lunedì 28 febbraio 2011

Assicurazioni per furgoni e veicoli commerciali

Il tema delle assicurazioni è un voce di spesa importante nella gestione del budget familiare; per questomo motivo sul web sono nati parecchi portali che si occupano di assicurazioni sul web sono nati parecchi portali che si occupano di assicurazioni online, fornendo degli strumenti che permettono di calcolarsi in maniera autonoma il preventivo per una polizza assicurativa.
In particolare però adesso voglio parlare del tema "assicurazioni furgoni", che riguarda una fetta di popolazione che usa questo veicolo commerciale oppure è titolare come imprenditore di questa tipologia di mezzo di trasporto.

Ma come si compone una polizza assicurative per un furgonato?
Le assicurazioni per i furgoni come le assicurazioni moto comprendono la rc, ovvero la tutela in caso di responsabilità civile, unitamente alle altre voci non sempre in automatico come la casko, furto ed incendio ecc.

Nell'ultimo decennio anche sono nati operatori e polizze che lavorano solo online che stanno spingendo delle assicurazioni per veicoli commerciali con un risparmio che arriva fino al 20%. Sottoscrivere un'assicurazione per furgoni online ha poi tutto il vantaggio della gestione via web, da casa o durante le ore di lavoro, senza la necessità di dover andare di filiare in filiare a chiedere preventivi prima e assistenza poi. Voce integrativa interessante è la kasco, che tutela il proprio mezzo da lavoro contro qualsiasi danno causato o subito senza nessuna limitazione e non è legata ad un determinato autista del veicolo commeciale.
Infine, segnaliamo compagnie offrono sconti sul tema. Tra le migliori assicurazioni per furgoni c'è Genialloyd e Linear, che danno flessibilità nello scegliere tutte le copertura integrative che vanno oltre la rc.



Prestiti e mutui

In questa guida dettagliata tratteremo un argomento delicato, che spiega su come unire un prestito al mutuo e viceversa, in un unico e solo finanziamento. Il seguente articolo è stato messo in evidenza per dare l'opportunità a chi ne avesse bisogno, di capire come fare a chi sta rimborsando un mutuo casa e allo stesso tempo uno o più prestiti per unirli in un solo finanziamento, in modo da pagare una rata mensile. Bisogna considerare però, che questa è una scelta consigliata solo a chi ne ha veramente bisogno e si trova in difficoltà nell' avere più mutui e prestiti attivi allo stesso tempo; Infatti è anche vero che questa opzione offerta oggi da molte banche, consente si … di alleggerire la rata mensile, ma allo stesso tempo però aumento di molto la spesa complessiva che bisogna pagare.

PROCEDIMENTO DI UNIFICAZIONE RATE :

Quindi bisogna stare molto attenti su ciò che si fa. Ad esempio per unire tutti i finanziamenti attivi e pagare una sola rata, bisogna:

  • Chiudere tutti i contratti attivi in corso;
  • Aprire presso una banca un nuovo finanziamento;
  • Chiedere di unificare i tuoi prestiti e mutui;
  • Svolgere l' operazione, che di solito costa sui 2.000 euro;
  • Attivare una nuova ipoteca;
  • Infine pagare l' intervento di un nuovo notaio.

IPOTESI DI PRESTITI E MUTUI :

Come potete vedere non è affatto semplice un operazione del genere; comunque effettuando un ipotesi di prestito e mutuo quotidiana; si potrebbe avere:

  1. Numero uno – avete un mutuo casa da pagare con un debito residuo di rimborso pari a 100mila euro, con una durata di 20 anni e con una  rata da pagare superiore ai 650 euro;
  2. Numero due – avete anche un finanziamento di 15.000 euro da rimborsare all' istituto in 7 anni con una rata mensile da circa 250 euro;
  3. Numero tre – avete infine un prestito auto di 20.000 euro da rimborsare in 5 anni con un tasso di interesse superiore al 9%, con una rata mensile pari, se non superiore ai 410 euro

Ecco, facendo un rapido calcolo la vostra spesa mensile media da pagare, unificando le rate dei voi prestiti più il mutuo ammonta a circa 1.330 euro. A quest' ultimo dato vanno comunque tolti 450 euro (che sarebbe il risparmio ricavato per avere inglobato più prestiti e mutui in una unica rata) quindi di conseguenza la rata mensile da pagare per ben 3 prodotti finanziari e di poco superiore a 870 euro mensili.

ESBORSO DA PAGARE :

Infine manca solo da aggiungere il pagamento effettivo del mutuatario per la chiusura del prestito, che ammonta a ben 5.400 euro per chi avesse accettato il tasso di interesse fisso e per il tipo di operazione sopra indicata; mentre per chi avesse scelto il tasso di interesse variabile le condizioni e i calcoli sarebbero differenti. Comunque riteniamo corretto indicare che la maggior parte degli studi finanziari sconsiglia alla clientela l' attivazione di questo prodotto in questo potrebbe causare più rischi di questo ne riesca a sistemare; quindi è sempre meglio utilizzare questo procedimento, proprio come ultima spiaggia e se si è davvero in grave difficolta con i prestiti o con i mutui.

da finanziamenti-on-line.it

Mutui: Euribor all’1%, per Adusbef in Italia ricarico del 400%

E' tempo di rilevazioni per il mercato dei mutui in Italia, con un chiaro riferimento ai numeri provenienti dalla Bce (Banca Centrale Europea) e all'Euribor, l'indice di riferimento per quel che concerne i tassi variabili.

A rendere noti numeri e valori è l'Adusbef (Associazione difesa consumatori ed utenti bancari), la quale ha ricordato come attualmente l'Euribor viaggi attorno all'1%, continuando a garantire - teoricamente anche in Italia – una rata mensile piuttosto conveniente, nonostante le previsioni parlino di aumenti nel corso del prossimo biennio.

Le rilevazioni dell'Adusbef sono giunte per sottolineare l'importanza, ancora oggi, della portabilità sui mutui. La surroga, per intenderci, che secondo l'associazione rappresenterebbe attualmente un forte stimolo alla competizione ed alla concorrenza nel sistema bancario.

Al contrario, in questi mesi le banche italiane sembrano rendere sempre 'meno visibili' le offerte di trasferimento dei mutui, intimorite dalla possibilità di perdere clienti che vadano alla ricerca di tassi più convenienti presso altri istituti di credito.

L'Adusbef non si è fermata qui, ponendo inoltre in evidenza la sostanziale differenza tra l'1% dell'indice Euribor, di riferimento per tutta la Zona Euro, e i tassi del 4% proposti in Italia. Il ricarico (spread) imposto dalle banche del Belpaese ammonterebbe quindi al 400%, in totale disequilibrio rispetto ai bilanci familiari odierni, ancora costantemente in rosso anche a causa delle rate del mutuo.

La situazione peggiora, poi, nel caso dei crediti al consumo e soprattutto in quelli denominati 'revolving'. In tali casi, infatti, il ricarico sarebbe addirittura del 2mila% sul tasso Bce. Un ricarico, questo, definito dall'Adusbef "legalizzato ma che vessa, stanga e letteralmente strangola i consumatori e gli utenti".

"Il tasso d' interesse non è il prezzo per un servizio ma un prezzo per il rischio che la banca si assume". Ed è evidente che per le banche italiane tale rischio deve apparire attualmente alto. Troppo alto.

da www.ciakprestitiemutui.com)

domenica 27 febbraio 2011

Tassi Sui Mutui: Aumentano Quelli Fissi

 

L'Associazione Bancaria Italiana ha pubblicato gli ultimi aggiornamenti circa l'andamento dei tassi di interesse applicati dagli istituti di credito della penisola per le operazioni di finanziamento per scopo immobiliare (acquisto, ristrutturazione, costruzione casa, o surroga).

Stando al report dell'Abi, il tasso di interesse sui finanziamenti immobiliari sarebbe salito a 3,12 punti percentuali, dimostrando più elevato dello 0,39% rispetto al mese di gennaio 2010, e in aumento rispetto al valore di chiusura del 2010, pari a 2,97 punti percentuali.

L'aumento del tasso di interesse medio applicato ai mutui immobiliari ipotecari andrebbe ad ogni modo attribuito in maniera fondamentale alla crescita del peso delle sottoscrizioni di mutui a tasso fisso sul variabile, che hanno trascinato al rialzo il valore di tale dato.

Nel corso del mese di gennaio, infatti, il peso dei mutui a tasso fisso è passato dal precedente 29,7% sul totale, allo scorso 41,4%: segno che un numero crescente di mutuatario hanno compreso che i tassi stanno iniziando a salire, e desiderano "congelare" l'onerosità dell'operazione prima che sia meno conveniente.

Per quanto riguarda gli affitti invece si segnala una ripreaa anche se ci troviamo in tempi di crisi.

Anche se il mercato immobiliare italiano è in piena situazione di criticità, il segmento degli affitti di proprietà ad uso abitativo sembra poter annoverare una buona fase di ripresa, che dovrebbe consolidarsi nel corso della prima parte del 2011, e irrobustirsi a cavallo tra l'attuale anno e il successivo.

Il mercato delle locazioni delle case sembra farsi sicuramente più incoraggiante nelle principali città italiane e, in particolar modo, nelle aree centrali delle città, zone urbane più ambite rispetto all'hinterland (pur a miglior economicità) e rispetto alle fasce periferiche.

Per quanto concerne le previsioni proporzionali nella prima parte del 2011, l'incremento stimato nel primo semestre dell'anno in corso dovrebbe essere pari a circa 10 punti percentuali.

Il trend del segmento dovrebbe ad ogni modo essere collegato a doppio filo con il mercato delle compravendite. Sarà quindi molto interessante verificare la tenuta del trend che sta vedendo un numero crescente di italiani preferire l'affitto all'acquisto della prima casa.

da www.tassimutui.org

venerdì 25 febbraio 2011

Preventivo Mutuo Ubi


Ubi Banca offre una vasta gamma di soluzioni mutuo per l'acquisto della prima casa. Tra i prodotti più interessanti Mutuo Sempre Light che prevede una durata massima fino a 50 anni. Questo mutuo Ubi è un finanziamento immobiliare a tasso variabile indicizzato al Euribor a 1 mese con uno spread che decresce di 5 punti base (0,05%) ogni 5 anni, a partire dall'inizio del 5° anno.

Mutuo Ubi Sempre Light è ideale per le giovani coppie che intendono acquistare casa e desiderano accedere ad una formula estremamente leggera e flessibile sul lungo periodo, ma anche per quanti vogliono effettuare interventi di ristrutturazione immobiliare e per chi è all'inizio del proprio percorso professionale.

Con Mutuo Ubi Sempre lIght è possibile accedere ad un importo massimo pari all'80% del valore dell'immobile. Ma Ubi offre anche soluzioni come Mutuo PREFIX, il mutuo con Cap con una fase iniziale di ammortamento a tasso fisso (1 anno) e successivamente un tasso variabile. La durata massima è di 25 anni.

Mutuo Replay, invece, rappresenta il mutuo casa a tasso variabile con rata costante, mentre Mutuo Open è il finanziamento misto con opzione di cambio tasso ogni due anni. Per quanti desiderano invece una soluzione di prestito immobiliare più stabile ed equilibrata, il mutuo a tasso fisso UBI Banca consente di accedere ad un piano di ammortamento con durata massima di 30 anni a rata fissa.

Per ottenere un preventivo Mutuo Ubi è possibile rivolgersi alle diverse sedi territoriali dell'istituto, presso gli appositi sportelli, fissare un appuntamento alla filiale più comoda attraverso la pagina web ufficiale della banca, oppure richiedere un preventivo mutuo Ubi attraverso broker e siti specializzati che operano online e che offrono servizi di comparazione e calcolo rata.

da http://www.mutui.com

Andamento Euribor


Per quanti sono alle prese con un mutuo a tasso variabile, oppure stanno valutando l'acquisto di un immobile e intendono stipulare un contratto di mutuo a tasso variabile, è importante consultare e controllare periodicamente l'andamento Euribor. Il tasso Euribor è l'indice di riferimento per i finanziamenti a tasso variabile: in rete sono disponibili moltissimi siti specializzati, come ad esempio euribor.it, che raccolgono news, informazioni e schede analitiche sull'andamento dei tassi.

Su euribor.it gli utenti possono accedere ai dati relativi alla quotazione euribor, all'andamento storico euribor, ai dettagli sul tasso euribor e alle notizie sul tasso euribor oggi, ovvero l'andamento quotidiano del mercato, con tutti i valori a 1,3,6 e 12 mesi . Nella sezione Euribor storico è disponibile, invece, un archivio dall'anno 1999 fino ai recenti aggiornamenti giornalieri.

Inoltre una utile sezione riservata alle news raccoglie tutte le informazioni di rilievo, con aggiornamenti sulle principali iniziative proposte dagli istituti o le agevolazioni per l'accesso ai mutui, mentre nella categoria Osservatorio Banche gli utenti possono comodamente consultare tutte le migliori offerte proposte dai principali Istituti di Credito che collaborano alle indagini di mercato svolte. Una comoda guida consente agli utenti di approfondire le tematiche relative ai mutui e al tasso euribor, fornisce interessanti consigli ed indicazioni sull'argomento. Il tool gratuito per il calcolo della rata messo a disposizione nella colonna del menù, invece, è uno strumento estremamente funzionale per quanti vogliono ottenere una panoramica dettagliata sul proprio prestito immobiliare: indicato tasso, importo e durata il sto fornisce in pochi secondi il relativo piano di ammortamento.

da http://www.mutui.com

Mutui agevolati Regione Lombardia

I mutui agevolati sono soluzioni di finanziamento immobiliare a favore di determinate categorie di consumatori appartenenti generalmente a fasce cosiddette 'deboli' o che per fattori quali età o tipologia di contratto di assunzione rientrano in una serie di misure previste a sostegno dell'investimento immobiliare, grazie a Fondi di garanzia o condizioni agevolate.
Per quanto riguarda i mutui agevolati Regione Lombardia e le iniziative a sostegno delle famiglie, sul sito ufficiale alla sezione casa al link Politiche e settori della Giunta Regionale è possibile consultare tutti i progetti attivi. Questa tipologia di finanziamenti immobiliari previsti dalla Regione per l'acquisto o la ristrutturazione della prima casa sono contraddistinti da un contributo economico, a fondo perduto, destinato ai cittadini che ne fanno richiesta entro i termini previsti e che rispettino i requisiti necessari per l'erogazione.
Possono accedere alle agevolazioni le giovani coppie (entrambi i componenti non devono aver compito 40 anni d' età alla data di presentazione della domanda), le gestanti sole, il genitore solo con uno o più figli minori a carico ed i nuclei familiari con almeno tre figli. Tra i requisiti necessari un indicatore ISEE standard non superiore a 35 mila euro, valore dell'immobile acquistato non oltre i 280 mila euro, importo mutuo o finanziamento per l'acquisto, costruzione o recupero dell'immobile non superiore a 280 mila euro e inferiore a 25 mila.
Maggiori informazioni e dettagli al sito ufficiale della Regione all'indirizzo regione.lombardia.it alla sezione casa delle Politiche e settori della Giunta Regionale.

da www.mutui.com

giovedì 24 febbraio 2011

Rilevazioni Abi: a Gennaio tassi in aumento sui mutui

 

Rilevazioni Abi: a Gennaio tassi in aumento sui mutui

Il consueto bollettino Abi (Associazione Bancaria Italiana) è arrivato, portando con sè le ultime rilevazioni in merito ai tassi sui mutui, variabili e fissi, per quel che concerne il mese di Gennaio 2011.

E si registrano tassi in aumento, a dimostrazione di come l'economia, almeno sotto l'aspetto bancario, stia riprendendo una normale conformazione, fatta di valori gradualmente più vicini ai livelli pre-crisi, ovvero precedenti al 2008.

L'Abi ha rilevato un incremento dei tassi, il quale è risultato lo scorso mese pari al 3,12%, in aumento rispetto al 2,97% del mese precedente e rispetto al 2,73% di Gennaio 2010.

Sempre secondo il rapporto dell'Associazione Bancaria Italiana, alla base di tale aumento dei valori percentuali ci sarebbe soprattutto una maggiore quota del flusso di finanziamenti a tasso fisso, passata nell'ultimo mese dal 29,7% al 41,1%.

Tra gli altri dati riportati nell'analisi, si registra un tasso medio ponderato sul totale dei prestiti a famiglie e società non finanziarie, elaborato sempre dall'Abi, anch'esso in lieve crescita: 3,69%, ovvero +7 punti base al di sopra di quanto segnato il mese precedente e 4 basis points al di sotto del valore di gennaio 2010.

Anche questi ultimi numeri sono stati giudicati comunque in linea con gli andamenti del mercato dei mutui, che va via via riprendendo caratteri più vicini ai livelli 'normali', che porteranno tra l'altro i tassi variabili a tornare sui 3 punti percentuali entro il 2015, con i tassi fissi che già oggi fanno registrare valori piuttosto nella norma.

Ancora una volta, proprio in virtù delle ultime rilevazioni Abi, il consiglio è quello di affrettarsi se si è nell'indecisione 'mutuo sì – mutuo no', perchè questi sono gli ultimi mesi in cui un finanziamento potrà garantire valori particolarmente vantaggiosi e rate mensili quindi non troppo onerose.

da ww.ciakprestitiemutui.com

martedì 22 febbraio 2011

Mutui, gli italiani ristrutturano di più e comprano meno

 

 

Se ieri erano stati resi noti i valori inerenti i tassi variabile e fisso nella Zona Euro, oggi ecco arrivare il 'consueto' rapporto di mercato targato Mutui.it: il noto portale specialistico, operante in qualità di broker nella scelta del mutuo, ha tracciato la situazione dei finanziamenti nel Belpaese.

Stavolta, però, prendendo in considerazione un fattore visto come 'poco praticato' qual'è la ristrutturazione della propria abitazione. Il mutuo non solo per comprare una casa, insomma.

Almeno secondo i movimenti e le valutazioni economiche degli oltre 60mila italiani che hanno inoltrato una richiesta. Tra questi, la maggioranza va alla ricerca della sicurezza, visto che ha deciso di richiedere un tasso fisso (44%). Qualche punto percentuale in meno (35%) per quanti hanno optato, invece, per la maggior convenienza attuale – ma anche dal maggior rischio – derivante dal variabile.

Mutui.it ha tracciato anche l'identikit del mutuatario: è abbastanza giovane (ha in media 42 anni), si impegna con l'Istituto Creditore per più di 20 anni (22,5 il valore medio) e firma un mutuo di 142.000€, pari a poco meno della metà del valore dell'immobile che intende ristrutturare (49,6%).

A dimostrare di come la ristrutturazione sia una pratica ancora poco diffusa per divenire oggetto di mutuo, i dati 'geografici': questa soluzione viene praticata quasi esclusivamente nel Nord del paese, visto che nella graduatoria delle richieste troviamo in testa il Trentino Alto Adige – qui il mutuo medio per la ristrutturazione è pari a oltre 183.000€ - seguita da Toscana (168.000€) e Liguria (158.000€).

"Ristrutturare significa effettuare un cambiamento radicale al proprio immobile – ha spiegato Alberto Genovese di Mutui.it commentando i dati – e comporta spese elevate: per questo ricorrere ad un mutuo rappresenta la scelta più ovvia ed efficace, ma da ponderare con attenzione. Confrontando le offerte di più istituti di credito si riesce a trovare la soluzione che meglio si adatta alla propria situazione economico-finanziaria, affrontando il complesso progetto della ristrutturazione di un immobile in tutta tranquillità".

da www.ciakprestitiemutui.com

lunedì 21 febbraio 2011

Mutuo vitalizio


Il mutuo vitalizio, detto anche mutuo ipotecario vitalizio o mutuo vitalizio pensionati, è una tipologia di finanziamento realizzato per rispondere alle esigenze di liquidità di consumatori over 65: attraverso l'ipoteca su un immobile di proprietà è possibile ottenere liquidità senza versare alcuna rata di rimborso del debito, che verrà saldato post decesso dagli eredi. Per il mutuo vitalizio gli eredi possono decidere se saldare il debito direttamente oppure mettere in vendita l'immobile e con il ricavato rimborsare il debito. Può accadere anche che, in alcuni casi, il mutuatario scelga una formula di rimborso anticipato, sollevando così gli eredi.

Il mutuo vitalizio si fonda quindi sull'accesso al credito calcolato sulla base del valore dell'immobile di cui si è proprietari e che viene posto in garanzia: di origine anglosassone, il mutuo ipotecario vitalizio prevede l'erogazione di un importo che generalmente non supera il 50% del valore indicato dalla perizia.

Il mutuo vitalizio una tipologia di finanziamento immobiliare riservata a clienti con età superiore ai 65 anni e con una casa di proprietà: molto spesso questa fascia di consumatori è rappresentata da genitori o nonni che sottoscrivono un mutuo vitalizio pensionati per ottenere la liquidità necessaria ad un figlio, ad esempio, per agevolare l'acquisto di un appartamento o la stipula di un piccolo mutuo. Online sono disponibili broker specializzati che mettono a disposizione degli utenti servizi di preventivo gratuito per valutare le migliori offerte di mutuo vitalizio.

da http://www.mutui.com

Mutuo Arancio


La proposta di mutui Arancio è vasta: la gamma di prodotti di finanziamento immobiliare è davvero ampia ed in grado di soddisfare le esigenze di ogni consumatore grazie a piani di ammortamenti personalizzati e zero spese di gestione. Inoltre è possibile calcolare il proprio preventivo mutuo arancio attraverso le apposite sezioni disponibili sul sito ufficiale IngDirect. Comodità e convenienza sono le caratteristiche che contraddistinguono le soluzioni Mutuo Arancio: mutuo arancio surroga, rata costante, mutuo arancio tasso fisso, mutuo arancio ristrutturazione, mutuo arancio variabile, mutuo arancio liquidità, tantissime soluzioni per ogni necessità ed elevata personalizzazione dei piani di rimborso.

Per i mutui Arancio i consumatori possono scegliere la durata più adatta alle proprie esigenze e capacità di spesa e sulla base della tipologia di mutuo optare per la soluzione ideale. Per mutuo arancio variabile è prevista una durata compresa tra i 10 e i 40 anni, mutuo arancio fisso durate comprese tra i 15, 20, 25, 30 anni, così come accade per i prodotti a rata costante (rata fissa – durata variabile).

IngDirect propone inoltre formule come Mutuo Arancio surroga, un prestito immobiliare che prevede l'estinzione di un finanziamento già attivo presso un altro istituto senza alcuna spesa notarile e la sostituzione con un piano più conveniente. Con Mutuo Arancio Liquidità Pura, invece, è possibile richiedere da un minimo di 80 mila euro ad un massimo di 500 mila ( importo massimo pari al 70% del valore commerciale dell'immobile).

Informazioni, dettagli e novità al sito ingdirect.it oppure al centro assistenza Mutuo Arancio al numero verde disponibile dal lunedì alla domenica dalle ore 8.00 alle ore 22.00.

da http://www.mutui.com/

martedì 15 febbraio 2011

Mutuo casa – il mutuo con cap di Ubi Banca

 



Con un mutuo a tasso variabile è ora possibile sfruttare i livelli minimi degli indici europei di riferimento; per evitare che nel futuro, a causa di rialzi eccessivi, la rata divenga troppo alta, allora si può stipulare un mutuo a tasso variabile con cap, un tetto al livello massimo raggiungibile dalla quota interessi che dipende dall' indice europeo di riferimento.

UBI Banca propone il Mutuo Prefix, un mutuo a tasso variabile con cap che per il primo anno del piano di ammortamento ha anche un tasso di interesse ribassato: in seguito, il tasso di interesse è parametrato all' Euribor 3 mesi, con cap fissato al 5,5%; lo spread bancario dipende da importo e durata del mutuo, ma parte dall' 1,40%.

Questo mutuo a tasso variabile con cap proposto da UBI Banca è per finalità di acquisto della prima o della seconda casa, ma anche per avere liquidità spendibile per altre necessità; si può rimborsare con un piano di ammortamento della durata massima di 25 anni, ha le spese di istruttoria variabili tra 750 euro e 4500 euro, è compreso di una polizza che copre i casi di infortunio e morte del mutuatario, che può essere estesa anche ad altri eventi.

Potete trovare una filiale di UBI Banca per un appuntamento dal sito dell' istituto; potete informarvi su altri mutui a tasso variabile con cap leggendo:

Mutuo Bonsai di Banca Etruria

da mondonotizie.info

lunedì 14 febbraio 2011

Mutui, quando banche e clienti la pensano diversamente…

Il 2011 si è aperto con alcune peculiarità ben precise nel mondo dei mutui: il tasso variabile ha visto l'Euribor crescere lentamente, ma rimanere sempre il più conveniente - almeno nell'immediato – rispetto all'opzione a tasso fisso, che invece offre percentuali più alte ma un risparmio superiore nel lungo periodo.

Sono un po' questi i due volti del mercato dei mutui in Italia, ad oggi: tasso variabile e fisso. Clienti e banche. Preferenze diverse che spingono il mercato stesso verso questa situazione: 7 mutui su 10 sono basati sull'opzione fissa, con la modalità della rata bloccata per tutto il periodo di ammortamento.

Se si pensa che solo un anno fa, nel primo semestre del 2010, i mutui a tasso fisso rappresentavano circa il 32% delle richieste, mentre oggi la percentuale è del 62,8%, è facile vedere come la situazione sia variata profondamente.

Già, soprattutto se nel contempo le richieste di tasso variabile 'puro' sono passate dal 40,9% al 17,4%, mentre il tasso con cap scivola dal 24% al 12,8% (dati MutuiOnline.it).

Cosa scegliere?

Dal punto di vista macroeconomico, è giusto tenere conto dell'aumento dei tassi condotto dalla Banca Centrale Europea, che comunque lo scorso 3 Febbraio ha deciso di lasciare invariato all'1% il tasso di riferimento europeo - fermo dal Maggio 2009 -, pur lasciando intendere che il costo del denaro riprenderà a salire di pari passo con l'inflazione nei mesi prossimi.

Detto questo, come si riflette tale situazione sulle scelte dei consumatori italiani?

Lo scenario dei tassi è tale da giustificare questa crescita esponenziale da parte dei tassi fissi rispetto all'opzione variabile?

A livello puramente numerico sembrerebbe di no. Perchè, su base ventennale, il miglior variabile è del 2,21%. ll corrispettivo miglior fisso costa il 4,75 per cento. Il che si traduce in rate decisamente differenti: 510 euro da una parte, 641 dall'altra, e 131 euro  mensili come differenza nel mezzo.

Cosa sta cambiando, allora, la tipologia dei mutui erogati? Le recenti analisi trovano nell'offerta delle banche italiane la volontà di tornare al tasso fisso, nonostante i consumatori siano ancora orientati al variabile.

E poco importa se quest'ultimo tornerà sul 3,5% dell'Euribor entro il 2015.

Le banche hanno deciso: opzione a tasso fisso, probabilmente anche per evitare che i consumatori che scelgono il variabile oggi tendono a 'scappare via' non appena i tassi prendono a crescere.

www.ciakprestitiemutui.com

Agevolazioni mutuo prima casa

E' di questi giorni la notizia relativa alle nuove agevolazioni mutuo prima casa promosse a sostegno delle giovani coppie che intendono acquistare una prima casa. L'iniziativa rientra nel progetto Diritto al Futuro e prevede l'erogazione di soluzioni di finanziamento immobiliare a condizioni favorevoli rispetto agli standard del mercato per quanti siano assunti con contratti di lavoro atipici.

Per poter accedere alle agevolazioni fiscali mutuo prima casa previste dal nuovo progetto, che vede tra i principali protagonisti l'ABI e Ministero della Gioventù, è necessario che l'età di entrambi i componenti della coppia sia inferiore a 35 anni ed il reddito complessivo rilevato dall'Isee, indicatore della situazione economica equivalente, non risulti superiore ai 35 mila euro. Inoltre, massimo il 50% del reddito complessivo imponibile ai fini Irpef può derivare da un contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato: il reddito, quindi, deve provenire per più della metà da contratto di lavoro atipico.

Per poter accedere alle agevolazioni mutuo prima casa, la coppia non deve risultare proprietaria di ulteriori case (se non in caso di proprietà per successione a causa di morte). L'immobile per il quale viene richiesto il mutuo e le agevolazioni prima casa non deve essere accatastato come abitazione di lusso, villa o immobile signorile, e rispettare una metratura massima di 90 mq. L'importo massimo erogabile stabilito è pari a 200 mila euro e la concessione della garanzia è prioritaria per i casi in cui l'immobile sia ubicato in zone ad elevata densità abitativa.
Inoltre per quanti acquistano un'abitazione destinata a prima casa, si ricorda, che è possibile usufruire della detrazione mutuo prima casa nell'ordine degli interessi passivi e dei costi affrontati per istruttoria e stipula mutuo, secondo le norme vigenti.

da http://www.mutui.com

Simulazione mutuo


Se state acquistando casa e siete alle prese con la valutazione della migliore soluzione di mutuo per le vostre esigenze, la simulazione mutuo è uno step obbligatorio prima di optare per una qualsiasi formula di finanziamento. Dopo aver valutato con attenzione i diversi preventivi forniti dagli istituti di credito, è possibile richiedere una prima simulazione mutuo casa direttamente agli istituti che hanno fornito le soluzioni più valide. Attraverso la simulazione del calcolo rata mutuo il mutuatario può ottenere una panoramica completa ed approfondita del proprio piano di rimborso, conoscere nel dettaglio la rata mensile da rimborsare e il proprio piano di ammortamento.

Inoltre sono disponibili sul web anche una serie di servizi offerti dai principali broker che operano nel settore mutui, che consentono di ottenere comodamente online una simulazione mutuo prima casa. Attraverso la comparazione delle diverse offerte degli istituti partner, l'utente ottiene direttamente tramite pc una lista con i diversi piani a confronto. La simulazione mutuo casa online è una procedura estremamente semplice e funzionale, in grado di agevolare la valutazione dei diversi prodotti disponibili e fornire un'indicazione estremamente personalizzata sulle diverse formule di finanziamento.

La simulazione rata mutuo è un passaggio importante nelle procedure di valutazione di un prodotto: grazie a tools gratuiti disponibili in rete, l'utente riesce in pochissimi click a valutare i diversi preventivi con dati specifici alla mano per una migliore pianificazione delle spese. Inoltre è possibile richiedere online anche una simulazione mutuo Inpdap, ovvero il calcolo di un eventuale finanziamento agevolato riservato agli iscritti all'Istituto Nazionale di Previdenza per i dipendenti delle amministrazioni pubbliche, che fornisce a lavoratori a tempo indeterminato e pensionati regolarmente iscritti alla gestione autonoma condizioni particolarmente vantaggiose per l'accesso al credito.

da http://www.mutui.com

Miglior mutuo tasso variabile


I mutui a tasso variabile sono tra le soluzioni maggiormente erogate sul mercato dei finanziamenti immobiliari negli ultimi anni. Grazie ad un andamento particolarmente favorevole con indici ai minimi storici, i consumatori hanno optato sempre più spesso per soluzioni meno stabili rispetto alle formule a tasso fisso, ma economicamente molto più convenienti, sfruttando un periodo vantaggioso con rate di rimborso molto contenute.

Per scegliere il miglior mutuo tasso variabile, ottimi strumenti sono rappresentati dai tool gratuiti dei diversi broker che operano online: in pochi e comodissimi click è possibile ottenere comparazioni e dettagli sulla base di una ricerca altamente personalizzata. Ovviamente la valutazione del miglior mutuo variabile è strettamente soggettiva, sulla base di esigenze e capacità di spesa di ogni singolo consumatore.

Più in generale, invece, grazie al confronto delle diverse soluzioni a tasso variabile, calcolate sulla base di un consumatore 'tipo', OF, Osservatorio Finanziario, ha stilato, in occasione della quinta edizione dell'iniziativa MigliorMutuo 2011, anche una graduatoria per categoria: per la sezione miglior mutuo tasso variabile, il primo posto è andato a piano Mutuo Tasso Variabile di BPM, il mutuo offerto da banca popolare di Milano che consente di ottenere fino al 100% dell'importo necessario per la prima casa.

Mutuo Tasso Variabile di BPM è indicizzato all'Euribor a tre mesi, al quale viene sommato uno spread concordato al momento della stipula del contratto di mutuo. Non sono richieste spese di gestione, il piano di ammortamento prevede una durata massima di 30 anni e la copertura incendio e scoppio è obbligatoria sull'immobile posto in ipoteca.

da http://www.mutui.com/

Regolamento mutui Inpdap


Gli scritti all'INPDAP, Istituto Nazionale di Previdenza per i dipendenti delle amministrazioni pubbliche, possono beneficiare di una serie di prodotti di accesso al credito, mutui e prestiti, a condizioni particolarmente agevolate che l'Istituto eroga in favore dei dipendenti assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato e ai pensionati iscritti alla Gestione unitaria autonoma (anzianità minima di iscrizione pari a 3 anni).
I mutui INPDAP, sia a tasso fisso che variabile, prevedono piani di ammortamento di durata variabile, compresa tra i 10 e i 30 anni, per un importo massimo erogabile pari a 300 mila euro. Il regolamento mutui Inpdap e i dettagli inerenti alla modulistica mutui Inpdap sono disponibili nella sezione credito del sito ufficiale dell'Istituto, www.inpdap.it, al link mutui.
Una comoda scheda riassuntiva consente agli utenti di consultare tutte le principali caratteristiche dei mutui Inpdap: requisiti per la richiesta, tasso, durata, modalità di pagamento delle rate ed iscrizione nelle graduatorie. Secondo quanto previsto dal regolamento mutuo Inpdap, entro 30 giorni dalla data di scadenza prevista per la presentazione delle domande, per ogni quadrimestre l'ufficio Provinciale e Territoriale approva la rispettiva graduatoria provinciale e territoriale, pubblicata poi sul sito INPDAP per 15 giorni. In questo periodo di tempo è possibile presentare eventuali ricorsi al Direttore regionale. Nei 30 giorni successivi vengono valutati i ricorsi e successivamente pubblicata sul sito dell'INPDAP la graduatoria definitiva. Gli iscritti vengono informati tramite raccomandata e possono definire la propria richiesta.

Sul sito ufficiale inpdap.it è possibile, inoltre, scaricare tutte le schede informative e le tabelle mutui Inpdap inerenti ai tassi di interesse applicati, consultare i documenti mutuo Inpdap necessari per formalizzare la domanda di finanziamento. Al link moduli e istruzioni per la compilazione, invece, l'Istituto fornisce il modulo mutuo Inpdap per la domanda e tutte le indicazioni per semplificare l'inserimento dei dati e agevolare la compilazione della richiesta.

da http://www.mutui.com

venerdì 11 febbraio 2011

Fondo Casa, pronti 50 milioni per i mutui delle famiglie Under 35

Un sostegno in più arriva per le famiglie italiane nel campo dei mutui. Stavolta al centro dell'attenzione ci sono le famiglie Under 35, quelle giovani che desiderano comunque acquistare una propria abitazione, e che ora potranno contare sul Fondo Casa attivo da Marzo e creato nell'ambito del progetto 'Diritto al Futuro', sviluppato dal Governo.

Fondo Casa è un'idea nata con l'obiettivo di facilitare l'accesso al credito, quindi, di quei (neo) nuclei familiari che oggi in Italia troppe volte non riescono ad ottenere un mutuo perchè non in grado di fornire le dovute garanzie alle banche, posto fisso e busta paga assicurata in primis.

In cosa consiste

Nel dettaglio, con il Fondo Casa sarà garantita una copertura di 75mila euro agli istituti di credito italiani, nel caso in cui dovesse verificarsi insolvenza da parte dei giovani mutuatari. Si capisce come, in presenza di tale 'protezione', le banche dovrebbero sbloccare l'accesso ai finanziamenti, abbassando le pretese in termini di garanzie.

Per il progetto sono stati stanziati circa 50 milioni di euro, che dovrebbero aiutare - stando alle stime – circa 10mila famiglie Under 35 nel nostro paese.

I requisiti necessari

Naturalmente esiste una serie di requisiti a cui sarà necessario rispondere, per poter accedere (indirettamente, visto che è la banca ad usufruirne) alla copertura:

  • Età anagrafica dei componenti non superiore ai 35 anni;
  • Più della meta del reddito familiare (imponibile ai fini Irpef) deve giungere da un contratto di lavoro atipico;
  • Il reddito Isee non deve superare i 35mila euro/anno;
  • La giovane coppia che desidera fare domanda per il fondo agevolato non deve essere intestataria di altri immobili ad uso abitativo;
  • L'immobile su cui si desidera richiedere il mutuo non deve rientrare nelle categorie catastali A1 (abitazioni signorili), A8 (ville) e A9 (castelli, palazzi) e deve avere una superficie inferiore a 90 metri quadrati.

I tassi applicati

Le agevolazioni previste dal Fondo Casa saranno valide su mutui ipotecari fino a una soglia massima di 200mila euro. Per quanto riguarda i mutui a tasso variabile (senza specificare se parliamo di Euribor a 1/3 mesi) il tasso massimo previsto è pari o equivalente a Euribor +150 punti base per i mutui di durata superiore a 20 anni, e ad Euribor +120 punti base per mutui di durata inferiore.

Nell'opzione a tasso fisso, invece, il tasso massimo è pari o equivalente a Irs + 150 punti base per mutui di durata superiore a venti anni ed a Irs + 120 punti base per mutui di durata inferiore.

Maggiori informazioni sul Fondo Casa e sul progetto 'Diritto al Futuro' sono contenute all'interno del sito http://www.gioventu.gov.it/.

da www.ciakprestitiemutui.com

giovedì 10 febbraio 2011

Più ricchi e più attenti degli altri. Ecco gli italiani che cercano il mutuo in rete.


Milano, 10 Febbraio 2011

 

Più ricchi e più attenti degli altri
Ecco gli italiani che cercano il mutuo in rete

 

Lo studio dell'Osservatorio Supermoney, il centro studi del portale di comparazione. I mutuatari online hanno maggiore disponibilità finanziaria e non si accontentano più di consultare solo gli sportelli degli istituti. Tante richieste per la prima casa (70%), ma ancora forti le surroghe (20%)

 

Vanno online per risparmiare e per essere certi di scegliere l'offerta migliore, ma la loro disponibilità economica è di gran lunga superiore alla media. Sono le migliaia di italiani che prima di accendere un mutuo si informano in rete attraverso i siti e le comparazioni tra i diversi prodotti, e che i numeri diffusi dall'Osservatorio Supermoney, il centro studi del portale del confronto mutui e delle tariffe, fotografano per la prima volta.

Secondo i dati diffusi dall'Osservatorio, gli utilizzatori del portale hanno cercato finanziamenti con rate in media di mille euro al mese: un valore quasi doppio rispetto a quello italiano complessivo. Guardando i numeri Istat sui consumi delle famiglie, la rata media del mutuo nel nostro paese è stata di circa 510 euro nel 2009, con sensibili differenze tra chi abita al Sud (436 euro) e chi abita al Nord (530 euro).

A farla da padrone, anche online, sono le richieste per i mutui sull'acquisto della prima casa, con circa il 70% delle domande complessive. Una sorpresa arriva però dalle surroghe, il passaggio del mutuo da una banca ad un'altra, che online continuano ad essere una parte rilevante della domanda. Un navigatore su cinque, il 20% per l'esattezza, cerca una soluzione per surrogare il mutuo che ha acceso. Anche questo dato è in parziale controtendenza rispetto a quanto avviene "offline". Gli ultimi numeri diffusi da Assofin, riferiti al terzo trimestre del 2010, vedevano le domande di surroga in calo fino al 13%, rispetto al 20% dello stesso periodo del 2009.

I mutuatari online e offline sono invece più simili quando si guarda la richiesta di finanziamento medio. Le domande per l'importo di 150mila euro sono quelle più numerose online, in linea con i trend del mercato. I dati dell'ultimo barometro Eurisc-Crif rivelavano infatti come un terzo delle domande di mutuo (il 31%) si riferisse a importi tra i 100mila e i 150mila euro.

«Questi numeri dimostrano che è il pubblico con maggiore disponibilità di spesa ad utilizzare i servizi di comparazione online - spiega Andrea Manfredi, amministratore di Supermoney commentando i numeri dell'Osservatorio - Non c'è quindi solo la voglia di risparmiare a tutti i costi dietro l'uso delle comparazioni, e la rata media quasi doppia rispetto all'offline ne è l'esempio». Viene smentita quindi la facile associazione tra web e low cost. «I clienti migliori ormai passano tutti online e solo dopo aver consultato la rete scelgono il loro mutuo – conclude Manfredi – E questa tendenza non potrà che rafforzarsi nei prossimi mesi».


 



mercoledì 9 febbraio 2011

Mutui, i tassi tornano a salire in Italia

Bankitalia ha pubblicato ieri il rapporto contenente i dati sul mercato del credito in Italia, comprendente mutui e prestiti e con riferimento al Dicembre 2010.

Nel caso dei mutui c'è da registrare un lieve aumento dei tassi per l'acquisto di un abitazione: si è passati dal 3,09% al 3,18% con cui si è chiuso il 2010. I tassi sul credito al consumo, invece, sono sono cresciuti portandosi all'8,33% (contro il precedente 8,39%).

Nuovo aumento anche per i tassi sui nuovi finanziamenti alle imprese che superano il milione di euro, visto che quelli erogati a Dicembre hanno fatto registrare un incremento del tasso dal 2,39% al 2,56% su cui si è viaggiati alla chiusura dell'anno.

La crescita di cui sono protagonisti i tassi sui mutui di quest'ultimo periodo è un chiaro segnale di come l'economia stia riprendendo lentamente il suo corso, tornando su valori mediamente normali. Non sarà più così conveniente come tra 2008 e 2009 stipulare un mutuo? Diciamo che se siete indecisi, l'ultimo momento per trarre vantaggi economici importanti è quello attuale, prima che davvero i tassi fissi e variabili riprendano a salire con più decisione.

Al contrario dei tassi, ciò che diminuisce è la percentuale di prestiti concessi dalle banche italiane ai propri clienti. Il rallentamento è lieve, ma è comunque evidente: il valore registrato é stato dell'1,9% rispetto al +2,1% di novembre. La percentuale, tuttavia, tiene conto di una correzione per le cartolarizzazione non rilevate nei bilanci bancari che dal giugno scorso invece le banche sono tornate a considerare.

Minima la crescita per quanto concerne i prestiti ai privati (dal 3,5 al 3,6%) mentre il credito alle famiglie risulta sempre sostenuto (+5% come a novembre). Chiudiamo con le sofferenze, visto che il loro tasso di crescita nei dodici mesi è aumentato del 29,9% contro il 28,7% registrato in novembre.

da www.ciakprestitiemutui.com

Chiedere un mutuo immobiliare

Sono vari i tipi di mutuo che si possono chiedere, quello che viene richiesto per poter acquistare una casa si chiama mutuo immobiliare.

Il mutuo è un contratto che richiede un iter piuttosto complesso prima che possano venir apposte le firme che lo sanciscono. Generalmente la procedura comincia con l'apertura dell'istruttoria, fase nella quale il mutuante – la banca – richiede e raccoglie tutta la documentazione che serve a valutare la richiesta. Il secondo passaggio è la perizia dell'immobile per stabilirne il valore da parte di un professionista nominato dalla banca. La chiusura dell'istruttoria, terza fase, indicherà se la richiesta viene accolta o respinta. Nel primo caso si passa all'atto di mutuo, di solito contestuale a quello di compravendita, con il quale il contratto entra in vigore.

Prima di richiedere un mutuo è consigliabile informarsi bene, chiedendo magari anche ad amici e conoscenti di parlare della propria esperienza, in modo da farsi un'idea su quali siano gli aspetti da tener maggiormente in conto. E' anche possibile, e consigliabile, chiedere a diversi istituti un preventivo mutuo per le varie tipologie: a tasso fisso, a tasso variabile, misto, eccetera. Bisogna tener presente, tuttavia, che i preventivi stilati prima della fase di istruttoria non sono vincolanti per l'istituto di credito, che potrebbe successivamente aggiungere delle spese accessorie.

Si raccomanda di leggere sempre bene tutto, eventualmente munendosi di una lente d'ingrandimento.

Una comoda novità introdotta dall'era digitale nella quale ci troviamo, è la possibilità di evitare, almeno in prima battuta, il pellegrinaggio da una banca all'altra e ottenere dei preventivi on line, sui quali cominciare a fare dei ragionamenti.

 

 

 

domenica 6 febbraio 2011

Webank offre mutui a tasso variabile.

 

Questa banca fa parte del grande gruppo Bipiemme è anche lei ha deciso di offrire ai suoi clienti, a parte il solito mutuo a tasso fisso; anche 2 nuovi mutui a tasso variabile, che differenziano in:

Mutuo a tasso variabile con CAP – offre ai clienti un tetto massimo raggiungibile e non superabile del 5,50%,più una percentuale di spread pari all' 1,60%; Inoltre come per ogni altro mutuo a tasso variabile la rata ogni mese cambia, da elevata a più bassa e viceversa, solo che non può superare il tetto massimo prefissato.

Il secondo finanziamento prevede il classico mutuo a tasso variabile – questo offre ai suoi clienti un spread percentuale dell' 1,30% e la scelta del tasso di interesse a scelta (che può essere, o della banca centrale europea BCE, oppure il formoso Euribor); come per qualsiasi mutuo a tasso variabile "classico" il cambiamento delle rate che può avvenire ogni mese è del tutto inaspettato, infatti i dati di mercato, possono fare registrare anche rate da pagare molto elevate.

da mondonotizie.info

venerdì 4 febbraio 2011

Mutui più cari. Il 2011 inizia male

 

Febbraio si apre con un  balzo in avanti dei tassi dei mutui. Penalizzato particolarmente il tasso fisso che cresce in media di oltre lo 0,2% con il picco del decennale che cresce di mezzo punto percentuale ma rialzo deciso anche per i mutui a tasso variabile. Stabili solo i trentennali che mantengono i livelli della scorsa settimana.
È questo il trend evidenziato dalle migliori offerte sul canale mutui di Casa24 il 3 febbraio rispetto al 27 del mese scorso.

Per l'acquisto di un abitazione da 200 mila euro, chiedendo un finanziamento di 100 mila, per un mutuo decennale a tasso variabile oggi si ottiene un tasso del 2,20% rispetto al 2,12% di sette giorni fa, con al rata mensile che incrementa di 3 euro a 929 mensili. Incremento dello 0,08% anche per gli altri mutui variabili tranne il ventennale e il trentennale che rimangono sostanzialmente stabili o in leggero calo. Rialzo record per il decennale a tasso fisso che schizza da 3,75% a 4,29% in una sola settimana con la rata che passa da 1001 a 1025 euro. Più 0,4% e 20 euro di rata per il quindicennale e, via via, incrementi decrescenti all'aumentare della durata, fino al trentennale che scende addirittura dello 0,01%. (sole24)

da www.mondozio.it

giovedì 3 febbraio 2011

Detrazione per mutui

 

Nella dichiarazione dei redditi modello 730/2011 vi sono alcune righe, presenti nella prima sezione del Quadro E dedicato agli oneri detraibili (da E7 a E11) in cui possono essere indicati gli interessi passivi, gli oneri e le quote di rivalutazione per mutui pagati nell'anno 2010, su cui verrà riconosciuta la detrazione d'imposta pari al 19% di quanto dichiarato.

Nell'indicare gli importi occorre tener presente che, nel caso in cui il mutuo sia intestato a più persone, si può usufruire della detrazione solo per la propria quota di interessi. Pertanto, la detrazione spetta al contribuente acquirente ed intestatario del contratto di mutuo, anche se l'immobile è adibito ad abitazione principale di un suo familiare (coniuge, parenti entro il terzo grado ed affini entro il secondo grado). Nel caso di separazione legale anche il coniuge separato, finché non intervenga l'annotazione della sentenza di divorzio, rientra tra i familiari. In caso di divorzio, al coniuge che ha trasferito la propria dimora abituale spetta comunque il beneficio della detrazione per la quota di competenza, se presso l'immobile hanno la propria dimora abituale i suoi familiari.

Se il mutuo eccede il costo d'acquisto dell'immobile, gli interessi che possono essere portati in detrazione sono solo quelli relativi alla parte di mutuo fino a concorrenza del costo (aumentato eventualmente degli oneri accessori e delle spese notarili). Per il calcolo utilizzare la formula:

(costo di acquisto dell'immobile  X interessi pagati) / capitale dato a mutuo.

La detrazione spetta per un importo massimo di 4000 euro (in caso di mutuo cointestato dunque l'importo massimo dichiarabile è pari a 2000 euro).

Nello specifico, nel rigo E7 andranno indicati gli interessi sui mutui sostenuti per l'acquisto di immobili adibiti ad abitazione principale (quella in cui il contribuente o i familiari dimorano abitualmente). La detrazione spetta se l'immobile viene adibito ad abitazione entro un anno dall'acquisto e che l'acquisto sia avvenuto nell'anno antecedente o successivo al mutuo. Per i mutui contratti prima del 1° Gennaio 2001 il termine è di sei mesi.

Nel rigo E8 vanno indicati gli interessi (per un importo massimo di Euro 2.065) per mutui ipotecari su immobili diversi da quelli utilizzati come abitazione principale stipulati prima del 1993 (per i soli mutui stipulati nel corso dell'anno 1993 la detrazione è ammessa a condizione che l'unità immobiliare sia stata adibita ad abitazione principale entro l'8 giugno 1994).

Nel rigo E9 indicare gli interessi per mutui contratti nel 1997 per interventi di manutenzione, restauro e ristrutturazione degli edifici. Il limite massimo per questa spesa è fissato in 2.582 Euro.

Nel rigo E10 andranno indicati gli interessi (per un importo massimo di 2.582 Euro) per mutui contratti a partire dal 1998 per la costruzione e la ristrutturazione di immobili da adibire ad abitazione principale a condizione che la stipula del mutuo avvenga nei sei mesi precedenti o nei diciotto successivi all'inizio dei lavori.

Nel rigo E11 indicare gli interessi per prestiti e mutui agrari di ogni specie. In questo caso la detrazione spetta per un importo non superiore al totale dei redditi dei terreni dichiarati.

Detrazioni per interessi passivi mutui in caso di sostituzione, surroga e rinegoziazione

Nelle ipotesi di sostituzione e surroga, il diritto alla detrazione compete per un importo non superiore a quello che risulterebbe con riferimento alla quota residua di capitale del vecchio mutuo maggiorata delle spese ed oneri accessori correlati con l'estinzione del vecchio mutuo e l'accensione del nuovo.

Lo stesso può dirsi nel caso di rinegoziazione, dove il diritto alla detrazione degli interessi compete nei limiti riferiti alla residua quota di capitale (incrementata delle eventuali rate scadute e non pagate, del rateo di interessi del semestre in corso rivalutati al cambio del giorno in cui avviene la conversione nonché degli oneri susseguenti all'estinzione anticipata della provvista in valuta estera).

da www.qualemutuo.com