locazione.

Basterà poi, cliccare su un pulsante per calcolare le imposte dovute, inserire le coordinate del conto corrente bancario o postale sul quale l'Agenzia addebiterà l'importo.

Grazie poi ad un'altra applicazione, Pagamenti Registro Web, sarà possibile versare l'imposta di registro dei contratti di locazione pluriennali sia per le annualità successive alla prima, sia per le proroghe, le risoluzioni e le cessioni delle locazioni.

  • CHI PUO' UTILIZZARLO

Il nuovo servizio è, per ora, disponibile a favore dei contribuenti registrati a Fisconline, ma dal prossimo 9 febbraio sarà operativo anche per gli utenti Entratel.

Fino ad oggi sono stati oltre 1,47 milioni i contratti registrati usando il software tradizionale (che rimane comunque disponibile sul sito web dell'Agenzia) o pacchetti di mercato, e circa 4 milioni i pagamenti eseguiti.

Solo nel 2008 i contratti registrati telematicamente sono stati circa 174 mila, mentre i pagamenti hanno raggiunto quota 1,175 milioni.

http://www.finanzautile.org/casa-la-registrazione-dei-contratti-di-affitto-arriva-sul-web.htm

Euribor a 3 mesi: si arriva al minimo dal 2005

 

Buone notizie per le nostre tasche. Si segnala ancora una flessione per i tassi interbancari. L'Euribor a tre mesi è sceso oggi al 2,12% dal 2,13% di ieri, il minimo dall'11 luglio 2005. Lo rileva l'European Banking Federation. L'Euribor a un mese e' calato all'1,77% dall'1,79% di ieri e mentre quello a una settimana e' calato all'1,43% dall'1,44% precedente.

Banca Centrale Europea: Italiani sempre meno indebitati

 

L'Italia e' il Paese meno indebitato fra i 16 d'Europa per l'acquisto di abitazioni. Lo riporta l'ultimo bollettino mensile della Bce. I mutui accesi per finanziare le compravendite di immobili rappresentano il 17,2% del Pil, molto meno rispetto agli altri Paesi dell'Eurozona, eccezion fatta per la Slovenia, che ha adottato l'euro nel 2007, ferma al 7,7%. Per questo, spiega la Bce, l'Italia sembra al sicuro rispetto ad un'eventuale esplosione della bolla immobiliare.

 

http://www.casatarget.info/banca-centrale-europea-italiani-sempre-meno-indebitati.htm

Mutui: gli italiani sono i meno indebitati d'Europa

 

L'Italia è il Paese meno indebitato fra quelli di Eurolandia per l'acquisto di abitazioni: è quanto emerge dall'ultimo bollettino mensile della Banca Centrale Europea, che evidenzia come i mutui contratti per finanziare le compravendite di immobili nel bel Paese rappresentano il 17,2% del Pil, un valore di gran lunga inferiore a quello degli altri Paesi dell'Eurozona,
eccezion fatta per la sola Slovenia, che ha fatto l'ingresso nell'euro nel 2007, ferma al 7,7%.

Nel bolletino la Bce spiega che la consistenza del debito impiegato per l'acquisto di immobili residenziali può essere vista in prima approssimazione come un indicatore dell'intensità con cui gli shock ai prezzi delle abitazioni
possono trasmettersi all'economia.

Per questo motivo, illustra l'istituto di Francoforte, l'Italia rientra fra quei Paesi che sono maggiormente al sicuro rispetto ad un'eventuale esplosione della bolla immobiliare.

Gli shock sui prezzi degli immobili determineranno reazioni verosimilmente maggiori nelle economie contraddistinte da un più agevole accesso delle famiglie al credito ipotecario (ad esempio Stati Uniti, Danimarca, Paesi Bassi, Australia e Svezia) che in quelle di molti paesi appartenenti all'area dell'euro (ad esempio Francia, Italia, Germania, Austria, Belgio o Grecia).

In particolare, spiega ancora la Bce, le economie del secondo gruppo ''potrebbero risultare più stabili e più efficaci
nel ridurre al minimo il rischio di inadempienza e nell'erogare prestiti alle famiglie che desiderano indebitarsi in misura
superiore al loro reddito futuro previsto''.

L'Italia rientra invece perfettamente nella media Ue per quanto riguarda la quota di abitazioni occupate dai proprietari: il 72% delle persone, infatti, abita nella casa di proprietà, mentre i valori europei vanno dal minimo del 44% della Germania
al massimo dell'83% della Spagna.

Anche il rapporto fra ammontare del prestito e valore dell'immobile, in Italia pari all'80%, è sostanzialmente in linea con quello degli altri Paesi, ad eccezione del picco del 112% dei Paesi Bassi e del 60% della Grecia.

Sotto la media invece, anche se i dati per l'Italia si fermano al 2004, la crescita del prezzo delle abitazioni.

Dalle tabelle contenute nel bollettino e relative al periodo 1997-2007 emerge infatti che il tasso di crescita del prezzo delle case in Italia è stato vicino al 5%, sotto quello medio di
Eurolandia e molto lontano dal rialzo superiore al 10% assistito in Spagna e all'8% della Francia.

http://www.finanzautile.org/mutui-gli-italiani-sono-i-meno-indebitati-d-europa.htm


 

L'Euribor cala a 2,20% in tre mesi

 

Continua la picchiata. Tassi in calo sul mercato interbancario dei depositi: oggi l'Euribor a tre mesi è sceso al 2,20% dal 2,25% di ieri. Ricordiamo che l'Euribor è il tasso che le banche applicano fra loro per i prestiti trimestrali. Il tasso ha dunque toccato il minimo dal 25 ottobre 2005. Lo ha comunicato la European Banking Federation. L'Euribor a una settimana e' sceso all'1,49% dall'1,58% precedente, e l'Euribor a un mese e' calato all'1,86% dall'1,91%.

 

http://www.casatarget.info/leuribor-cala-a-220-in-tre-mesi-.htm

I tassi sui mutui sono scesi al 5,08%,

 

Continuano le buone notizie per i consumatori e per le famiglie italiane in generale. A dicembre, i tassi sui prestiti sono scesi al 6,04% (6,42% a novembre) al di sotto del valore di dicembre 2007 (6,18%). Lo rileva il rapporto mensile dell'Abi secondo cui sempre a dicembre i tassi sui mutui sono scesi al 5,08%, a livelli di gennaio'07 (5,07%) e quelli per le imprese al 4,74%, ai livelli di aprile'07 (4,73%).

Pagavano il mutuo con carte di credito rubate

 

Pagavano le rate del mutuo utilizzando carte di credito rubate o clonate ma la Guardia di Finanza ha sgominato la banda criminale a Roma. Un'organizzazione a delinquere guidata da un calabrese residente nel Lazio, con contatti in tutta Italia aveva risolto il problema di far fronte a pagamenti e scadenze. Sono 613 le persone che hanno approfittato di questo metodo fraudolento. Oltre una decina le perquisizioni sul territorio nazionale, sequestrato denaro, conti correnti, computer.

http://www.casatarget.info/pagavano-il-mutuo-con-carte-di-credito-rubate.htm

Economia domestica: allarme dalla CCIA di Milano, famiglie sempre più indebitate

 

Le famiglie italiane sarebbero sempre più indebitate: tra mutui per la casa, credito al consumo per acquistare auto, mobili, elettrodomestici o viaggi, e altri prestiti, i debiti delle famiglie nel 2007 hanno sfiorato i 500 miliardi di euro.

In base ad un'elaborazione della Camera di commercio di Milano, in media ogni famiglia è alle prese con 21 mila euro di debiti.

E sono cifre che crescono a ritmi considerevoli di anno in anno: tra il 2006 e il 2007 i prestiti per il credito al consumo sono aumentati del 15%, passando da 81 a 93 miliardi di euro, quelli per i mutui per la casa del 10%, saliti da 256 a 281 miliardi.

Rispetto al 2001, ultimo anno della lira, i tassi di crescita sono addirittura più che raddoppiati: del +153,4% per il credito al consumo e del +123% per i mutui mentre in dieci anni il credito al consumo cresce del 911% e i mutui del 378%.

A pesare sull'indebitamento delle famiglie italiane sono soprattutto i mutui, che incidono per oltre la metà.

Ma in dieci anni è quadruplicato il peso del credito al consumo: pesava il 5% nel 1997, è diventato il 19% nel 2007.

 

http://www.finanzautile.org/economia-domestica-allarme-dalla-ccia-di-milano-famiglie-sempre-piu-indebitate.htm

Casa: mercato in frenata. Nessuna crisi per gli immobili di pregio

 

Resiste alla crisi il mercato degli immobili di pregio, ma gli operatori notano una maggiore attenzione ai dettagli e alla qualità dell'abitazione, e in generale, una maggiore riflessione da parte degli acquirenti.

E' quanto emerge da una ricerca dell'Ufficio Studi Tecnocasa. "La tenuta dei valori per questa tipologia di abitazioni - si legge nella ricerca - è spiegabile anche con una bassa offerta presente sul mercato, infatti chi possiede un immobile di questo genere difficilmente è disposto a cederlo.

Elementi apprezzati negli immobili di pregio sono soprattutto la posizione ai piani alti, la luminosità, la presenza del terrazzo quando possibile, ampi spazi di rappresentanza, doppi servizi, box o posto auto.

Fondamentale anche lo stato di conservazione del palazzo in cui è inserita l'abitazione che deve presentarsi in ottime condizioni, meglio se posizionato su strade tranquille e lontane dal traffico.

L'acquisto di questo tipo di abitazione quasi sempre è finalizzato all'utilizzo diretto spiega ancora lo studio.

  • QUI MILANO

Sotto la madonnina chi cerca soluzioni di prestigio si orienta sulle zone centrali (via Manzoni, via Amedei, piazza Borromeo, piazza Della Scala, piazza Belgioioso, via Montenapoleone), sul quartiere di Brera o sulla zona di corso Garibaldi a ridosso del progetto Porta nuova.

I tagli più richiesti partono da 180 mq con preferenza sulle tipologie da ristrutturare perché consentono una maggiore personalizzazione.

Gli acquirenti sono spesso persone che hanno sempre vissuto nella zona e vogliono ampliare l'abitazione già di proprietà (spesso si cerca la stanza per la colf), ma è in crescita la categoria dei professionisti non residenti a Milano che si trasferiscono definitivamente in città per lavoro. I prezzi medi oscillano tra gli 8.000 e i 10.000 euro al mq.

  • QUI ROMA

Nella capitale il mercato di pregio si realizza soprattutto nelle zone intorno al centro storico. Piazza di Spagna e il Tridente in particolare, via XX settembre, piazza di Trevi e Campo dei Fiori.

In vetta alle preferenze c'è l'attico, anche se ormai è difficile da trovare sul mercato; il taglio più diffuso è quello da 450 mq.

Ad acquistare le tipologie di pregio sono stranieri oppure professionisti e imprenditori del nord Italia con interessi lavorativi a Roma. I prezzi possono raggiungere anche i 13.000-14.000 euro al mq.

http://www.finanzautile.org/casa-nessuna-crisi-per-gli-immobili-di-pregio.htm

Mutui: le rate restano care anche dopo taglio Bce. Guida alle offerte più convenienti

 

Dopo il taglio dello 0,5% dei tassi da parte della Bce le banche continuano a manovrare lentamente e secondo i parametri delle proprie esclusive convenienze i tassi sul mercato interbancario mantenendo livelli elevati di tassi sui mutui.

E' quanto mette in rilievo in una nota l'associzione dei consumatori Adusbef, che, in seguito alla riduzione al 2% del costo del denaro, ha effettuato un monitoraggio sui mutui offerti dalle banche che operano in Italia.

In base ai dati raccolti risulta che i mutui ( tasso fisso) più cari offerti hanno un Taeg (tasso annuo effettivo globale) al 4,07%, mentre per i tassi variabili, le proposte più convenienti scendono invece al 3,25%.

  • LE BANCHE

Dal monitoraggio dell'Associazione di consumatori i mutui più cari offerti oggi, sono quelli di Unicredit-Banca di Roma, con un taeg del 4,07%, e di Bnl (3,93%). Seguono Banca toscana e Carifirenze (3,86%) e Intesa (3,85%).

I contratti con tasso variabile più convenienti sono di Ing (3,25%), Chebanca (3,38%) e Mps (3,64%).

Anche i tassi fissi più convenienti sono di Chebanca (5,08%) Ing (5,18) e Mps (5,23), mentre i più cari sono quelli offerti da Unicredit, Intesa Sanpaolo, Carige e Carifirenze, che richiedono il 5,55%, vale a dire quasi 3 volte il tetto fissato al 2%.

  • COME SCEGLIERE UN MUTUO

Nella scelta di un mutuo, come consiglia l'Adusbef - occorre valutare le spese di perizia ed istruttoria, che dovrebbero essere riportate nel Taeg, e che variano dai 1.000 a zero, ma anche i costi di assicurazione che pur non essendo obbligatoria, è spesso caldeggiata, richiesta e resa obbligatoria e che può arrivare fino a 8.000-10.000 euro.

Le spese di perizia ed istruttoria variano dai 1.000 euro di Bnl e Banca toscana, ai 600 di Unicredit ai 550 di Mps, fino agli zero euro di Chebanca ed Ing.

 

http://www.finanzautile.org/mutui-le-rate-restano-care-anche-dopo-taglio-bce-guida-alle-offerte-piu-convenienti.htm

Nel 2009 le famiglie italiane risparmieranno 410 euro sul Mutuo

 

I risparmi che Federdistribuzione prevede per gli italiani nel 2009: da 410 a 2.000 a famiglia. Alla base di questi benefici ci sono il calo del costo delle materie prime e gli interventi del governo. 1,8 milioni le famiglie che hanno acceso un mutuo a tasso variabile. Lo studio di Federdistribuzione analizza i benefici medi derivanti dalle azioni del Governo. Il bonus per la famiglie a basso reddito dovrebbe coinvolgere 8 milioni di nuclei, con una media di 300 euro. Questi benefici sono importanti, si legge nella nota di Paolo Barberini, presidente dell'associazione . È tuttavia fondamentale che non ci si limiti a questi interventi ma si concentrino risorse per un miglioramento economico strutturale.

http://www.casatarget.info/nel-2009-le-famiglie-italiane-risparmieranno-410-euro-sul-mutuo.htm

Dl anticrisi: le principali misure per le famiglie. Novità per mutui, affitti e bollette

 

Il governo ha incassato la fiducia della Camera sul testo del dl anticrisi, come modificato dalle commissioni di Montecitorio. Ora il provvedimento dovrà passerà all'esame del Senato, per essere convertito, senza ulteriori modifiche, entro il 28 gennaio.

  • BONUS FAMIGLIE

Nel 2009 arriverà un bonus da un minimo di 200 euro fino a 1.000 euro per famiglie, lavoratori dipendenti e pensionati che hanno un reddito fra i 15 e i 22 mila euro.

Il tetto sale a 35 mila euro per i nuclei familiari con un portatore di handicap a carico. Il beneficio verrà modulato in base al numero dei figli e al reddito e il termine per la domanda e' fissato al 28 febbraio. L'operazione costa 2,4 miliardi.

Lo Stato si accollerà parte delle rate sui mutui per la prima casa. Pagherà di tasca propria la parte eccedente della rata di un mutuo a tassa variabile quando il tasso di riferimento supererà il 4 per cento.

  • AFFITTI

In arrivo 20 milioni per l'anno 2009 per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione.

  • BONUS PANNOLINI

Arriva un contributo per l'acquisto di pannolini e latte artificiale per i figli da 0 a 3 mesi. L'aiuto è riservato alla platea che ha gia' diritto alla social card.

  • AMMORTIZZATORI SOCIALI

Le tutele vengono estese anche ai lavoratori che finora ne erano esclusi, come gli atipici. Potrà variare il mix di contributi regionali e statali ma non il tetto massimo del sostegno.

Le risorse del fondo sociale per l'occupazione e la formazione potranno essere usate per il sostegno al reddito, ma occorrerà prima il sì della conferenza unificata e della Ue.

Torna l'eco-sconto fiscale al 55% sui lavori di riqualificazione energetica di edifici e appartamenti, ma spalmato in 5 anni.

  • LUCE E GAS

Le famiglie economicamente svantaggiate, che hanno diritto all'applicazione delle tariffe agevolate per l'energia elettrica, avranno diritto anche allo sconto sulla bolletta del gas.

  • PEDAGGI AUTOSTRADE

Gli adeguamenti delle tariffe autostradali restano congelati fino al 30 aprile, pur restando validi "i contratti di concessione e le relative previsioni tariffarie.

  • TRENI

Arriva il blocco delle tariffe ferroviarie sulle tratte regionali per aiutare i pendolari.

  • DETASSAZIONE PREMI

Viene prorogata la detassazione dei premi di produttività, ma non varrà per gli straordinari. Aumenta inoltre il tetto di reddito da 30 a 35 mila euro e sale anche la quota dei premi detassabili da 3 mila a 6 mila euro.

http://www.finanzautile.org/dl-anticrisi-le-principali-misure-per-le-famiglie-novita-per-mutui-affitti-e-bollette.htm

Negli Stati Uniti l'Indice Mutui è +16%

 

http://www.socialnetworkportal.it/foto/ambiente1.gifLe richieste di mutui ipotecari Usa sono aumentate del 16%, sfiorando i massimi da oltre 5 anni, trascinati dalla crescita dei rifinanziamenti. Grazie alla discesa dei tassi sui prestiti a lungo termine i rifinanziamenti sono divenuti più convenienti. L'indice generale e' salito la scorsa settimana a quota 1.324,8, il livello più elevato da luglio 2003 da 1,245,7 della settimana prima. Nel dettaglio, la componente dell'indice relativa alle domande di rifinanziamento ha segnato un rialzo del 26%.

http://www.casatarget.info/negli-stati-uniti-lindice-mutui-e-+16.htm

Casa: le prospettive del mercato nel 2009. I prezzi scenderanno di oltre il 3%

 

I prezzi delle case scenderanno tra il 4% e l% nel 2009, con un calo nelle metropoli compreso tra il -4% e -2%.

La non rosea indicazione arriva dall'Ufficio studi Tecnocasa che segnala come il 2008 si chiuda con una contrazione dei prezzi e delle compravendite che ha interessato grandi metropoli, capoluoghi di provincia e comuni dell'hinterland.

Si è, dunque, di fronte ad una realtà contrassegnata da una maggiore offerta di immobili sul mercato, da una domanda più selettiva e prudente e da un allungamento delle tempistiche di vendita. E nei prossimi mesi la situazione non subirà cambiamenti significativi.

I motivi di tale rallentamento sono legati principalmente alla crisi economica mondiale che induce i potenziali clienti ad essere molto più riflessivi sull'acquisto.

  • LE PROSPETTIVE

Le difficoltà maggiori si continueranno a riscontrare sul segmento della prima casa e cioè su chi deve acquistare l'abitazione per uso diretto e, non avendo sufficiente liquidità, dovrà ricorrere al mutuo.

A risentire di tale situazione saranno principalmente alcune categorie come gli stranieri, le famiglie monoreddito o i lavoratori con contratti a tempo determinato.

  • I PREZZI

Sicuramente i ribassi dei prezzi saranno più sensibili sulle tipologie usate rispetto a quelle nuove dove i costruttori sono più restii a ritoccare i prezzi verso il basso.

Si attende una tenuta migliore per le zone centrali rispetto a quelle periferiche, dove spesso si concentrano immobili di qualità più bassa e dove negli ultimi anni si è anche costruito in abbondanza.

Nelle zone centrali infatti la domanda è sempre sostenuta e la bassa offerta, soprattutto per gli immobili di pregio, contribuisce a sostenere il mercato.

I quartieri che hanno subito interventi di riqualificazione potranno registrare una performance migliore, a condizione che le migliorie siano tangibili e fruibili così come le aree oggetto di futuri interventi di riqualificazione potranno manifestare una tenuta dei prezzi.

LE CITTA'

In dettaglio, riguardo le grandi città, la variazione percentuale dei prezzi prevista per il 2009:

  • Bari dal -4% al -1%
  • Bologna si va da -5% a -2%
  • Firenze da -4% a -2%
  • Genova da -5% a -3%
  • Milano da -4% a -2%
  • Napoli da -4% a -1%
  • Palermo da -4% a -2%
  • Roma da -4% a -3%
  • Torino da -3% a 0%
  • Verona da -5% a -3%.

Nell'hinterland delle grandi città la variazione percentuale dei prezzi prevista per il 2009

  • Bari da -4% a 0%
  • Bologna da -1% a +2%
  • Firenze da -2% a 0%
  • Genova da -7% a -3%
  • Milano da -2% a 0%
  • Napoli da -2% a 0%
  • Palermo da -6% a -3%
  • Roma da -3% a -1%
  • Torino da -3% a 0%
  • Verona da -2% a 0%.

Nelle altre città, la variazione percentuale dei prezzi prevista per il 2009 vede

  • Alessandria allo 0%
  • Aosta 0%
  • Avellino da -1% a 0%
  • Bergamo da -5% a -3%
  • Brescia da -3% a 0%
  • Brindisi da -2% a 0%
  • Cagliari 0%
  • Catania da -4% a 0%
  • Como 0%
  • Cosenza da -2% a 0%
  • Ferrara da -5% a -3%
  • Foggia da -4% a -2%
  • Grosseto da -4% a -2%
  • L'Aquila da -5% a -3%
  • Lecce da -3% a 0%
  • Macerata da -2% a 0%
  • Mantova da -6% a -3%
  • Messina da -2% a 0%
  • Modena da -3% a 0%
  • Novara da -2% a 0%
  • Padova da -4% a 0%
  • Parma da -4% a -2%
  • Pavia da -4% a -2%
  • Perugia 0%
  • Pesaro da -5% a -3%
  • Pescara 0%
  • Pistoia da -5% a -3%
  • Prato da -5% a 0%
  • Rimini da -6% a -3%
  • Salerno da -2% a 0%
  • Sassari 0%
  • Savona da -3% a -2%
  • Siracusa da -6% a -3%
  • Taranto 0%
  • Terni da -2% a 0%
  • Trieste da -5% a -2%
  • Udine da -6% a -3%
  • Vercelli 0%
  • Vicenza da -4% a -2%
  • Viterbo da -5% a -3%
http://www.finanzautile.org/casa-le-prospettive-del-mercato-nel-2009-i-prezzi-scenderanno-di-oltre-il-3.htm

giovedì 15 gennaio 2009

EURIBOR A TRE MESI AL 2,51%


MINIMI DAL 18 GENNAIO 2006

Ancora giù i tassi sul mercato interbancario: l'Euribor a tre mesi è sceso di sei punti base, al 2,51%, toccando i minimi da due anni, dal 18 gennaio 2006. I dati sono rilevati dalla Europen Banking Federation. In netto ribasso l'Euribor a una settimana, sceso al 2,01% dal 2,13% di ieri, e l'Euribor a un mese calato al 2,20% dal 2,28%.