martedì 30 novembre 2010

Mutui online: Guida mutuo sul Decreto legge

Come rende evidente il grafico, l' effettivo beneficio avrà origine ovviamente dal momento e dalle condizioni di stipulazione del mutuo, poiché fra i vari mutui ci sussisteranno differenze nel valore dell' Euribor e dello spread applicati.

Ad esempio, un mutuo avviato tra il 2003 e l'inizio del 2006, quando l' Euribor era ai minimi (tra il 2,1% e il 2,5%), avrebbe la facoltà di godere del tasso massimo del 4% anche con uno spread notevole (fino a quasi l' 1,9%). Mutui avviati in precedenza o successivamente, quando l' Euribor possedeva valori più elevati, ancora in presenza di uno spread dell' 1,20% avrebbero un tasso massimo più elevato del 4%.

Va anche detto che la quantità di mutui che sarà in grado di godere di questa difesa e il valore degli interessi risparmiati si diminuiranno sempre più man mano che i tassi andranno avanti a scendere. Da rammentare anche che il beneficio è limitato dal 2009.

Appare al momento plausibile che i tassi possano diminuire ancora considerevolmente riguardo al livello attuale, e un valore dell' Euribor prossimo al 2% presenterà nulle o molto contenute le riduzioni di rata annunciate dal decreto, poiché già lo svolgimento dei tassi acconsentirà ai mutuatari di percepire la propria rata ridursi in maniera consistente riguardo ai massimi di pochi mesi fa.

La seconda innovazione importante fatta entrare dal decreto è quella che stabilisce l' obbligo per le banche, ininterrottamente a inizio dal 2009, di concedere mutui a tasso variabile allacciati al tasso di riferimento della Banca Centrale Europea.

Si tratta di una variazione importante nel mercato dei mutui, perché s' immette l'occasione di avere un tasso variabile certamente in misura minore esposto alle insicurezze del mercato e alle trasformazioni giornaliere, e quindi più stabile, prevedibile e con oscillazioni meno accentuate.

Le banche saranno capaci eventualmente di continuare a presentare anche tassi variabili indicizzati all' Euribor, ma il decreto ordina che le differenti offerte dovranno essere "in linea". I mutui a tasso variabile potrebbero essere perciò un' utile facoltà di scelta per chi vuole mirare sul calo dei tassi, dato che l' indicizzazione al tasso BCE (banca centrale Europea) potrebbe offrire di fatto un' inferiore esposizione alle incertezze ed ai rischi di variazione periodica che hanno contraddistinto l' Euribor negli ultimi diciotto mesi.

Il decreto è ancora adesso argomento di analisi e calcoli approssimativi, e le sue disposizioni potrebbero perciò ulteriormente mutare.

Per chi vorrà acquistare casa o servirsi della portabilità per modificare il proprio mutuo si spalancano nuovi scenari:

> potrà godere di tassi prossimi ai minimi di mercato di pochi anni fa;

> e sarà in grado di scegliere tra tassi fissi particolarmente contenuti;

> e tassi variabili più stabili;

> e anche prevedibili.

 

da (finanziamenti-on-line.it

30 novembre 2010 in Mutui, Tasso Misto 0

 

 

In casa BNL è arrivato un nuovo prodotto mutuo: Mutuo BNL 2 in 1, il mutuo a tasso fisso offerto da BNL Gruppo BNP-Paribas. Mutuo BNL 2 in 1 è un finanziamento immobiliare studiato per l'acquisto di un immobile, ma è l'ideale anche per quanti necessitino di un prestito per ristrutturazione e costruzione. Per i primi 2 anni Mutuo BNL 2 in 1 prevede un regime a tasso variabile, mentre il regime fisso garantisce una stabilità della rata mensile fino alla scadenza del piano di rimborso.

Analizzando Mutuo BNL 2 in 1, le caratteristiche fondamentali da evidenziare riguardano la durata del piano di rimborso del debito, da 10 a 30 anni nel caso di costruzione e ristrutturazione di un immobile e tra i 10 e i 40 anni nel caso di acquisto. Nel biennio iniziale il mutuo il tasso applicato fa riferimento al parametro Euribor 1 mese, mentre a regime fisso l'indice di riferimento è l'Eurirs stabilito in fase di sottoscrizione del mutuo. La rata è mensile e l'importo erogabile è compreso tra gli 80 mila euro e 2.5 milioni di euro.

Tra le spese di Mutuo BNL 2 in 1 i costi di perizia, compresi tra i 220 euro e gli 800 euro, le spese di istruttoria, pari all'0,85% della cifra erogata (oltre 250mila euro costo fisso di 1500 euro), mentre la polizza a tutela del rimborso mutuo in caso di invalidità, decesso o licenziamento è facoltativa. L'assicurazione scoppio e incendio sulla casa ipotecata è, invece, obbligatoria.

da http://www.mutui.com

Mutui prima casa: gli italiani riescono a comprar casa dopo i 35 anni

Gli italiani riescono a risparmiare poco e sono sempre di più i dati che confermano il raggiungimento dell'indipendenza economica tardi, da i 30 anni in poi. Questo fenomeno coinvolge anche il discorso mutui, infatti, la richiesta di un mutuo prima casa non avviene prima dei 35 anni. A diffondere il dato è Mutui.it, compratore di mutui on line, che ha esaminato oltre 1.000.000 di richieste di mutuo arrivate al sito negli ultimi mesi.

 

Secondo l'indagine chi desidera sottoscrivere un mutuo per prima casa ha un'età media di 36 anni, presenta la domanda per un finanziamento di 160.000 euro (che corrisponde mediamente al 75% del valore dell'immobile che si vuole acquistare), sceglie l'opzione tasso fisso (47% del campione) e si impegna con la Banca erogatrice per un periodo di circa 25 anni.

 

L'analisi di Mutui.it ha potuto mettere in evidenza anche le differenze, notevoli, che si registrano in Italia nella sottoscrizione dei finanziamenti per l'acquisto della prima casa. In primis la durata media del mutuo, che nelle regioni settentrionali cresce di 10 anni rispetto alla media, arrivando a 35 anni. Mentre si è registrata una sostanziale uniformità nella richiesta di finanziamenti a rata costante (circa il 12% del totale in tutta la Penisola), è emerso chiaramente che al Sud si preferisce la prudenza: oltre il 54% di chi richiede un preventivo di mutuo lo fa per un finanziamento a tasso fisso.

 

Sebbene anche nel Nord Italia la maggiore quantità di richieste si concentri su mutui a tasso fisso, va registrato come il tasso variabile raccolga quasi il 36% delle preferenze; cinque punti percentuali più della media nazionale, sette più che al Centro Italia e addirittura undici rispetto a quanto non accada nelle regioni meridionali.

 

Dall'indagine fatta da Mutui.it è emerso che gli importi più alti per l'acquisto della prima casa vengono richiesti in Trentino Alto Adige (191.000€ in media) e, a seguire, nel Lazio (185.000€) e in Valle d'Aosta (180.000€). Decisamente più economici, per le Banche, i finanziamenti per gli acquisti di immobili in Basilicata, Calabria e Molise; in queste regioni chi sottoscrive un mutuo prima casa richiede in media, rispettivamente, 136.000€, 129.000€ e 124.000€.

 

Mutui.it è un comparatore on line di offerte di mutuo che consente di confrontare i prodotti di finanziamento delle migliori Banche italiane. Sul sito sono presenti diversi strumenti come il calcolo rata mutuo per aiutare chi ricerca un mutuo a valutare ogni aspetto economico.

 

 

lunedì 29 novembre 2010

Mutui online: settore in ascesa

Mutui tasso variabile: come possibile capire se la scelta è giusta?  Quando si decide di acquistare un immobile, la giungla delle cose da fare per arrivare al risultato finale, è intricata e piena di pericoli.  I problemi infatti non si esauriscono con la scelta di un immobile. Anzi, forse è proprio quello il momento nel quale le domande devono essere poste in modo preciso e le risposte estere esaustive. Proprio perché è il momento nel quale  si decide dell’intero futuro.

Quello che bisogna tenere bene a mente è che quando si tratta di ammortamento di un prestito, si parla di una cifra che viene restituita maggiorata da una percentuale, ovvero il tasso sul mutuo. Esso si ottiene come somma tra lo spread (il guadagno della banca) ed il tasso di riferimento, che a seconda della formula del mutuo risiede dell’Eurirs (tasso fisso) e nell’Euribor (tasso variabile).

Le condizioni macroeconomiche degli ultimi anni, ed il conseguente abbassamento dei tassi hanno ovviamente reso più conveniente stipulare un mutuo a tasso variabile, con un risparmio davvero notevole per il consumatore. La situazione è rimasta pressoché la stessa, salvo il fatto che, dovendo tenere conto di un possibile rialzo a lungo termine, al momento ritenuto dagli analisti molto contenuto almeno fino al 2014, è possibile ora, grazie ad una sensibile diminuzione, riprendere in  considerazione anche il mutuo a tasso fisso.  A prescindere da questo è bene ricordare che se si sceglie un mutuo, a prescindere dal tasso scelto, è bene accertarsi che lo spread sia pari all’1% o che non superi di molto questa percentuale.

 

 

Torino, calano i prezzi degli immobili

Tra prezzi alle stelle ed affitti sommersi si è convinti che non possa esistere un piccolo angolo di paradiso anche per prendere in semplice considerazione l’acquisto di un immobile.

Fortunatamente un tale pensiero corrisponde poco alla realtà dei fatti. Provando a digitare nei motori di ricerca specializzati case Torino vi è  il rischio di imbattersi in delle vere e proprie chicche. Questo perché l’andamento del mercato immobiliare nel capoluogo piemontese fa registrare differenze sostanziali rispetto a quello di città come Roma e Milano.

 

Nell’ultimo trimestre dell’anno, da luglio a settembre, i prezzi al metro quadro sono scesi di media del 2,7% rispetto al periodo precedente, portando il costo di un singolo metro quadro di appartamento sui 1275 euro circa. E non solo. Questo decremento nei prezzi ha portato tra l’altro ad un generale abbattimento dei costi di acquisto in diversi quartieri. Ed ove questo non si è palesato, si è ad ogni modo riusciti a registrare una stabilità di prezzi davvero apprezzabili.

Il risparmio si è ovviamente registrato in maniera più sostanziale in quelle zone che già da sole, per la loro posizione o particolarità erano considerate le più economiche.

Esempio fra tutte quella di Aurora-Rebaudengo, le cui case hanno fatto registrare un decremento dei prezzi nel periodo preso in considerazione pari al 2,8%, portando il prezzo al metro quadro, fino ai 1640 euro. Pochi cambiamenti sono al contrario stati registrati in zona San Paolo, quella più densamente popolata, dove i prezzi sono calati di un impercettibile 0,1%.

 

 

 

 

domenica 28 novembre 2010

Mutuo Blindato del Banco di Sardegna, tasso variabile con tetto massimo

Il Mutuo Blindato del Banco di Sardegna è un finanziamento immobiliare
ipotecario finalizzato all'acquisto, alla costruzione o alla
ristrutturazione della prima o della seconda casa.
Il Mutuo Blindato offre vari vantaggi, innanzitutto quello di coniugare al
meglio il vantaggio del mutuo a tasso variabile con la certezza di poter
pagare sempre una rata dello stesso importo.
Il tasso variabile infatti garantisce la possibilità di usufruire di
eventuali e positive variazioni dell'andamento del mercato, mentre il tetto
massimo offre la possibilità di poter contare su una rata massima da pagare
nel corso del piano di ammortamento anche nel caso in cui il costo del
denaro dovesse all'improvviso impennarsi.
È possibile poter ottenere un finanziamento pari al massimo all'80% del
valore dell'immobile o per i lavori di ristrutturazione.
La durata massima del mutuo può arrivare al massimo a 15 anni con rate che
vengono composte da una quota capitale e da una quota interessi.
È possibile poter optare per diversi pagamenti per le rate andando da un
romborso mensile a un rimborso semestrale.
Possibile anche abbinare la Polizza Mutuo Protetto Basic, una copertura
assicurativa che tutela il mutuatario e la sua famiglia da imprevisti ed
eventi negativi andando a saldare il rimborso del debito residuo del mutuo
ancora da pagare.
Fonte : http://www.mutui-prestiti-assicurazioni.com

Mutui: la surroga sempre più richiesta

L'operazione di spostamento o sostituzione di un mutuo presso un nuovo
istituto in grado di offrire condizioni di rimborso più vantaggiose è
definita anche surroga. La surroga del mutuo è un fenomeno un forte crescita
nell'ultimo periodo, anche grazie al decreto Bersani che prevede la
sostituzione mutuo senza spese notarili ne costi extra per il cliente che
richiede la portabilità dell'ipoteca.
Tra i moltissimi esempi di surroga disponibili in rete, il sito
specializzato in comparazione online Supermoney propone un caso tipo
analizzando il profilo di un consumatore che, sottoscritto un mutuo a 20
anni, decide di trasferirlo presso un'altra banca che garantisce condizioni
migliori. Il caso tipo prevede un mutuatario di 35 anni, assunto con
contratto di lavoro indeterminato e debito residuo di 120 mila euro ed
immobile con valore di 170 mila euro (surroga di un mutuo in parte già
rimborsato).
Tra le offerte più interessanti selezionate dal comparatore online, il piano
mutuo Domus Mix Multiopzione di Intesa San Paolo con una rata di 705,57 euro
mensili ( TAEG del 3,90%) per quanti desiderano sottoscrivere un mutuo a
tasso fisso, oppure la soluzione proposta da Webank, Mutuo Fisso, che
prevede una rata mensile di 755,95 euro e un TAEG del 4,54%.
Nel segmento dei mutui a tasso variabile per un'operazione di surroga, sono
evidenziati i prodotti di ING Direct, Mutuo Arancio con rata da 614 euro al
mese, e di IW Bank con Mutuo Sostituzione, rata mensile di 624,26 euro e
TAEG 2,32%.

da http://www.mutui.com

venerdì 26 novembre 2010

Mutui: arrivano le Linee Guida per la valutazione degli immobili

 

Quando si parla di mutui, la variabile più analizzata è sicuramente il tasso applicato. Ma spesso uno dei fattori che chi sceglie un mutuo tiene in considerazione è anche come viene valutato l'immobile, dato che determina l'importo concesso in mutuo. A parità di altre condizioni, molti scelgono il mutuo che valuta di più l'immobile, e quindi concede la somma maggiore.

Se differenze di valutazione "ci possono stare", in alcuni casi la soggettività della valutazione è estremamente elevata, oltre che discrezionale, con il caso del richiedente che può essere penalizzato perché la casa gli viene valutata meno del valore "reale", oppure nel caso opposto in cui il valore dell'immobile viene sopravvalutato.

Questo secondo caso è più dannoso di quanto molti si rendano conto. Dal punto di vista della banca, se l'immobile viene sopravvalutato quel che accade è che le garanzie effettive sono inferiori a quelle "teoriche" (della valutazione, cioè), e quindi i "conti" della banca sono meno solidi, e i rischi cui è esposta la banca sono maggiori.

Anche dal punto di vista del cliente non è un beneficio: una banca che presta al cliente più soldi di quanti questo si possa permettere non gli fa un favore, perché lo espone a rischi maggiori.

Per limitare, in futuro, queste situazioni, è stata siglato un protocollo che coinvolge Associazione Bancaria Italiana, Tecnoborsa, Ordini Professionali di Geometri, Ingegneri, Architetti, Agronomi, Periti industriali, Periti agrari e le principali società di valutazione immobiliare, le "Linee Guida ABI per la valutazione degli immobili in garanzia delle esposizioni creditizie", i cui contenuti sono stati condivisi anche con l'Agenzia del Territorio.

L'obiettivo di questo protocollo è appunto rafforzare la trasparenza delle valutazioni degli immobili. Il protocollo prevede:

* maggiori livelli di professionalità ed onorabilità dei periti

* definizione di valore di mercato secondo le indicazioni di Banca d'Italia

* metodologie di valutazione immobiliare in base a standard internazionali

Nei prossimi giorni sarà costituito un tavolo di lavoro congiunto tra tutti i firmatari del Protocollo, in modo da dare attuazione alle linee guida, che nel frattempo saranno inviate anche all'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato e a Banca d'Italia, per osservazioni.

da (www.banknoise.com

Mutui, i prodotti per la seconda casa

 

26 novembre 2010 in Mercato Immobiliare, Mutui, Tasso Misto, Tasso Variabile 0

Secondo i recenti dati fatti registrare sul mercato immobiliare, si registra un costante aumento di domande di mutui per seconda casa: le finalità sono principalmente per uso vacanze, mentre con un + 46,5% si solidifica anche l'uso investimento. Nell'83.3% dei casi la seconda casa viene utilizzata per le vacanze, con una crescita che dal 2008 fa segnare +73.3%.

Una panoramica tra i migliori mutui destinati all'acquisto di una seconda casa effettuata da Help Consumatori evidenzia che, per un importo 100.000 euro, destinati a finanziare un immobile dal valore di 200.000 euro, da rimborsare in 20 anni, i migliori mutui a tasso variabile sono risultati Mutuo Variabile di CheBanca! (rata mensile di 509 euro – taeg del 2,11%) e Mutuo Arancio di Ing Direct (rata mensile di 515 euro – taeg del 2,22%).

Tra i mutui a tasso misto più convenienti, invece, secondo l'analisi effettuata da Help Consumatori vede al primo posto un prodotto di Banca INTESA San paolo, Domus Mix Multipzione, che offre un rata mensile pari a 598 euro e un taeg del 4,14%. Unicredit Family Financing propone che prevede una rata mensile di 620 euro e taeg del 4,51%, mentre Mutuo Famiglia Vantaggio Opzione è il prodotto offerto da Banca Popolare dell'Emilia Romagna (rata pari a 651 euro al mese e taeg del 5,06%).

Ricordiamo che i mutui a tasso misto prevedono la possibilità del cliente di variare, in base alle scadenze previste dal contratto di mutuo, la tipologia di tasso, passando da tasso fisso a variabile o viceversa.

da http://www.mutui.com

mercoledì 24 novembre 2010

Agevolazioni mutuo famiglie con contratto a tempo determinato

Entro l'arrivo dell'estate verrà attivato un fondo di garanzia per permettere a giovani coppie con contratti di lavoro atipici di accendere un mutuo per l'acquisto della prima casa: è questa la novità annunciata ieri dal ministro Meloni (ministero della gioventù) in una conferenza a palazzo Chigi.

Il provvedimento è inserito in un pacchetto di iniziative chiamato "Diritto al futuro" ed è riservato esclusivamente a quelli che il governo considera nuclei familiari, ovvero coppie con figli, genitori single con figli a carico o coppie senza figli ma sposate e che abbiano un reddito annuo non superiore ai 35.000 euro derivanti principalmente da lavori a tempo determinato.

Il provvedimento dovrebbe consistere fondamentalmente in un fondo di 24 milioni di euro in tre anni in grado di fornire le garanzie bancarie necessarie per l'accensione di un mutuo almeno a 10.000 giovani nuclei familiari.

Secondo il ministro Meloni è questo il modo per porre finalmente sullo stesso piano i lavoratori a tempo indeterminato e quelli a tempo determinato o con contratti co.co.pro e simili.

Fra gli altri provvedimenti nel pacchetto, c'è la destinazione di 100.000 nuovi alloggi a categorie che tutt'ora non possono accedere alle case popolari (come gli studenti fuori sede o le giovani coppie), investimenti per valorizzare il "talento giovanile", campus finalizzati al job placement dei laureati migliori, accordi di vario tipo con regioni e province, la creazione di 10.000 posti di lavoro a tempo indeterminato per giovani genitori con contratti atipici, 100 milioni per l'impresa giovanile e tanto altro.
Dichiarazioni difficili da prendere sul serio a detta di Luca Cordero di Montezemolo, il quale ha sottolineato quanto sia facile far promesse quando non si hanno responsabilita' di Governo.

Non mancheremo di informarvi immediatamente su tempistiche e modalità di esecuzione qualora un programma del genere venga attuato.

Agevolazioni mutuo famiglie con contratto a tempo determinato

 

Entro l'arrivo dell'estate verrà attivato un fondo di garanzia per permettere a giovani coppie con contratti di lavoro atipici di accendere un mutuo per l'acquisto della prima casa: è questa la novità annunciata ieri dal ministro Meloni (ministero della gioventù) in una conferenza a palazzo Chigi.

Il provvedimento è inserito in un pacchetto di iniziative chiamato "Diritto al futuro" ed è riservato esclusivamente a quelli che il governo considera nuclei familiari, ovvero coppie con figli, genitori single con figli a carico o coppie senza figli ma sposate e che abbiano un reddito annuo non superiore ai 35.000 euro derivanti principalmente da lavori a tempo determinato.

Il provvedimento dovrebbe consistere fondamentalmente in un fondo di 24 milioni di euro in tre anni in grado di fornire le garanzie bancarie necessarie per l'accensione di un mutuo almeno a 10.000 giovani nuclei familiari.

Secondo il ministro Meloni è questo il modo per porre finalmente sullo stesso piano i lavoratori a tempo indeterminato e quelli a tempo determinato o con contratti co.co.pro e simili.

Fra gli altri provvedimenti nel pacchetto, c'è la destinazione di 100.000 nuovi alloggi a categorie che tutt'ora non possono accedere alle case popolari (come gli studenti fuori sede o le giovani coppie), investimenti per valorizzare il "talento giovanile", campus finalizzati al job placement dei laureati migliori, accordi di vario tipo con regioni e province, la creazione di 10.000 posti di lavoro a tempo indeterminato per giovani genitori con contratti atipici, 100 milioni per l'impresa giovanile e tanto altro.
Dichiarazioni difficili da prendere sul serio a detta di Luca Cordero di Montezemolo, il quale ha sottolineato quanto sia facile far promesse quando non si hanno responsabilita' di Governo.

Non mancheremo di informarvi immediatamente su tempistiche e modalità di esecuzione qualora un programma del genere venga attuato.

martedì 23 novembre 2010

Riparte il mercato dei mutui:

Riparte il mercato dei mutui: anche Supermoney, primo portale di confronto multi-comparto in Italia, ha registrato tra settembre e ottobre un sensibile aumento del numero di richieste di mutuo on line sui propri sistemi. Il dato conferma il trend evidenziato dall'Istituto di statistica nazionale: nel secondo trimestre 2010 le compravendite immobiliari – secondo Istat – hanno registrato un aumento del 2,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Il consolidarsi del trend positivo ha spinto anche gli operatori bancari a tornare maggiormente presenti sul mercato dei mutui: dopo due anni di politiche del credito molto stringenti, le banche sembrano essere nuovamente tornate proattive nello sviluppo e nella proposizione della propria offerta commerciale.

"I dati puntuali del nostro Osservatorio, così anche come il trend generale – ha spiegato in una recente intervista Andrea Manfredi, Amministratore Delegato di Supermoney – confermano la ripresa già iniziata nel primo semestre dell'anno. E' presumibile che il 2010, a livello di mercato, si chiuda con 800.000 mutui erogati: meglio delle stime di inizio anno".
Chi è interessato a sottoscrivere un mutuo può fare chiarezza sulle molteplici proposte del mercato effettuando un confronto attento e puntuale sulle possibilità di finanziamento offerte dalle varie banche. Il sito Supermoney consente di verificare rapidamente nella sezione mutui  le migliori proposte e trovare quella più adatta alle proprie esigenze e al proprio reddito mensile.

Leggi l'articolo anche su Chiarezza, l'osservatorio del risparmio di Supermoney.


Mutui: ristrutturare casa con il bonus

Chi desidera effettuare i lavori di aggiustamento o abbellimento della propria casa e non ha liquidità potrà richiedere un mutuo ristrutturazione prima casa con la possibilità di ottenere delle agevolazioni come lo sconto d’imposta previsto per le Legge nei casi di ristrutturazioni edilizie.

L’agenzia delle Entrate per facilitare i suoi contribuenti a capire a quali detrazioni fiscali possono accedere ha pubblicato nel mese di Ottobre la Guida aggiornata sulle alle agevolazioni fiscali, che riporta tutti i dettagli sulle detrazioni IRPEF applicabili alle spese di ristrutturazione.

Le detrazioni Irpef possono essere richieste dai contribuenti che hanno sottoscritto un mutuo ristrutturazione o un mutuo completamento costruzione per l’acquisto dell’abitazione principale e che avranno diritto a detrarre dall’Irpef gli interessi passivi e i relativi a oneri accessori corrisposti per i mutui ipotecari.

Sempre più italiani sono orientati al risparmio e quando richiedono un mutuo cercano di ottenere le condizioni contrattuali più economiche: il vantaggio consentito dalla detrazione Irpef consente di spendere di meno e di effettuare il calcolo rata mutuo con più tranquillità.

La detrazione Irpef prevista in questi casi è pari al 19% e lo sconto può essere applicato su un importo massimo pari a 2.582,28 euro totali per ogni anno d’imposta. I mutuatari che vorranno accedere a tale detrazione dovranno rispettare determinate condizioni, nello specifico 3:

-          il mutuo dovrà essere sottoscritto entro sei mesi antecedenti alla data di inizio dei lavori di costruzione o al più tardi nei diciotto mesi successivi

-          il mutuo dovrà essere stipulato dal soggetto che dichiarerà il possesso dell’immobile in qualità di proprietario

-          l’immobile dovrà essere destinato ad abitazione principale entro sei mesi dalla fine dei lavori necessari a rendere la casa abitabile

Nel caso si verifichino ritardi nel rilascio delle abilitazioni amministrative richieste per legge e questi siano completamente  imputabili al fisco, Il diritto alla detrazione non verrà meno, ma si avrà diritto alla proroga del periodo utile alla richiesta della detrazione del 19%.

In che caso non si può usufruire del bonus?

Se l’immobile acquistato non viene destinato ad abitazione come previsto dalla legge entro sei mesi dalla fine dei lavori il diritto alla detrazione non sarà più possibile. In questo caso il termine per la rettifica della dichiarazione dei redditi da parte dell’Amministrazione finanziaria decorre dalla data di conclusione dei lavori di costruzione.

 

 

 

Mutui prima casa, attivato il Fondo di solidarietà

 

Dal 15 novembre 2010 i consumatori possono presentare presso gli sportelli della banca erogatrice del mutuo prima casa la richiesta di sospensione: infatti è stato attivato il Fondo di solidarietà destinato ai consumatori che risultano in difficoltà con il rimborso delle rate del mutuo. I mutui prima casa vengono così sospesi secondo le condizioni previste dal Ministero dell'Economia e delle Finanze.

Dal 15 novembre è possibile presentare la necessaria documentazione e l'apposita domanda per poter accedere delle agevolazioni previste dal Fondo di solidarietà per i mutui per l'acquisto della prima casa. Potranno beneficiare della sospensione del mutuo prima casa quanti dimostreranno di essere proprietario dell'immobile oggetto del contratto di mutuo, di aver stipulato un mutuo di importo non superiore ai 250 mila euro, in ammortamento da almeno un anno, e di possedere un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore a 30 mila euro. Inoltre l'immobile deve obbligatoriamente costituire l'abitazione principale del beneficiario e non essere catalogato come immobile di lusso.

Ovviamente i consumatori che intendono richiedere la sospensione dei mutui prima casa, devono provare la temporanea impossibilità al rimborso del mutuo (licenziamento, decesso, non autosufficienza, spese mediche straordinarie,…). Secondo quanto contenuto nel Decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 7 giugno 2010, n.132, l'istituto di credito è tenuto a rimborsare i costi sostenuti dal beneficiario per eventuali oneri notarili anticipati dalla banca stessa e gli oneri finanziari pari alla quota interessi delle rate per le quali il mutuatario ha effettuato la sospensione del pagamento.

da http://www.mutui.com

 

Come scegliere il prestito migliore?

Prestiti personali o cessione del quinto? L’italiano medio non sa più cosa rispondersi. Se a livello macroeconomico la crisi sembra stia pian piano, almeno nell’Eurozona arrivando ad una soluzione, ben diversa situazione si è ormai radicata nella fascia media italiana, quella fetta di popolazione nota in questi ultimi tempi sotto il nome di “fascia grigia”: ovvero tutti coloro che pur potendo contare su una fonte di reddito (talvolta anche più di una, n.d.r) non riescono ad arrivare alla fine del mese serenamente, barcamenandosi al limite della soglia di povertà.

La risposta ad una domanda del genere va ovviamente ricercata nell’entità di liquidità necessaria per risolvere i propri problemi. Non è possibile generalizzare il discorso, sebbene a seconda del reddito e della possibilità di ammortamento sia abbastanza semplice effettuare una scelta calzante.  Il mercato finanziario attuale offre davvero molto a livello di prestiti personali: che siano finalizzati o meno, complice il periodo di crisi in auge dal 2007, gli istituti finanziari ne hanno varati di tutte le tipologie e finalità, con interessi più disparati, nel tentativo di non far stagnare un mercato che ha bisogno di continua domanda per funzionare adeguatamente.

Ciò che è possibile dare è un consiglio. Se avete bisogno di una cifra cospicua, privilegiate la cessione del quinto dello stipendio, ben consci della ritenuta che ogni mese vi troverete a dover ammortizzare. Se la cifra di cui necessitiate è contenuta, o avete bisogno di rate esigue, privilegiate il mondo dei prestiti e del credito al consumo.

 

 

Mutui sospesi in veneto dopo l'alluvione

Mutui bancari sospesi per almeno sei mesi per le popolazioni del Veneto colpite dall’alluvione. E’ questo che richiedono a gran voce la Regione Veneto, colpita dalla terribile alluvione che sta mettendo a ferro e fuoco il nordest italiano e le maggiori associazioni di consumatori. E’ assolutamente impensabile infatti, che hanno perso tutto in questo recente disastro ambientale, che non hanno nemmeno un posto dove andare in molti casi, possano sostenere le rate di un mutuo.

Ora il blocco è stato sancito dal Governo. Fortunatamente, nel frattempo non tutti gli interlocutori finanziari hanno fatto orecchie da mercante. I consumatori che si servono presso la Cassa di Risparmio del Veneto, del gruppo Intesa San Paolo, hanno potuto usufruire di una sospensione semestrale dei propri mutui fin da subito. Una decisione presa, come spiega la nota resa pubblica dall’Istituto,  “in segno di vicinanza ed impegno nell’aiutare la popolazione colpita dall’eccezionale ondata di maltempo che ha interessato in particolare il territorio vicentino. Una soluzione rivolta non solo ai residenti dei paesi colpiti ma anche a chi vi lavorava.

Una soluzione analoga è attualmente al vaglio anche per ciò che riguarda le imprese. La zona è infatti fisicamente e idealmente immersa nel fango: gli sfollati sono più di 5mila, gli animali affogati, in una zona che viveva di pastorizia, più di 150mila. La situazione è allo stremo. E la maniera più facile per aiutare la popolazione è quella di farlo attraverso una adeguata gestione del credito.

 

 

Firenze, sgominato giro affitti sommersi

La cronaca ci insegna che prima o poi tutti gli illeciti saltano agli occhi.

Se cercate su riviste e siti specializzati in affitti le parole "case Firenze" fate in modo tale di sottoscrivere regolari contratti di locazione, o potreste trovarvi seriamente nei guai.
E’ successo  nel capoluogo fiorentino ad ottobre, quando la guardia di Finanza ha scoperto diverse camere e monolocali affittati senza regolare contratto di locazione. E come si poteva intuire, coloro che avevano preso in locazione erano studenti e straniere, le fasce in qualche modo più disagiate a livello economico sociale, e i locatori tutti italiani.

 

La somma complessiva delle evasioni, hanno reso noto le Fiamme Gialle, si è attestata sui 557mila euro, tra omessa indicazione dei redditi dell’affitto percepito dal locatore (somma pari a 536mila euro) e imposta di registro non versata. Il fatto che Firenze fosse vittima della piaga delle locazioni sommerso era fatto ormai conosciuto, ma una tale cifra ha stupito anche chi un po’ questo dato se lo aspettava. Le indagini sono partite da una analisi approfondita delle banche telematiche istituzionali volte al controllo del territorio, insieme ad un confronto e scambio di dati con le forze dell’ordine , le università toscane ed i comuni della Regione.

 

Per ciò che riguarda gli affitti sommersi, ad averne fatto le spese sono studenti universitari e lavoratori non residenti che per affittare delle camere pagavano dai 200 ai 600 euro e per monolocali e bilocali versavano, in nero, dai 400 ai 1300 euro. Ancor più allarmante i dati provenienti dalla provincia fiorentina. I locatori infatti affittavano immobili vecchi e necessari di ristrutturazione a persone di ogni nazionalità che potevano contare solo su redditi molto bassi.

 

 

sabato 20 novembre 2010

Mutui tasso variabile, gli indici

Se intendete accendere un mutuo a tasso variabile ecco qualche breve
indicazione sulle possibili indicizzazioni per questa tipologia di prodotto.
I mutui a tasso variabile sono prestiti immobiliari il cui tasso d'interesse
è strettamente collegato all'andamento dei mercati finanziari: la rata non è
fissa, ma viene rivista secondo le scadenze previste dal contratto di mutuo
periodicamente. Gli indici di riferimento per i mutui a tasso variabile sono
l'Euribor o il tasso della Bce, la Banca Centrale europea.
Mentre l'Euribor viene rivalutato con scadenze mensili, trimestrali,
semestrali o annuali, il tasso Bce viene proposto per soddisfare le esigenze
di consumatori che desiderano rimborsare un mutuo con rate il di importo più
stabile rispetto al tasso euribor, sul quale influisce maggiormente l'andamento
del mercato. ll tasso Bce, infatti, varia esclusivamente quando la Banca
Centrale europea decide di modificare la politica monetaria.
In entrambe le soluzioni, comunque, esistono elementi a favore e contro:
generalmente il mutuo a tasso variabile Bce prevede uno spread più alto
rispetto al mutuo con tasso indicizzato all'euribor e quindi è sempre
consigliato calcolare con la massima attenzione e nei minimi particolari gli
effettivi valori delle rate del mutuo che si intende sottoscrivere.
Attualmente il tasso BCE è fissato all'1%, valore che si avvicina molto all'euribor
a 3 mesi che oscilla intorno all'1% - 1.05%: è bene quindi valutare quali
sono le migliori condizioni (spread, tasse istruttoria,..), in particolar
modo per mutui a breve termine, nella situazione attuale con valori di tassi
molto simili.
da http://www.mutui.com

giovedì 18 novembre 2010

Sostituzione mutuo, le differenze

 

Il panorama dei mutui e la gamma di prodotti disponibili sul mercato è vasta ed è possibile distinguere i prestiti immobiliari in 4 macro categorie: il mutuo per acquisto, il mutuo per ristrutturazione, mutuo per costruzione e mutui di sostituzione.

Nel primo caso, il mutuo per l'acquisto, il consumatore richiede un prestito per finanziare l'acquisto di un immobile: l'importo erogabile generalmente copre fino all'80% del valore dell'immobile. Esistono prodotti a condizioni agevolate, spesso riservate ai giovani ad esempio, che consentono un finanziamento pari all'intero valore dell'immobile, accedendo così ad un finanziamento al 100%.

Il mutuo di ristrutturazione, invece, è un prestito richiesto per opere di ristrutturazione all'immobile di proprietà. I mutui per ristrutturazione sono finanziamenti a regime fiscale agevolato generalmente: diversi istituti, per l'erogazione del prestito, richiedono, oltre alla documentazione valida per qualsiasi tipologia mi mutuo, anche una documentazione relativa al tipo di opera da realizzare, tempi e dettaglio dei costi e concessione edilizia.

Dalla stipula di un contratto di mutuo il consumatore può ottenere condizioni più favorevoli da altri istituti o richiedere alla propria banca una rinegoziazione del proprio prestito. In questo caso si parla di sostituzione mutuo o surroga: la nuova banca in accordo con il cliente eroga un importo ad estinzione del precedente mutuo e procede ad una nuova iscrizione ipotecaria a sostituzione della precedente senza alcun costo aggiuntivo per la chiusura del vecchio mutuo.

da http://www.mutui.com

mercoledì 17 novembre 2010

Roma: la riqualificazione urbanistica parte dal vip

Talvolta per riqualificare una zona, basta che alcune persone conosciute come attori, calciatori, gente dello spettacolo, decidano di trasferircisi in massa.  Un esempio degli ultimi anni è rappresentato dal quartiere Eur-Torrino.  Se navigando nel sito o per riviste specializzate avete voglia di cercare “case Roma“buttateci un occhio, rimarrete colpiti. Volete due nomi fra i tanti che hanno deciso di andare ad abitare in zona? Francesco Totti ed Ilary Blasi.

Il capitano della Roma e la bella presentatrice vivono ormai al Torino da diverso tempo. Sebbene gran parte del quartiere possa trarre in inganno perché composto da palazzi in cortina un po’ monotoni e dall’aspetto infermo fuorviante, la zona è decisamente accessibile in quanto a vivibilità. Non solo sono presenti nelle vicinanze una serie di servizi improrogabili come ospedali e forze dell’ordine, ma soprattutto i cittadini possono contare su un discreto background di collegamenti  sia con le altre zone della periferia, sia con il centro storico grazie alla vicinanza del trasporto su rotaia, sia sotterraneo che a livello stradale.

Ecco quindi che un quartiere dalle caratteristiche particolari acquista una certa importanza e valore grazie alle persone che vi abitano. Sempre grazie a Francesco Totti (ed a praticamente mezza squadra calcistica capitolina) stessa sorte toccò alla fine anni ’90 primi 200 alla zona di Casal Palocco:  anche il quale caso la zona venne enormemente riqualificata, diventando una delle zone elitarie dell’oltre Raccordo Anulare.

 

martedì 16 novembre 2010

 

Come preannunciato dal Ministero dell'Economia,da oggi chi dimostra di essere in grave difficoltà finanziaria, a causa della perdita del lavoro per esempio, può richiedere la sospensione del pagamento della rata del mutuo prima casa per un periodo massimo di 18 mesi.

Per fare richiesta dell'agevolazione bisogna affrettarsi,visto che il fondo mette a disposizione solo 20 milioni di euro e visto il periodo di congiuntura, non dovrebbero durare molto a lungo.

Secondo il Codacons le famiglie in difficoltà in Italia sono circa 500.000 ma a beneficiare dello sgravio saranno meno di 30.000, visto che tra i requisiti c'e' il paramtro isee della ricchezza del nucleo familiare, che non deve superare i trentamila euro.

Le modalità di richiesta della sospensione sono disponibili in rete nel sito del ministero e ribadiamo a tutti gli interessati che devono affrettarsi nel compilare la domanda, visto che i fondi non sono illimitati e non possono garantire l'accoglimento di tutte le famiglie bisognose.

da www.notiziae.com

Mutui: le promozioni sullo spread

 

Se siete alla ricerca di un mutuo per l'acquisto di una prima casa e state valutando le migliori offerte dei diversi istituti il concetto di spread ormai vi sarà chiarissimo. La reale differenza di tasso tra i prodotti offerti dalle diverse banche, infatti, sostanzialmente sta tutto nel valore di questo indice, ad esclusione delle spese accessorie. Lo spread è la commissione fissa che spetta alla banca secondo le condizioni contrattuali firmate per l'erogazione di un mutuo, indipendentemente dalle finalità ( acquisto, costruzione o ristrutturazione).

I conti sono presto fatti: a parità di condizioni, il mutuo economicamente più conveniente è quello che garantisce al consumatore uno spread più basso. In questo periodo, grazie ad un andamento nuovamente positivo del mercato immobiliare, con compravendite che sembrano aver iniziato a riprendere quota, sono tornati a crescere anche i nuovi mutui stipulati per l'acquisto di abitazioni. Con l'aumento dei nuovi mutui, e non quindi sostituzioni o surroga, cresce anche la concorrenza tra gli istituti.

Infatti se siete alla ricerca delle migliori soluzioni mutuo per le vostre necessità, non vi saranno nuove le moltissime promozioni che le diverse banche hanno attivato negli ultimi mesi sui mutui, promozioni a termine, ovvero mutui a condizioni agevolate da sottoscrivere entro una determinata scadenza.

Il vantaggio, quindi, collegato allo sconto sui tassi (generalmente condizioni migliori di spread) è strettamente riservato ai clienti che stipulano un nuovo contratto di mutuo secondo la scadenza e le condizioni previste dalla promozione. E' sempre consigliato controllare i fogli informativi e le condizioni per controllare sempre con attenzione che promozioni su spread o condizioni agevolate non siano vincolate a termini temporali.

da http://www.mutui.com

lunedì 15 novembre 2010

Mutuo online, calcolare le rate sul web

 

Se siete alla ricerca di un mutuo vantaggioso, se intendete accendere un mutuo per acquistare una prima casa, allora grazie ai diversi siti specializzati in comparazione presenti in rete, trovare il vostro mutuo online è semplice e veloce.

Un numero in costante crescita di utenti utilizza il web per confrontare le migliori offerte di mutuo online e richiedere preventivi gratuiti. I principali broker specializzati in comparazione online infatti, assicurano servizi di calcoli preventivo a costo zero e garantiscono una comparazione altamente personalizzata tra le migliori offerte di mutui proposte dai principali istituti attivi sul mercato.

Il calcolo, invece, del proprio mutuo online grazie ai sistemi automatici messi a disposizione nelle apposite sezioni dei siti specializzati è davvero semplice e molto rapido: una volta inserito l'importo totale necessario per la propria richiesta mutuo, il sistema di ricerca richiede generalmente una durata indicativa del mutuo, la frequenza delle rate, tipologia di tasso e valore ed eventuale tasso iniziale scontato praticato dall'istituto.

Molti siti di comparazione, inoltre, offrono servizi di calcolo mutuo anche per quanti hanno già un prestito aperto ed intendono avviare un'operazione di surroga: i dati necessari per il calcolo sono generalmente i medesimi, finalità, tipo di tasso, valore dell'immobile, importo, durata, età anagrafica del richiedente, condizione lavorativa, reddito domicilio e ubicazione dell'immobile. In pochissimi click è possibile consultare le migliori offerte di surroga e confrontare le diverse soluzioni.

 da http://www.mutui.com

domenica 14 novembre 2010

Differenze mutui e prestiti definizione di mutuo diversa funzione sociale

 

 

Chi ha intenzione di avanzare domenda di finanziamento si sarà posto il quesito se accendere un mutuo od un prestito ? La risposta sta nella diversa funzione socio economica che hanno mutui e prestiti nel campo dei finanziamenti. Il mutuo ed il prestito benchè entrambi dei finanziamenti hanno una ratio sociale che è quasi agli antipodi tra loro. Daremo la definizione di prestiti e mutui separatamente affinchè ogni lettore, in base alle sue esigenze, possa realmente optare tra prestito e mutui senza rischiare di accendere un mutuo per un acquisto che andrebbe fatto tramite prestito o, viceversa, domandare un prestito per una operazione che dovrebbe farsi con i mutui perchè più conveniente sul piano economico rispetto ai prestiti.

Il prestito : la definizione di funzione sociale ed economica dei prestiti non è univoca, anzi, è variata e continua a variare nel corso del tempo. Il prestito ed in particolare il prestito personale (quello non finalizzato) era (ed è) per eccellenza figlio della società consumistica occidentale. Ad es. si ricorreva (e si ricorre) al prestito per finanziare beni o servizi considerati non necessari ed alcuni di lusso (pensate all'elettrodomestico o alla televisione di tendenza o, addirittura, alle vacanze ...). Oggi, posta la crisi ed il progressivo indebitamento delle famiglie, assistiamo alla richiesta di prestiti per motivazioni più serie, basti pensare a chi chiede prestiti per consolidare i debiti ed alla rata più leggera, prestiti per pagare le tasse, prestiti per arrivare a fine mese, etc. Questa è oggi la funzione social-economica dei prestiti. Da codesta ratio sociale discende una legislazione che poco ha a che fare con quella dei mutui. Il prestito ha in genere un costo maggiore in termini di renumerazione (interessi), che è giustificato proprio dalla NON necessità assoluta di accenderlo, anche se oggi, come detto, le cose stanno diversamente. Finchè la maggior parte dei prestiti verrà erogata o per beni non necessari o senza finalizzazione, il prestito non sarà trattato alla stregua dei mutui.

 

 

Il mutuo : la definizione della funzione del mutuo è molto più semplice oltre che più nobile. I mutui a differenza dei prestiti nella maggiore parte dei casi assolvono una precisa funzione sociale: l'acquisto della prima abitazione. Non solo, il mutuo rispetto al prestito può essere usato per fare un investimento (ad es. il caso di chi compra la casa col mutuo e poi dandola in affitto paga le rate con il canore riscosso). Per tali motivazioni i mutui hanno una normativa diversa rispetto ai prestiti, e da tale diversità discendono tanti benefici che vengono accordati solo ai mutui e non ai prestiti, come ad es. la detrazione degli interessi, il risparmio fiscale e nei tassi, la rateizzazione del debito di gran lunga superiore ai prestiti, ecc.

Ultime considerazioni su mutui e prestiti : dopo le superiori descrizioni speriamo sia più semplice scegliere un mutuo o prestito in quanto abbiamo visto le differenti funzioni sociali che differenziano i due tipi di finanziamenti online. Starà a noi decidere, in base ai nostri impegni, quale sia la scelta più corretta, anche se ci rendiamo conto che a volte c'è poco da scegliere: se abbiamo bisogno di una grossa cifra (in genere oltre i trentamila quarantamila euro) per comprare casa è normale che la soluzione sarà il mutuo oppure per modiche cifre faremo il prestito. In questa sede, tuttavia, ci preme dare un consiglio: se siete proprietari della vostra casa ed avete intenzione di fare richiesta di prestito per una somma di almeno 30mila € NON otteneteli tramite il prestito ma chiedete un mutuo liquidità da pagare in 5 o 10 anni. In questo caso il risparmio è assicurato in quanto con il mutuo pagherete circa il 50% in meno di interessi passivi.

da (www.calcoloprestiti.org)

venerdì 12 novembre 2010

Grecia, Bce potrebbe concedere ammortamento più lungo

Alla Grecia  potrebbe essere concesso più tempo per ammortare la cifra ricevuta in prestito dagli altri paesi dell’Unione Europea. A darne la notizia il quotidiano greco Ta Nea. Le indiscrezioni  pubblicate dalla stampa greca  ricalcano in maniera sostanziale quella che giusto qualche settimana fa sembrava essere l’ipotesi presa in considerazione dalla Banca Centrale europea.

Una decisione che nasceva sulla base dei progressi archiviati dal paese ellenico in materia economica ma anche dalla necessità di non affossarlo nuovamente con un ammortamento troppo rigido che avrebbe potuto far ripiombare in breve tempo il paese in una situazione di crisi critica. L’ipotesi portata in campo dalla stampa ellenica è la seguente: il periodo del rimborso potrebbe essere allungato ad 8 anni. In questa maniera l’ultima tranche del prestito, pari a 110 miliardi di euro, verrebbe rifondata alla Banca Centrale Europea nel 2021 invece che nel 2018.

La decisione deriverebbe dal cambio di assetto macroeconomico che vedrebbe la Bce uscire dal periodo di crisi nella quale l’intera Eurozona viveva dal 2007. Sebbene si tratti al momento di illazioni, va dimenticata l’importanza che potrebbe acquisire la riunione prevista a dicembre della Banca Centrale. Verrà infatti messo in discussione alcune parti del Patto di Stabilità attualmente in uso e con esso  potrebbero partire sanzioni nei confronti di paesi come la Grecia stessa e la nostra Italia che non ne rispettano, a livello economico, i principi basilari.

 

 

Mutui? Roba da donne

Mutuo? Roba da donne.  A quanto pare a portare i pantaloni in materia economica, nelle case è il gentil sesso. E’ una ricerca tedesca a rivelarlo, condotta dal Mark Plank Istitute. Una volta era la donna a rispondere a chi le proponeva transazioni economiche di qualsiasi tipo: “ ripassi dopo, e parli con mio marito”. Oggi è la donna a tenere in mano le redini della casa, a decidere cosa fare e non fare e soprattutto, a decidere se accendere un qualsiasi tipo di finanziamento.

Quello tedesco non è l’unico studio in materia, anche l’università francese di Cergy Pontoise e Bankitalia confermano il dato: la decisione è sinonimo di donna. La Banca d’Italia ha iniziato nel 1985 ad analizzare le richieste di finanziamento ogni due anni, per decretare il “capofamiglia” finanziario italiano.  E negli anni i risultati sono sbalorditivamente cresciuti esponenzialmente passando dall’1% all’11%: questo solo per ciò che riguarda i finanziamenti.  In generale la donna decide tutto nel 35% dei casi: percentuale che non conta affatto la totalità delle donne single che ovviamente decidono per se stesse.

Un trend che sta in parte spingendo il mercato verso un modo più “femminile” e pragmatico di intendere la finanza.  L’invito degli analisti alle banche ed ai vari interlocutori finanziari è quello di rispondere a questo cambiamento mettendo a punto le adeguate risposte in salsa femminile, proponendo dei prodotti specifici per le esigenze delle donne. Un po’ come si fa con il make up: una soluzione per la casalinga, una per la precaria, una per la donna in carriera. Se è il sesso femminile a decidere, il sesso femminile deve poter trovare ciò di cui ha bisogno.

 

 

Mutuo, i tempi di erogazione

Hai visto una bella casa, perfetta per la tua famiglia: grande, luminosa, in una zona della tua città vicina sia alla scuola dei figli e ad un tiro di schioppo da entrambe le vostre sedi di lavoro. Ma come fare per fermarla velocemente?  Sebbene un po’ di liquidità in banca ci sia, non è assolutamente abbastanza per coprire una caparra. Si ha bisogno di accendere un mutuo. Ma come giusto che sia, la domanda che sorge spontanea alla mente è: ce la farò con i tempi?

Che si tratti di mutui online o mutui erogati da istituti di credito tradizionali, la questione non cambia, vi è sempre bisogno di un particolare periodo di tempo per mettere a punto e dare giusto compimento ai passi di tipologia burocratica. Il primo passo da fare, inutile dirlo, è quello di contattare il proprietario e capire che tipologia di pagamento desidera. Se l’accordo viene trovato, il più è giù stato fatto. Bisogna solo scegliere la giusta tipologia di finanziamento. Ed in questo un ottimo alleato è la rete, con il suoi calcolatori ed i suoi simulatori.

Scelto il mutuo, si può presentare la domanda ufficiale di finanziamento alla banca prescelta, allegando tutta la documentazione necessaria. E’ bene aver cura di scoprire se si posseggono tutti i requisiti richiesti per l’ottenimento del finanziamento scelto in modo di non buttarsi a capofitto in una operazione che non potrà fare altro che non andare. Una volta presentata la domanda, per sapere se è stata accettata sono necessari 20 giorni. Ed almeno un mese per l’erogazione della somma. Se il reddito del richiedente è buono, e la sua capacità di risparmio provata, i tempi possono arrivare a ridursi drasticamente a poche settimane.

 

 

martedì 9 novembre 2010

Stop alle rate dei mutui

 

 

C'è voluto più di qualche tempo, ma alla fine la Moratoria voluta dal ministero dell'Economia e delle Finanze troverà applicazione, ed un ulteriore aiuto arriverà per le famiglie italiane sulle cui spalle grava il peso di un mutuo: 20 milioni di euro – pochi se relazionati comunque alla domanda – che verranno assegnati per coprire la sospesione delle rate degli italiani.

E' la Moratoria, insomma. Non quella voluta dall'Abi, altra importante soluzione a disposizione delle famiglie, ma stavolta varata dallo Stato, con un autonomia monetaria relativamente bassa, anche se con una durata massima della sospesione maggiore: 18 mesi senza rate al massimo (contro i 12 dell'Abi), in cui sarà possibile ritrovare una situazione economica adeguata, prima di poter tornare il dovuto alla propria banca.

E gli interessi maturati? La questione è ancora controversa in tal senso: l'Abi sottolinea che la banca "potrà addebitare al mutuatario la quota interessi maturata nel periodo di sospensione corrispondente alla differenza tra quanto di competenza della banca, stabilito contrattualmente, e quanto effettivamente rimborsato dal Fondo".

Pertanto il cliente si troverà comunque a pagare una parte di interessi, che non sarà comunque superiore ai 40-50 euro mensili, almeno secondo i promotori della Moratoria.

1. Come accedere alla Moratoria?

In primis, è necessario rispondere ad una serie di requisiti, tra cui un mutuo dell'importo massimo di 250mila euro stipulato da famiglie con reddito annuo non superiore a 30mila euro sulla base dell'indicatore Isee. Sarà possibile accedere alla Moratoria, inoltre, pur avendo un finanziamento cointestato, oppure già sottoposto in passato a cartolarizzazione, surroga o rinegoziazione.

Ovviamente la domanda andrà presentata tramite una domanda, scaricabile online presso il sito del ministero del Tesoro. Potranno inoltrare la richiesta anche quanti sono già indietro con le rate da pagare, o coloro i quali hanno già goduto di misure per la sospensione delle rate.

2. A chi presentare la domanda?

Alla propria banca che provvederà a inoltrarli a Consap, ovvero la società che materialmente gestisce il Fondo. Una volta ottenuto il via libera, l'istituto di credito comunicherà entro 5 giorni al beneficiario la sospensione e attiverà lo stop alle rate entro i 30 giorni lavorativi seguenti (45 per i mutui cartolarizzati).

Tuttavia, sarà possibile – per motivi tecnici – usufruire della sospensione a partire dal prossimo 2011.

3. Quante volte è possibile richiedere accesso alla Moratoria?

Non più di due volte, considerando un limite massimo di 18 mesi senza rate da pagare.

Fonte: ciakprestitiemutui.com

domenica 7 novembre 2010

Il fondo di solidarietà per i mutui

 

Molto spesso a stipulare contratti di mutuo sono persone che poi nel corso del rapporto hanno problemi a pagare le singole rate, le ragioni possono essere le più disparate ma prendiamo come esempio il caso di chi a seguito della perdita di lavoro non possa far più fronte ai propri impegni contrattuali.

Cominciamo con il dire che il quadro normativo è composto dal D.M. 21 giugno 2010, n. 132 e dalla legge 24 dicembre 2007, n. 244; in questa legge viene stabilito che "per i contratti di mutuo riferiti all'acquisto di unità immobiliari da adibire ad abitazione principale del mutuatario, questi può chiedere la sospensione del pagamento delle rate per non più di due volte e per un periodo massimo complessivo non superiore a diciotto mesi nel corso dell'esecuzione del contratto. In tal caso, la durata del contratto di mutuo e quella delle garanzie per esso prestate è prorogata di un periodo eguale alla durata della sospensione.

Al termine della sospensione, il pagamento delle rate riprende secondo gli importi e con la periodicità originariamente previsti dal contratto, salvo diverso patto eventualmente intervenuto fra le parti per la rinegoziazione delle condizioni del contratto medesimo".

I requisiti per accedere al Fondo sono: "L'ammissione al beneficio è subordinata all'accadimento di almeno uno dei seguenti eventi, successivi alla data di stipula del contratto di mutuo e tali da determinare la temporanea impossibilità del beneficiario a provvedere al pagamento delle rate alla loro scadenza naturale:

a) perdita del posto di lavoro dipendente a tempo indeterminato o termine del contratto di lavoro parasubordinato o assimilato, con assenza non inferiore a tre mesi di un nuovo rapporto di lavoro;

b) morte o insorgenza di condizioni di non autosufficienza di uno dei componenti il nucleo familiare, nel caso in cui questi sia percettore di reddito per almeno il 30 per cento del reddito imponibile complessivo del nucleo familiare domiciliato nell'abitazione del beneficiario;

c) pagamento di spese mediche o di assistenza domiciliare documentate per un importo non inferiore a 5 mila euro annui;

d) spese di manutenzione straordinaria, di ristrutturazione o di adeguamento funzionale dell'immobile oggetto del mutuo, sostenute per opere necessarie e indifferibili per un importo, direttamente gravante sul nucleo familiare domiciliato nell'abitazione del beneficiario, non inferiore a 5 mila euro;

e) aumento della rata del mutuo, regolato a tasso variabile, rispetto alla scadenza immediatamente precedente, direttamente derivante dalle fluttuazioni dei tassi di interesse, di almeno il 25 per cento in caso di rate semestrali e di almeno il 20 per cento in caso di rate mensili".

Le istanze possono essere presentate dal 15 novembre 2010, sul sito del Ministero del Tesoro è possibile scaricare il modulo per presentare l'istanza.

Fonte: www.doveinvestire.com

sabato 6 novembre 2010

Mutui Artigiani

 

Ci sono specifici istituti di credito che possono erogare mutui agli artigiani in modo conveniente per questa categoria.

I mutui per artigiani sono disponibili sia per lo sviluppo dell'attività lavorativa che per l'acquisto dell'abitazione dell'artigiano stesso.

- Chi può erogare mutui agli artigiani?

I mutui per artigiani possono essere concessi sia dagli istituti finanziari più tradizionali, come banche e società finanziarie, sia da enti locali.

Per fare un esempio, è possibile, periodicamente, che la Regione, o il Comune, proponga bandi appositi per lo sviluppo delle imprese artigiane locali, a tassi convenienti, se non addirittura a fondo perduto. Noti sono i mutui concessi per favorire l'imprenditoria femminile o giovanile. Si tratta per la maggior parte di mutui utilizzabili esclusivamente per l'avvio o le migliorie dell'attività lavorativa, pertanto l'uso del capitale deve essere proiettato all'impresa artigiana.

Talvolta gli istituti di credito offrono mutui per artigiani creati appositamente per la categoria, ma va detto che probabilmente tra le opportunità più mirate è da valutare il mutuo per artigiani proposto da Artigiancassa, l'istituto bancario più vicino agli artigiani stessi.

- Che tipo di mutui agevolati per artigiani propone Artigiancassa?

Innanzi tutto come istituto di credito specializzato Artigiancassa ha facoltà di offrire erogazioni anche di mutui destinati all'acquisto della prima o seconda casa, o alla ristrutturazione dell'abitazione.

Generalmente i mutui agevolati per artigiani, vengono considerati mutui chirografari, ovvero finanziamenti a medio-lungo termine a tasso fisso o variabile concesso anche in base a convenzioni territoriali.

Il mutuo per artigiani chirografario può essere destinato a speciali investimenti produttivi, investimenti immobiliari, acquisizione di scorte, contratti di fornitura o consolidamento debiti, per fare alcuni esempi. Solitamente si tratta di prodotti della durata di un minimo di 5 anni fino ad un massimo d'ammortamento di 30 anni.

Come per tutti i finanziamenti, anche nei mutui agevolati per artigiani, il cliente si impegna a restituire la somma ricevuta mediante l'addebito con cadenza mensile su un conto corrente a lui intestato, mediante rate comprensive di quota capitale e quota interessi, in base agli accordi stipulati in fase contrattuale.

Molto spesso i mutui per artigiani di Artigiancassa sono garantiti da collaborazioni della banca stessa con cooperative di garanzia convenzionate sul territorio.

Fonte: (www.mutui-economici.it)

venerdì 5 novembre 2010

Vivere nella Capitale: Trastevere

Atmosfere magiche, profumo della Roma antica.  Trastevere è tutto questo. Non limitatevi, cercando case Roma su siti specializzati come Idealista  e sulle riviste del settore, concentrandovi solo ed esclusivamente sul prezzo. 

Per trovare la casa adatta non basta, e le recenti ricerche parlano chiaro, basarsi solo su una possibile convenienza economica. Bisogna tenere da conto diversi fattori come la vicinanza ad ospedali ed ai maggiori servizi e soprattutto una buona copertura di trasporto pubblico, specialmente se si scelgono zone di città periferiche.

Se si è alla ricerca di particolare luce, di un gusto intenso e di scorci di paradiso,  Trastevere è sicuramente il quartiere più adatto. Non fatevi ingannare dal traffico della sua omonima arteria principale: la bellezza degli stretti vicoli è rimasta inalterata, ferma a due-tre secoli fa, quando la Capitale era poco più di qualche palazzo d’epoca , mille chiese e tanto verde sconfinato.

Basti pensare che Monteverde nuovo è nato solo negli anni ’60 e che tra il Gianicolo e Villa Pamphili, due grandi aree verde di zona, i pascoli erano rigogliosi e sconfinati.

Trastevere è stata, è e rimano una zona di elite, quindi non aspettatevi prezzi bassissimi: come niente per palazzi d’epoca, ristrutturati e ben rifiniti si può arrivare anche sui 1880 euro di affitto. E discorso analogo deve essere compreso per una eventuale compravendita: i prezzi possono essere elevati. Ma l’eleganza e la bellezza del rione sono difficilmente raggiungibili, da qualsiasi altra zona della capitale.

 

 

 

martedì 2 novembre 2010

Prestiti personali, calano i volumi nei primi 9 mesi del 2010

Nel  mese di settembre 2010 l’ammontare dei prestiti erogati in Italia si conferma in calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (-1%).

Questo valore conferma il trend dei primi nove mesi del 2010: da gennaio a settembre infatti il volume erogato è sceso complessivamente del 4%, con picchi particolarmente negativi a febbraio e marzo (-7% e -9% rispettivamente).

Il periodo particolarmente negativo del primo trimestre era stato guidato da una forte contrazione dei prestiti finalizzati (ad esempio per l’acquisto di auto ed elettrodomestici), quando i volumi erogati erano calati, per i prestiti finalizzati, fino ad oltre il 15%. Dall’estate pero le richieste ed erogazioni di prestiti finalizzati si sono riprese,e quindi il calo dall’estate in avanti è stato meno accentuato.

 

Oltre all’andamento degli erogati nel tempo, l’altra differenza importante tra i diversi tipi di prestiti è l’importo medio: nel 2010 si parla di circa 5.700 euro a prestito per i prestiti finalizzati e di ben 12.400 per i prestiti personali non finalizzati. Mentre il valore medio è stabile per i prestiti personali, per i prestiti finalizzati il dato di 5.700 euro medi per prestiti si confronta con un valore di 6.300 euro nei primi 9 mesi: la discesa è stata guidata da un forte aumento dei prestiti finalizzati di importo inferiore ai 5.000 euro.

 

Infine, si conferma la propensione degli italiani a richiedere ed ottenere prestiti a medio/lungo termine: anche  nei primi 9 mesi del 2010, circa il 40% dei prestiti ha avuto una durata pari o superiore ai 48 mesi.