Prestiti personali o cessione del quinto? L’italiano medio non sa più cosa rispondersi. Se a livello macroeconomico la crisi sembra stia pian piano, almeno nell’Eurozona arrivando ad una soluzione, ben diversa situazione si è ormai radicata nella fascia media italiana, quella fetta di popolazione nota in questi ultimi tempi sotto il nome di “fascia grigia”: ovvero tutti coloro che pur potendo contare su una fonte di reddito (talvolta anche più di una, n.d.r) non riescono ad arrivare alla fine del mese serenamente, barcamenandosi al limite della soglia di povertà.
La risposta ad una domanda del genere va ovviamente ricercata nell’entità di liquidità necessaria per risolvere i propri problemi. Non è possibile generalizzare il discorso, sebbene a seconda del reddito e della possibilità di ammortamento sia abbastanza semplice effettuare una scelta calzante. Il mercato finanziario attuale offre davvero molto a livello di prestiti personali: che siano finalizzati o meno, complice il periodo di crisi in auge dal 2007, gli istituti finanziari ne hanno varati di tutte le tipologie e finalità, con interessi più disparati, nel tentativo di non far stagnare un mercato che ha bisogno di continua domanda per funzionare adeguatamente.
Ciò che è possibile dare è un consiglio. Se avete bisogno di una cifra cospicua, privilegiate la cessione del quinto dello stipendio, ben consci della ritenuta che ogni mese vi troverete a dover ammortizzare. Se la cifra di cui necessitiate è contenuta, o avete bisogno di rate esigue, privilegiate il mondo dei prestiti e del credito al consumo.