lunedì 30 giugno 2008

Unico 2008 imposte e ICI acconto

E' scaduto ieri, 16.06.2008, il termine per il pagamento delle imposte da
UNICO 2008, sia a saldo che in acconto, per tutti i contribuenti sia società
che persone fisiche, ed è scaduto sempre ieri il termine per il versamento
dell'acconto ICI.

Per chi non ha provveduto al versamento esistono alcune possibilità che si
differenziano a seconda che si tratti di tasse, IRPEF IRES E IRAP, o di ICI.

IRPEF IRES O IRAP:

- Se avete dimenticato di pagare questi tributi potete versarli il
16.07.2008 con la maggiorazione dello 0.40% cioè per ogni 100 euro di tasse
da pagare dovete una maggiorazione di 40 centesimi di euro.

Il secondo acconto scadrà invece il 30.11.2008

ICI:

- in questo caso invece avete 30 giorni di tempo per versare l'acconto ICI
con ravvedimento operoso, cioè con un penale del 3.75% (sanzione) e un
interesse del 3% in rapporto ai giorni di ritardo.

- passati i 30 giorni la sanzione aumenterà al 6% e gli interessi sempre al
3% in rapporto ai giorni.

Il saldo scadrà il 16.12.2008


Fonte Agenzia Entrate

Rinegoziazione mutui: C'è l'accordo

E' stato firmato ieri, 24.06.2008, l'accordo tra il Ministero del Tesoro e l'ABI, sulla rinegoziazione dei mutui.

Ne avevamo gia parlato in un altro post dei mutui ma adesso è ufficiale e l'accordo troverà applicazione entro il mese di agosto.

I punti principali dell'accodo di rinegoziazione dei mutui sono:

  1. Il congelamento del valore delle rate (prolungando però il tempo di pagamento con una maggiorazione)
  2. La possibilità di usufruire della rinegoziazione e per chi non ha pagato le rate del mutuo (alla data del 28 maggio), purché nel frattempo il contratto stesso non sia stato risolto.

Quindi entro il 29 agosto arriveranno a tutti i possessori di un mutuo le proposte delle banche per congelare le rate del mutuo e in piu sarà data la stessa possibilità anche a chi non ha versato le rate al 28 maggio, morosi.

L'imprtante è ricordare che la rinegoziazione dei mutui poggia su di un punto fisso e cioè portare i mutui da tasso fisso a tasso variabile che avverrà sulla media dei tassi del 2006.

L'accordo prevede anche che non ci saranno nessuna penale per l'estinzione anticipata dei mutui rinegoziati e in piu la rinegoziazione dei mutui sarà esente da imposte e tasse, da spese bancarie e da costi notarili.

Fonte Sole 24 Ore

Assegni di nuovo CAMBIAMENTI

Sono passati appena 2 mesi dal'introduzione delle nuove norme in tema di antiriciclaggio e assegni che gia c'è un dietro front, infatti dal 25.06.2008 i vincoli imposti precedentemente della antiriciclaggio per gli assegni , sono caduti lasciando spazio ai nuovi limiti.

E cosi da mercoledi scorso i pagamenti cash o con titoli trasferibili sono ammessi per somme sotto i 12.500 euro, anziché i 5.000 di prima, in più chi girerà un assegno libero non dovrà piu scrivere il codice fiscale del beneficiario.

Il decreto legge 112/08, manovra d'estate, ha radicalmente cambiato, nuovamente, quello che aveva fatto il precedente governo.

Non solo gli assegni potranno essere liberi e le somme da usare cash fino a € 12.500 ma anche i libretti al portatore potranno avere unimporto massimo di € 12.500.

Quindi riepilogando assegni trasferibili fino ad un importo massimo di € 12.500 mentre per importi maggiori necessitano sempre della clausola "non trasferibile", rimarranno invece i costi per avere assegni non trasferibili, 1.5 € ad assegno.

Fonte Sole 24 Ore

Bce: Steinbrueck, Rialzo Tassi Adesso Sarebbe Negativo

 

AGI OnLine

(AGI)- Berlino, 28 giu. - Meglio che i tassi d'interesse europei per ora restino fermi: e' questa l'opinione del ministro delle Finanze tedesco Peer Steinbrueck riportata dal settimanale Der Spiegel in vista del direttivo all'Eurotower. Sono in molti a scommettere che il 3 luglio la Bce procedera' a un ritocco dei tassi verso l'alto. Steinbrueck pertanto ammonisce: "La Bce deve tenere conto che con un rialzo dei tassi d'interesse potrebbe mandare un messaggio sbagliato perche' potrebbe avere un impatto pro-ciclico in un momento in cui l'economia sta soffrendo un rallentamento". Le parole di Steinbrueck appaiono del tutto insolite per un componente del governo tedesco, i cui ministri generalmente si astengono da qualsiasi rilievo riguardante le scelte della Banca centrale europea. In passato lo stesso cancelliere Angela Merkel ha ripetutamente difeso l'autonomia della Bce. .

Per ulteriori informazioni visita il sito di AGI

Dollaro debole contro euro. FED ha lasciato i tassi al 2%

L'euro ruota attorno al limite di 1,57 contro il dollaro. Dopo qualche ora
dall'apertura delle contrattazioni nelle piazze finanziarie del Vecchio
Continente la moneta unica viene scambiata a 1,57 rispetto al biglietto
verde, in rialzo sia rispetto alle ultime rilevazioni della Banca Centrale
Europea (1,56) sia rispetto ai valori registrati in tarda serata di ieri a
New York (1,5675). Sale la divisa europea rispetto alla moneta giapponese,
l'euro vale 169,10 yen dai 168,40 yen delle indicative della BCE della
giornata scorsa. Il biglietto verde e' poco mosso rispetto alla valuta
nipponica, il rapporto di cambio tra dollaro/yen quota, infatti, in area
107,80 da 107,75 dell'ultima chiusura di Wall Street.

Il dollaro perde terreno nei confronti della moneta unica dopo la decisione
della FED di ieri sera di lasciare invariato il costo del denaro negli Stati
Uniti al 2%. Dei dieci membri votanti del Board, nove hanno votato in favore
di tale scelta, solamente uno, il presidente della FED di Dallas, Richard W.
Fischer (FI-N.SW - notizie) , è andato contro a tale decisione, esprimendo
il proprio consenso per un aumento dei tassi.

Il comunicato stampa successivo alla scelta ha confermato, inoltre, le
aspettative degli investitori su un prolungamento di una politica monetaria
non aggressiva. Secondo la banca centrale USA, infatti, vi sara' una
moderazione della dinamica inflazionistica e i rischi per la crescita
economica dovrebbero essere in ribasso.

Bce: Si Rafforza Orientamento a Rialzo Tassi Su Inflazione Al 4%

(ASCA) - Roma, 30 giu - Il nuovo balzo dell'inflazione a giugno al 3,8%
nell'area euro rafforza l'orientamento che la Bce alzera' i tassi di
interesse nella riunione del board in programma giovedi' prossimo a
Francoforte. Diversi analisti considerano scontato l'intervento
dell'Eurotower per cercare di scongiurare una spirale inflazionistica e il
mercato si aspetta nei prossimi mesi una politica monetaria decisamente
restrittiva da parte della banca centrale europea. Dal lancio dell'euro
l'inflazione a giugno ha toccato il nuovo massimo sulla spinta della corsa
del prezzo del petrolio. Nelle ultime settimane il presidente della Bce ha
segnalato piu' volte che alla riunione di luglio la banca centrale alzera' i
tassi e se ci fossero ancora dubbi, i dati odierni sul trend dei prezzi li
hanno spazzati via. ''L'andamento dell'inflazione che si avvicina al 4%
rafforza l'idea della Bce di aumentare i tassi da 4 al 4,25%'' afferma
Howard Arcer della Global Insight. Secondo Jennifer McKeown di Capital
Economics i dati di giugno dell'inflazione ''aumentano la convinzione della
banca centrale ad alzare i tassi''. Con l'inflazione ormai a ridosso del 4%
i tassi di interesse reali sono a zero e l'indice dei prezzi e' praticamente
a un livello doppio rispetto all'obiettivo del 2% della Bce.

venerdì 27 giugno 2008

Mutui: Adusbef, Dal 2005 Importo Medio Rate +55%

 

 

(AGI) - Roma, 21 giu. - Impennata del peso dei mutui sui conti delle famiglie: secondo una nota di Adusbef, dal 2005 ad oggi "le rate sono aumentate in media del 55%. Chi pagava una rata di 700 euro al mese paga oggi 1.135 euro. Come fanno i banchieri ad affermare che le rate sono gestibili?" Il presidente dell'Adusbef e senatore dell'Idv Elio Lannutti in una nota fa il punto sull'andamento dei mutui a tasso variabile. Secondo le ultime stime dell'associazione, si registra inoltre un forte incremento dei pignoramenti. La variazione piu' alta, +41%,a L'Aquila (NYSE: ILA - notizie) che passa dagli 89 pignoramenti del 2006 a 125 del 2007. A Lecce l'aumento e' del 35% con 965 pignoramenti nel 2007 a fronte di 715 dell'anno precedente. Milano sale a 2.297 da 1.883. Adusbef sottolinea che "il cartello bancario europeo manovra lo strumento dell'Euribor a proprio piacimento. -

Per ulteriori informazioni visita il sito di AGI

Mutui: Catricala', in corso 23 istruttorie su portabilita'

 


ROMA (MF-DJ)--L'Antitrust conferma il suo impegno affinche' tutte le banche garantiscano la portabilita' dei mutui a costo zero.

Nella sua relazione annuale al Parlamento, il presidente dell'Antitrust, Antonio Catricala', ha affermato che "nonostante la nostra tempestiva presa di posizione e nonostante un intervento della Banca d'Italia, molte banche si sono ostinatamente attardate in una prassi che noi riteniamo elusiva della legge che impone la portabilita' dei mutui senza oneri per i risparmiatori, si' da costringerci ad aprire ben 23 procedure istruttorie". ren


MF e Milano Finanza in PDF sul tuo PC già dalle 5.00 di mattino

Mutui: Rata Rinegoziata Da Gennaio 2009, Costo Zero Per Clienti

(ASCA) - Roma, 24 giu - Con la firma della convenzione tra Abi e Ministero
dell'economia parte l'operazione di rinegoziazione dei mutui a tasso
variabile, che possono essere trasformati a tasso fisso prolungando la vita
del contratto. La disposizione, gia' prevista nel decreto fiscale (in via di
conversione in Parlamento) attendeva la convenzione per diventare operativa.
Possono essere oggetto di rinegoziazione i mutui stipulati fino al 28 maggio
2008 e ne possono usufruire anche i mutuatari morosi (purche' non sia
intervenuta a tale data la risoluzione del contratto). Le banche devono
inviare la loro proposta ai soggetti interessati entro il 28 agosto 2008 e
la rinegoziazione opera dalle rate con scadenza successiva al primo gennaio
2009. Nella trasformazione da tasso variabile a fisso si applica l'interesse
che risulta dalla media di quelli del 2006. La differenza tra l'importo
della rata dovuta secondo il piano di ammortamento originario e quello
rinegoziato confluisce in un conto di finanziamento accessorio e produce
interessi, capitalizzabili annualmente al tasso annuo piu' favorevole per il
cliente tra quello che si ottiene in base all'Irs (Internation rate swap) a
dieci anni maggiorato dello 0,50% e quello contrattualmente previsto, come
determinati alla data di rinegoziazione. Sono anche addebitate sul conto di
finanziamento accessorio le rate scadute e non pagate prima del 29 maggio
2008. Qualora, a seguito dell'andamento dei tassi, la differenza tra la rata
secondo il piano originario e quella rinegoziata generi un saldo a favore
del mutuatario, la cifra viene rimborsata tramite il conto accessorio. Nei
casi in cui il debito del conto accessorio risulti interamente rimborsato a
seguito degli accrediti effettuati, il rimborso del mutuo procede secondo la
rata variabile inizialmente prevista, se piu' favorevole per il cliente.

Mutui: Piccoli, Su Portabilita' Notai Pronti Al Confronto

 


(ASCA) - Milano, 27 giu - I notai italiani sono pronti ad affrontare la questione della portabilita' dei mutui bancari ''senza nessuna pregiudiziale su questo tema''. Lo ha assicurato all'Asca Paolo Piccoli, presidente del Consiglio nazionale del Notariato. Di recente il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, si era rivolto ai notai italiani chiedendo ''un sacrificio'' per garantire la portabilita' dei mutui senza alcuna spesa a carico dell'utente. La questione, ha spiegato Piccoli, ''prevede l'intervento del notaio. Ma - ha puntualizzato - ho gia' scritto al ministro Tremonti dando la nostra disponibilita' a confrontarci senza nessuna pregiudiziale su questo tema''. I notai italiani, ha aggiunto Piccoli, ''sono consapevoli che esiste un'emergenza sociale. E questa emergenza richiede il nostro aiuto. Siamo assolutamente disponibili - ha concluso il presidente del Consiglio nazionale del Notariato - a partecipare a questo sforzo di aiuto''.
Crisi Mutui: Draghi, Situazione Peggiorata In 10 Giorni

AGI OnLine

(AGI)- Roma, 27 giu. - La situazione sui mercati finanziari "e' peggiorata nell'ultima settimana e mezzo". L'allarme e' stato lanciato dal governatore della Banca d'Italia e presidente del Financial stability forum, Mario Draghi, nel corso di una conferenza stampa. Il numero uno di via Nazionale ha spiegato che, negli ultimi giorni, "la situazione e' stata piu' sul lato della fragilita che sul lato della stabilita'". .

Per ulteriori informazioni visita il sito di AGI

le agevolazioni per i mutui-prima casa


Le novità degli ultimi anni sui mutui .

Chi acquista un immobile da destinare a prima casa, visto gli elevati esborsi da sostenere oltre che per il prezzo di acquisto anche per le imposte e spese notarili, ad oggi circa l'80% delle trattative vengono concluse mediante mutuo ipotecario. Con tale metodologia, pagando rate per un periodo che varia dai 10 anni fino a poter raggiungere fino a circa 30 anni può pagare il totale prezzo della casa.
Il mercato finanziario e le aziende di credito erogano i mutui del tipo a tasso fisso a tasso variabile o di tipo misto.
Il primo, che naturalmente è sempre leggermente più alto di quello variabile, consente di conoscere la rata fissa per il periodo concordato.

Il tasso variabile, ad oggi più utilizzato, in quanto più vantaggioso economicamente rispetto al primo, può variare in funzione dell'andamento finanziario.
Le aziende di credito, permettono, per questo caso, di estinguere il debito sulla scorta di numero di rate, con importo della rata variabile, oppure con rata di importo fisso, variando però in questo ultimo caso il numero delle rate (ossia rispetto al momento della stipula, si può estinguere il debito alcuni mesi prima o dopo la scadenza inizialmente concordata a seconda dell'andamento finanziario). Ulteriore novità, a seguito della situazione finanziaria generale, a far data dal 2009 vi è la possibilità di richiedere l'applicazione del tasso già vigente nel 2006, fatta vertenza che la differenza degli interessi passivi dovuti in applicazione agli attuali tassi, deve essere versata, sempre a rate, dopo la scadenza prevista per l'estinzione del muto.
Già con normativa finanziaria recente (anno 2006), nel decorso del tempo di estinzione del debito, è possibile rinegoziare il debito (dopo cinque anni dell'erogazione) in funzione dell'andamento del mercato finanziario, oppure si può estinguere il debito anticipatamente, in entrambi casi senza dover pagare alcuna penale alla banca.
Con la recente finanziaria 2008, sono state emanate ulteriori vantaggi per i mutui stipulati per l'acquisto di abitazioni non di lusso destinati a prima casa. Infatti è stato aumentato da 3.615,20 a € 4.000,00 il tetto limite massimo sul quale calcolare la detrazione del 19% degli interessi passivi e oneri necessari (con una detrazione massima corrispondente aumentata da € 687,00 a € 760,00). Si ricorda inoltre che altresì detraibile dall'imposta sul reddito (Irpef) il 19% dei compensi pagati alle agenzie immobiliari in funzione dell'acquisto di prima casa, per un importo massimo di € 1.000,00.
Altra novità importante per i mutui, è che è stato istituito un fondo di Solidarietà per quelli sempre destinati a prima casa, con una dotazione di € 10 mila annui, già inseriti a bilancio per il biennio 2008 - 2009. Il mutuatario, che per proprie esigenze finanziarie critiche non può ottemperare al pagamento delle rate può chiederne la sospensione per non più di due volte nel corso dell'esecuzione del contratto, e comunque non oltre diciotto mesi. In questo caso il fondo istituito provvede al pagamento dei costi necessari per attuare le procedure bancarie e delle spese necessarie per il perfezionamento e modifica degli atti di sospensione dei pagamenti. Per poter accedere a detto beneficio, il mutuatario deve dimostrare di non essere in grado di pagare sia le rate per le quali chiede la sospensione sia le spese necessarie all'attuazione del procedimento.

Inoltre, sempre nell'ambito dell'emanazione dell'ultima finanziaria, il Legislatore ha puntualizzato alcuni importanti punti, finalizzati a favorire lo sviluppo e la competitività del mercato finanziario mediante agevolazioni alla circolazione giuridica dei mutui ipotecari e degli immobili su cui giovano le relative ipoteche. In particolare è stato precisato che sono nulle tutte le clausole che prevedono oneri a carico del mutuatario.
Fonte : http://www.ilgiornale.it

mercoledì 25 giugno 2008

Mutui: Il tasso d'usura

Recentemente il Parlamento è intervenuto per aggiornare le disposizioni relative all'usura. Ora il Ministero del Tesoro rende noto trimestralmente il tasso effettivo globale medio degli interessi applicati dalle banche e dagli intermediari finanziari.

Se il tasso applicato al finanziamento supera quest'ultimo valore aumentato del 50%, si configura il reato di usura.

Link consigliato
Ufficio italiano cambi - i tassi d'interesse da ottobre a dicembre 2007

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Finanziaria 2008. Gli italiani e la casa

Sconto Ici, agevolazioni per ristrutturazioni e mutui, detrazioni Irpef  per inquilini. Vediamo quali sono nel dettaglio le principali novità, in materia di casa, della legge finanziaria 2008, manovra economica approvata in via definitiva il 21 dicembre 2007.  

Sconto Ici e mutuo

Per i proprietari è previsto uno sconto Ici sulla prima casa: all'attuale detrazione di 103,29 euro è possibile sommare un'altra detrazione Irpef che equivale all'1,33 per mille del valore catastale dell'immobile e non può superare i 200 euro. I proprietari possono beneficiare anche di un aumento del 10% delle agevolazioni sul mutuo: sono previsti infatti sconti sull'Irpef del 19% degli interessi passivi del mutuo fino a 4000 euro l'anno.

 

Ristrutturazioni e bonus energia

A favore dei proprietari, inoltre, sono stati prorogati al 2010 gli incentivi per le ristrutturazioni edilizie e gli interventi di efficienza energetica. Per quanto riguarda i primi, confermata la detrazione Irpef del 36% sulle spese effettuate; per l'installazione di pannelli solari e nuove caldaie è possibile beneficiare della detrazione Irpef del 55%. Inoltre per sostituire le finestre non è più necessaria la certificazione energetica dell'edificio, obbligatoria per gli altri interventi.

 

Agevolazioni sugli affitti

Meno Irpef anche per gli inquilini, ma solo quelli con contratto di affitto regolarmente registrato, che può essere indicato nella dichiarazione dei redditi o comunicato al sostituto d'imposta, cioè i soggetti come datore di lavoro o ente di previdenza che per legge sostituiscono in tutto o in parte il contribuente nei rapporti col fisco, trattenendo le tasse relative a compensi, salari, pensioni e versandole in un secondo momento allo Stato.

 

Di seguito le detrazioni Irpef

- 300 euro all'anno per gli inquilini con reddito fino a 15.494 euro all'anno

- 150 euro all'anno per i contribuenti con reddito compreso tra 15.494 e 30.987 euro all'anno

 

L'agevolazione sull'affitto è più alta per i giovani tra i 20 e i 30 anni

 

- 991, 60 euro all'anno per i ragazzi con reddito fino 15.494 euro all'anno

- 500 euro all'anno per i ragazzi con reddito tra 15.494 e 30.987 euro all'anno 

 

Per gli universitari fuori sede con contratto registrato, invece, la detrazione Irpef è pari al 19% dell'affitto, come già previsto dalla legge Finanziaria 2007.

 

Link consigliato

Governo italiano - Finanziaria 2008, gli sconti per la casa (in pdf)

Come accendere un mutuo: agevolazioni fiscali

La legge prevede la possibilità di detrarre dall'Irpef lorda un importo pari
al 19% dei seguenti oneri:

interessi passivi
oneri accessori (spese notarili, spese di istruttoria e di perizia, oneri
fiscali, ecc…)
quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione
Nel caso di acquisto della prima casa, l'importo massimo su cui calcolare la
detrazione del 19% è pari a 4000 euro. Ad esempio, se nell'anno si pagano
interessi passivi per 4.400 euro, la riduzione di imposta sarà di 760 euro
(cioè il 19% di 4000 euro, importo massimo su cui calcolare la detrazione).

Per usufruire delle detrazioni, sui mutui stipulati dal 2001, l'immobile
deve essere adibito ad abitazione principale entro 1 anno dall'acquisto, che
deve avvenire nell'anno antecedente o successivo alla data di stipulazione
del mutuo.

A coloro che hanno deciso di mantenere il tfr in azienda in seguito alla
riforma della previdenza complementare, è bene ricordare che i dipendenti di
un'impresa privata possono chiedere un anticipo sulla liquidazione per
l'acquisto della prima casa per sè o per i figli. Come? Con la
documentazione relativa all'acquisto: alla domanda bisogna allegare l'atto
notarile, il preliminare e tutti gli altri documenti che attestano
l'acquisto dell'abitazione. L'anticipazione può essere richiesta solo una
volta, solo per l'acquisto della prima casa e non deve superare il 70% della
somma maturata in almeno otto anni di servizio presso lo stesso datore di
lavoro.

Se, invece, il mutuo viene erogato per costruzione o ristrutturazione della
prima casa, l'importo massimo scende a 2.582 euro. Il diritto alla
detrazione viene meno a partire dal periodo d'imposta successivo a quello in
cui l'immobile non è più utilizzato come abitazione principale, salvo che
ciò dipenda da:


- trasferimento per motivi di lavoro;

- ricovero in casa di cura;

- immobile di proprietà del personale delle Forze armate e di Polizia.

Inoltre, la detrazione non è ammessa nel caso in cui il mutuo ipotecario sia
stato stipulato autonomamente per acquistare una pertinenza dell'abitazione
principale (cantina, box, ecc...). In base all'art. 3 del decreto 30 luglio
1999, per fruire delle detrazioni il contribuente deve conservare ed esibire
i seguenti documenti:

quietanze di pagamento degli interessi passivi relativi al mutuo

copia del contratto di mutuo dal quale risulti che si prevedono interventi
di costruzione e ristrutturazione

copia della documentazione che attesta la spesa per gli interventi
effettuati.

Attenzione. Se l'ammontare del mutuo è superiore alle menzionate spese
documentate, le detrazioni non si calcolano sugli interessi relativi alla
parte di mutuo eccedente l'ammontare delle spese.

Ricordiamo che il decreto Bersani sulle liberalizzazioni ha stabilito la
portabilità del mutuo: chi ha acceso un mutuo con una banca, può trasferirlo
ad un'altra banca, stipulando un nuovo contratto di finanziamento, anche con
scrittura privata, e senza perdere alcun beneficio fiscale.

Di seguito tutte le novità introdotte dalla Finanziaria 2007 in tema di
successioni, donazioni, ristrutturazioni della casa, le nuove agevolazioni
previste dalla Finanziaria 2008 e la guida alle agevolazioni fiscali sui
mutui ad opera dell' Agenzia

http://www.intrage.it/rubriche/finanza/imutui/agevolazioni_fiscali/index.sht
ml

Come accendere un mutuo: un esempio pratico

Per avere un'idea di quali potrebbero essere i costi da affrontare, proviamo
a prendere in esame un caso specifico. Si tenga presente che ogni banca
applica le proprie condizioni economiche e valuta ogni singola fattispecie.
Supponiamo di avere a disposizione 50.000 euro e di voler acquistare un
appartamento (prima casa) del valore di 150.000. E' necessario chiedere un
mutuo di circa 100.000 euro, un importo teoricamente finanziabile perché
inferiore all'80% del valore totale dell'immobile. Optando per un mutuo a
tasso fisso ventennale, per esempio al 7% di interesse, si dovrà pagare una
rata mensile di 775 euro. Nel caso specifico, questa somma rimarrà sempre
uguale, qualunque sarà l'andamento futuro dei tassi. Per essere sicuri di
non dover ricorrere a garanzie aggiuntive, si dovrà dimostrare un reddito
familiare netto complessivo pari ad almeno 2.300 euro mensili.

Dal punto di vista fiscale, si potrà detrarre il 19% degli interessi
passivi, ottenendo, in questo caso, una riduzione di imposta pari a circa
687 euro annui.
Le spese relative all'istruttoria, la perizia e gli onorari del notaio
potranno variare dai 1000 ai 2.500 euro. Il finanziamento dovrà essere
richiesto con anticipo, poiché i tempi di erogazione variano dai 20 ai 60
giorni.

Ricordate che il decreto Bersani sulle liberalizzazioni ha stabilito che il
cittadino, dopo aver pagato interamente il mutuo, non deve affrontare nuove
spese per avere la piena disponibilità della casa. Inoltre, per cancellare
l'ipoteca sulla casa, dopo aver estinto il mutuo, non serve più l'autentica
del notaio. E' la banca che deve comunicare entro 30 giorni l'avvenuta
estinzione del mutuo alla Conservatoria.
http://www.intrage.it/rubriche/finanza/imutui/come_accendere_mutuo/index.sh
tml

La corsa dei tassi non si ferma

Chi ha acceso un mutuo a tasso variabile non può avere pace. Molti si
chiederanno il perchè, visto che solo la settimana scorsa la fitta nebbia
che avvolgeva il "tasso" sembrava diradarsi, facendo intravedere uno
spiraglio di luce.
La risposta che cercano i circa tre milioni di italiani che hanno
sottoscritto un finanziamento variabile è semplice.
L'Euribor a tre mesi, il tasso al quale le banche si scambiano il denaro, ha
toccato il 4,728%, il massimo da due mesi, nettamente al di sopra del 4%
previsto dalla Banca centrale europea.
L'impennata di oltre lo 0,30%, in meno di due mesi, è un segnale di quello
che gli operatori definiscono "stress finanziario" del sistema. La stessa
Bce aveva monitorato il problema ma non sono bastate le forte immissioni di
liquidità, motivo per cui l'Euribor a gennaio era ritornato su livelli che
potremmo definire "normali".
Ora oltre alla Bce, anche la Fed americana, la Banca d'Inghilterra e la
Banca centrale svizzera si sono dette pronte ad agire per fluidificare il
mercato interbancario.
Ma quali sono le cause di queste pressioni sui tassi? Gli esperti spiegano
che il "colpevole" è la conseguenza della crisi della Bear Stearns, la banca
d'affari Usa sull'orlo del fallimento e salvata dagli interventi della Fed
americana e da Jp Morgan.
Per fare un esempio concreto, nel mese appena trascorso, con questo trend,
un mutuo trentennale di 150 mila euro, sconterà un incremento della rata
mensile di 16 euro.

Mutui: al via la sfida tra le banche

 

L'erogazione dei mutui appare essere in discesa. Ecco che inizia così la bagarre fra i vari istituti di credito per conquistarsi più clienti possibili.
Infatti l'andamento non certo roseo del mercato immobiliare, logicamente, sta condizionando anche il mercato del credito fondiario.
Dal punto di vista strategico, a fronte di un settore che, dopo la corsa degli ultimi anni, potrebbe vivere una fase di rallentamento in termini di nuove erogazioni, diventa sempre più importante guadagnare quote nel segmento delle rinegoziazioni.
Segmento, che a detta degli esperti, potrebbe costituire una parte sempre più importante anche in termini di volumi erogati, dell'intero settore dei prestiti per la casa. Infatti, come rileva Nomisma nel primo Rapporto sul mercato immobiliare 2008, nei primi mesi dell'anno in Italia si è registrata una diminuzione delle erogazioni di mutui del 10% rispetto all'anno passato.
Un dato che, anche se il 2008 è appena iniziato, è già significativo. Maggior peso a tale rilevazione è dato dal fatto che, sul totale di nuovi mutui erogati, il 28% è stato destinato alla sostituzione di un finanziamento acceso in precedenza.
La conclusione? I grandi gruppi bancari si sfideranno all'ultimo colpo sia per acquisire nuovi clienti, sia per "scippare" sempre più acquirenti alla concorrenza.

lunedì 23 giugno 2008

Le regole per la rinegoziazione dei mutui prima casa

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I sottoscrittori non dovranno sostenere alcuna spesa di rinegoziazione.

Le rate variabili dei mutui stipulati entro il 1° gennaio 2007 potranno diventare fisse mantenendo l'importo medio delle rate pagate nel 2006, e i sottoscrittori non dovranno sostenere alcuna spesa di rinegoziazione, lo rende noto il Ministero dell'economia in accordo con l'ABI, l'Associazione Bancaria Italiana, la Convenzione interesserà le rate in scadenza dopo il 1° gennaio 2009.

La differenza tra l'importo della rata dovuta secondo il piano originario di ammortamento e quello risultante dall'atto di rinegoziazione, è addebitato su un conto di finanziamento accessorio al tasso che si ottiene in base all'Irs a 10 anni, alla data di rinegoziazione, maggiorato di uno spread dello 0,50 per cento.

La differenza tra l'importo della rata dovuta secondo il piano originario di ammortamento e quello risultante dall'atto di rinegoziazione, è addebitato su un conto di finanziamento accessorio al tasso che si ottiene in base all'Irs a 10 anni, alla data di rinegoziazione, maggiorato di uno spread dello 0,50 per cento.

Nel caso in cui i tassi aumentassero, crescerebbe la differenza tra la rata originaria e quella della rata rinegoziata. La differenza in tal caso verrebbe addebitata sul conto di finanziamento accessorio. Nel caso i tassi invece scendessero, il risparmio sarebbe portato a decremento del conto di finanziamento accessorio che potrebbe di conseguenza azzerarsi. Il conto di finanziamento, che sarà acceso e che si baserà sulla differenza tra vecchia e nuova rata, è senza costi e il cliente lo rimborserà eventualmente dopo aver finito il mutuo originario

Non sarà necessario, inoltre, l'intervento del notaio trattandosi di una rinegoziazione ed essendo prevista la continuità dell'ipoteca a garanzia del debito. L'ipoteca dipende infatti dalla durata del debito, quindi la garanzia continua ad assistere il rimborso del debito.

 

rinegoziazione o surroga: calcola cosa ti conviene

Hai un mutuo a tasso variabile e vuoi pagare meno? Confronta gli effetti sul tuo mutuo della rinegoziazione secondo l'accordo ABI - Governo e della surroga per trovare la soluzione migliore.

 

 

Fonte : http://www.ilsole24ore.com

Le novità sono buone, ma i tassi si alzano.

Famiglie in affanno nel labirinto mutui.
Provando a mettere in fila le buone notizie il materiale non mancherebbe.
«Il Governo farà in modo che ci sia la portabilità gratuita per i mutui
casa» ha assicurato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti.

In settimana Banca Mediolanum ha annunciato interventi migliorativi a favore
di clienti vecchi e nuovi per un valore complessivo di 65 milioni di euro.
Che si traduce (da settembre) in un taglio medio dello spread sull'Euribor
dello 0,64%, anche per i clienti che hanno già in corso un contratto a tasso
variabile.

In aggiunta, il presidente Ennio Doris ha lanciato una campagna per la
conquista di nuovi clienti con l'offerta di condizioni favorevoli finora
solo avvicinabili con le banche online (vedi tabella). «Grazie a questa
flessibilità – scrive Banca Mediolanum – puoi già oggi abbassare la tua rata
anticipando le opportunità che l'accordo Abi-Governo sta prevedendo dal
2009».

Altri operatori (vedi anche l'intervista ad Alfredo Sanguinetto) si stanno
muovendo per venire incontro a chi è in difficoltà sui prestiti per la prima
casa. «Noi abbiamo giá rinegoziato dallo scorso anno le rate dei mutui con
nostri clienti» ha precisato Alessandro Profumo, amministratore delegato di
UniCredit .
Non è beneficenza, come si può ben immaginare. Da sempre i banchieri, per le
imprese e per i privati, hanno convenienza a mantenere in vita i prestiti
favorendo allungamento delle scadenze ed evitando di mandare "in aceto" il
finanziamento. La stessa convenzione Governo-Abi, tutta centrata sulla
rinegoziazione (quindi con legame più stretto con la stessa banca), offre
un'opportunità in più da valutare.

Come è noto l'accordo raggiunto fra le parti, e che riguarderà mutui con
tasso variabile contratti prima del 2007 e per le rate in scadenza dal
gennaio 2009, prevede che le banche aderenti propongano ai clienti (circa
1,2 milioni di famiglie) una ristrutturazione tale da ridurre l'importo
della rata. Si avrà una rata certa (alla media del 2006) e l'eventuale
differenza tra l'importo delle nuove rate e quello che il mutuatario avrebbe
dovuto pagare viene accantonata in un conto accessorio su cui maturano
interessi passivi (tasso Irs a 10 anni maggiorato dello 0,50%). Gli
interessi verranno rimborsati con rate aggiuntive. L'Antitrust, favorevole
alla convenzione Abi, ha chiesto a Governo e Parlamento di favorire la
riduzione «dei tempi e dei costi delle procedure di trasferimento del
rapporto contrattuale». Ma le buone notizie potrebbero essere anche altre.

La congiuntura dei tassi ufficiali e di mercato va però in direzione opposta
e annulla il potenziale benefico di tali novità. L'Euribor a tre mesi
giovedì si è riportato a ridosso della soglia del 5% (il 6 giugno era salito
al 4,97% il massimo dal dicembre 2000) e nonostante le rassicurazioni il
mercato è convinto che la Bce, preoccupata dalla fiammata d'inflazione,
muoverà i tassi ufficiali al rialzo. Una volta, o forse anche più. In queste
condizioni alle famiglie a rata variabile (e apprensione crescente) non
resta che individuare la migliore via d'uscita.


Fonte : http://ilsole24ore.com

Casa: aumentano i proprietari. Prezzi alle stelle per gli affitti

Continuano ad aumentare le case di proprietà, mentre in affitto va solo chi
è costretto per motivi di studio o di lavoro: questa la fotografia scattata
da Nomisma sul mercato immobiliare in Italia.

In base al rapporto, il 72 per cento delle famiglie italiane è proprietaria
dell'abitazione in cui vive o ne dispone gratuitamente, mentre sarebbero
circa 4,3 milioni il numero dei nuclei familiari che abita in una casa
locata (trent'anni fa erano circa 7 milioni).

Crescono i prezzi degli affitti

Il mercato "dell'affitto" ha registrato dal 1991 al 2007 rialzi del 66,7 per
cento: i principali rialzi sono avvenuti soprattutto nelle aree urbane
centrali.

L'incidenza della locazione di un'abitazione (Nomisma prende come esempio
una casa di 80 mq) sul reddito familiare è passata dal 20,7 per cento dei
prima anni '90 all'attuale 28,5 per cento, con un aumento (tra il 1998 e il
2005) vicino ai 38 punti percentuali.

Dal rapporto – su un campione di 500 agenti immobiliari in 13 grandi città
italiane - emerge che il canone mensile di mercato (per un appartamento di
80 mq) raggiunge una media di 789 euro. Sopra la media i prezzi di Roma
1.359 euro, Milano 1.125 euro e Firenze 981 euro.

Tali dati evidenziano che il canone di locazione attualmente sul mercato è
superiore del 38,6 per cento rispetto alle aspettative di chi cerca casa in
affitto (il canone medio sostenibile è fermo a circa 561 euro).


http://www.finanzautile.org/casa-aumentano-i-proprietari-prezzi-alle-stelle-
per-gli-affitti.htm

Mutui: dal Codacons il servizio "Sos Mutui"

Il Codacons avvia un nuovo servizio – Sos mutui – che va in soccorso di
tutti i consumatori e le famiglie che sono in difficoltà nel pagamento delle
rate dei mutui o che sono alle prese con problemi relativi a conti bancari o
credito al consumo.

Il servizio – spiega l'Associazione – permetterà a tutte le persone di
ricevere una consulenza gratuita da un pool di avvocati Codacons esperti del
settore, che risponderanno a tutti i quesiti posti.

Le domande, comunica il Codacons, possono essere inoltrate all'indirizzo
e-mail banche@codacons.it , oppure è possibile partecipare ad un forum
telefonico chiamando il numero 178.440.23.58 dal lunedì al venerdì dalle ore
13:30 alle 15:30.

Mutui: tassi verso nuovo rialzo. Euribor ai massimi da 8 anni.

Il periodo di tregua sui tassi sembra finito: il presidente della Bce
Jean-Claude Trichet nella consueta riunione mensile della Banca Centrale
europea ha chiaramento annunciato un rialzo dei tassi di riferimento già nel
mese di luglio, prendendo così "in contropiede" analisti e specialisti del
settore che stimavano un rialzo solo per fine anno.

La reazione sui mercati è stata violenta, tanto da spingere verso l'alto i
tassi del mercato monetario.

L'Euribor tre mesi – quello cioè che le banche applicano fra di loro per i
depositi a scadenza trimestrale e che rappresenta il benchmark per i
prestiti commerciali - è volato a 4,967%, superando così il recente picco di
4,93% toccato nel dicembre 2007 in piena crisi di liquidità.

Ma soprattutto si tratta del massimo dal 31 ottobre 2000, allora l'Euribor
segnò 5,14%.

Si profila dunque una nuova ondata di rincari per i mutui indicizzati ai
tassi Euribor.

COSA ACCADE SUI TITOLI DI STATO

Il mercato dei titoli di Stato non poteva che reagire alla "bomba" innescata
da Trichet: in Europa, sono in netto rialzo i Bund - i titoli decennali
tedeschi - con conseguente calo dei rendimenti.

Al contrario, volano i rendimenti dei titoli tedeschi a due anni che sono
arrivati a superare decisamente i tassi offerti dai titoli decennali:
l'inversione della curva dei rendimenti è la più marcata dall'introduzione
dell'euro nel 1999, con un differenziale fra il tasso del due anni e quello
del bund decennale arrivato a 30 punti base (60 sulla curva swap).

http://www.finanzautile.org/mutui-tassi-verso-nuovo-rialzo-euribor-ai-massim
i-da-8-anni.htm

Mutui: in Italia i tassi più alti d'Europa

Le famiglie italiane che contraggono mutui per comprare casa restano tra le
più tartassate d'Europa, con un costo dei prestiti tuttora più alto di
quello degli altri partner Ue.

La qualità del credito bancario resta elevato, ma si riscontrano comunque
più ritardi nel pagare le rate dei mutui a tasso variabile rispetto a quelli
a tasso fisso.

Sono questi i contorni della fotografia sulla situazione dei prestiti alle
famiglie scattata nella Relazione Annuale della Banca d'Italia.

Negli ultimi due anni, si legge, il peso dei nuovi prestiti a tasso
variabile sul totale dei nuovi finanziamenti alle famiglie per acquisto di
case è diminuito di 37 punti percentuali, convergendo al valore medio
dell'area euro.

Tuttavia - avverte Bankitalia - l'elevata quota di finanziamenti a tasso
variabile erogata negli anni passati fa sì che l'esposizione delle famiglie
italiane ai rischi derivanti dalle variazioni dei tassi di mercato rimanga
più alta rispetto alla media europea.

Alla fine del 2007 il tasso di interesse sulle nuove erogazioni di mutui a
tasso variabile è cresciuto di 8 decimi di punto al 5,5% (5,3% nell'area
euro). In Italia, il costo dei mutui, sia a tasso variabile, sia fisso, è
maggiore che nel resto dell'area euro, anche se per quelli a tasso fisso il
differenziale si è ridotto a fine 2007 di 7 decimi di punto grazie alla
maggior concorrenza.

La Banca d'Italia rileva inoltre che la qualità del credito alle famiglie lo
scorso anno è rimasta elevata: il rapporto tra nuove sofferenze e prestiti
in essere è rimasto fermo allo 0,8%. L'evoluzione del mercato dei mutui
immobiliari, dunque, potrebbe aver accresciuto il grado di fragilità
finanziaria delle famiglie, soprattutto nelle fasce di reddito più basse,
senza tuttavia riflettersi ancora in un aumento dei prestiti in sofferenza.

In particolare, i risultati di un'indagine condotta da Bankitalia, mostrano
che il tasso medio di insolvenza è aumentato nel 2007, ma resta su valori
relativamente contenuti. Nel quadriennio 2004-06 il 3,5% dei clienti ha
avuto almeno un ritardo nel pagamento delle rate e la percentuale dei
ritardi è stata pari al 3,8% per quelli a tasso variabile, contro l'1,8% dei
mutui a tasso fisso.

Le segnalazioni di vigilanza relative ai primi mesi 2008 mostrano comunque
una riduzione della consistenza complessiva dei mutui per acquisto di case.

Mutui: dal 2005 ad oggi, rate raddoppiate. Volano i pignoramenti

Situazione "allarmante" per oltre 3,2 mln di italiani che hanno stipulato un
contratto di mutuo a tasso variabile: dal 2005 ad oggi, infatti, l'importo
medio delle rate è aumentato del 55%.

I dati arrivano dal consueto report dell'Adusbef, che mette in risalto come
per un mutuo decennale dell' importo di centomila euro chi pagava tre anni
fa una rata di 700 euro mensili oggi deve corrisponderne oltre 1.135 euro.

E la situazione potrebbe peggiorare nel breve: secondo gli annunci della
Bce, infatti, già nel mese di luglio ci sarà una nuova stretta sui tassi d'
interesse che dovrebbero salire dal 4% al 4,25%.

Tale manovra comporterà inevitabilmente risvolti negativi su quanti hanno
stipulato un mutuo a tasso variabile ma anche su tutti i consumatori che
hanno in corso un finanziamento.

Ma non solo i tassi Bce influenzano la rata: a condizionarla maggiormente è
infatti un altro tasso di riferimento, il "famigerato" Euribor.

COME FUNZIONA

L'Euribor, acronimo di Euro Interbank Offered Rate, è un tasso di
riferimento privato, calcolato giornalmente, che indica il tasso di
interesse medio delle transazioni finanziarie in Euro tra le principali
banche europee.

Attualmente viene fissato dalla European Banking Federation (EBF) – che
rappresenta 4.500 banche di 24 membri oltre l'Islanda, la Norvegia e la
Svizzera - intorno alle ore 11, come media dei tassi di deposito
interbancario tra un insieme di banche, oltre 50.

Non c'è un solo tasso Euribor: vengono infatti definiti tassi per durate di
tempo differenti, che variano tra una settimana e un anno.

L'Euribor è un indicatore molto affidabile del costo del denaro a breve
termine, e quindi è spesso usato come tasso base per calcolare interessi
variabili, come quello dei mutui: ad esempio, un mutuo può essere offerto
con cedola semestrale al tasso "euribor a sei mesi più uno spread
dell'1.5%".

Quindi, è facile capire, che è il tasso Euribor a condizionare maggiormente
la rata di un mutuo: basti pensare, infatti che nonostante la Bce non tocchi
i tassi d'interesse da un anno (13 giugno 2007), l'Euribor è cresciuto
comunque facendo lievitare la rata dei mutui.

In particolare, nell'ultimo anno, l'Euribor a 3 mesi è lievitato del 20,38
per cento, passando dal 4,126% a quasi il 5% (4,967 per cento). Un vero
salasso!!!!

ALLARME PIGNORAMENTI

Secondo le stime Adusbef, sulla base di dati ufficiali, sono aumentate in
modo esponenziale le insolvenze e le procedure esecutive nei tribunali: dal
2005 ad oggi, sono cresciute del 25%.

Il record nazionale per l'aumento dei pignoramenti spetta a L'Aquila che
passa dagli 89 pignoramenti del 2006 a 125 del 2007, registrando così un
incremento del 41%.

In seconda posizione c'è Lecce, dove l'aumento è del 35% con 965
pignoramenti nel 2007 a fronte di 715 dell'anno precedente.

Nella poco invidiabile classifica seguono, Napoli (+29%), Venezia e Nocera
(+28%), Macerata (+27%) e Como (+26%). Milano sale a 2.297 da 1.883
pignoramenti.

L'incremento più modesto, invece, è stato segnato a Pinerolo, con "solo" un
+15%.

http://www.finanzautile.org/mutui-dal-2005-ad-oggi-rate-raddoppiate-volano-i
-pignoramenti.htm

Mutui: cancellato il fondo di solidarietà per la prima casa

Ciao, ciao fondo di solidarietà per far fronte al caro mutuo: già, avete
letto bene, il nuovo Governo ha "tagliato" l'attesissima "sovvenzione"
prevista dalla Finanziaria 2008 e approvata dal Parlamento, per cui chi non
riusciva a far fronte al caro mutuo poteva chiedere alla propria banca di
sospendere, per un massimo di tre anni, i pagamenti delle rate.

Il taglio - da circa 20 milioni di euro - è la conseguenza dell'adozione
della misura sulla rinegoziazione dei mutui contenuta nel decreto fiscale,
proposto e realizzato da Tremonti.

Sicuramente i fondi stanziati sarebbero stati insufficieti per soddisfare l'
enorme richiesta dei cittadini, ma potevano rappresentare – almeno
inizialmente – una "boccata d'ossigeno" per molti.

Con questa operazione si toglie così ai consumatori un'opportunità in più
per gestire il proprio contratto di mutuo e a gioire – come sempre accade –
sono le banche.

Gli Istituti di credito infatti possono tiare un bel sospiro di sollievo:
con il nuovo decreto fiscale non dovranno fare alcuno sconto ai clienti, ma
dovranno solo allungare i mutui a fronte del pagamento di ulteriori
interessi da parte delle famiglie.

http://www.finanzautile.org/mutui-cancellato-il-fondo-di-solidarieta-per-la-
prima-casa.htm

venerdì 20 giugno 2008

Rallenta la crescita globale. L'inflazione resta elevata

La crescita economica globale si indebolisce, mentre l'inflazione resterà
elevata nella maggior parte delle economie avanzate. E con la crisi
finanziaria che non si è ancora conclusa «ci vorrà tempo e politiche
adeguate» affinché l'attività economica ritrovi slancio. E' quanto afferma
l'Ocse - l'Organizzaizione per la cooperazione e lo sviluppo economico - che
oggi ha pubblicato il suo ultimo outlook globale.
Per la media di tutti e 30 i paesi dell'organizzazione si profila un
rallentamento della crescita economica al l'1,8%, dal +2,7% registrato nel
2007. E il rallentamento si trascinerà anche nel 2009, con un 1,7%. Netta
frenata anche per gli Usa, prima economia globale che nel 2008 vedrà
l'espansione limitata all'1,2%, seguito da un ulteriore indebolimento della
crescita all'1,1% nel 2009. Per l'area dell'euro l'Ocse prevede un +1,7% nel
2008 e un +1,4% nel 2009.
Si tratta di uno scenario che si combina con la turbolenza dei mercati - ha
spiegato il capo economista dell'organizzazione Joergen Elmekov - la frenata
del mercato immobiliare e l'esplosione dei prezzi delle materie prime".
Elmeskov sottolinea che la situazione avrebbe potuto rivelarsi ben più grave
se negli anni passati non fossero state varate riforme strutturali che hanno
consentito di limitare le perdite per questa «tempesta quasi perfetta»:
crisi finanziaria combinata a impennate dei prezzi di materie prime e
alimentari.

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2008/06/ocs
e-outlook-crescita-globale.shtml?uuid=9e5bc0ec-321f-11dd-8704-00000e251029&D
ocRulesView=Libero&correlato

Crisi subprime, in un anno cadute tante teste eccellenti

A poco più di un anno dallo scoppio della crisi dei mutui subprime,
innescata lo scorso luglio dal fallimento di due hedge fund di Bear Stearns,
arrivano la maxi indagine federale sulla crisi e i primi arresti, anche
eccellenti.
Ma nel frattempo le teste cadute a Wall Street a causa dei subprime sono già
molte, così come le società che sono state travolte dall'onda lunga della
crisi. In manette nelle ultime ore sono finiti proprio i due gestori degli
hedge fund di Bears Stearns, Ralph Cioffi e Matthew Tannin, che hanno
provocato poi l'effetto domino sul mercato, dichiarando l'avvio della crisi.
E quasi in contemporanea con i primi due arresti eccellenti, sui quali
gravano - e questa è la novità - accuse penali, il Dipartimento di Giustizia
e l'Fbi hanno reso nota la propria maxi-indagine che, apertasi lo scorso
marzo, ha già portato alla condanna di 173 persone su 283 arresti e 406
incriminati.
Di vittime, negli ultimi dodici mesi, la crisi dei mutui subprime ne ha
fatte molte. Fra queste Bear Stearns, la più piccola delle banche d'affari
statunitense, sull'orlo del fallimento e salvata in extremis da un'azione
congiunta JpMorgan-Fed.
Alcuni nomi di primo piano di Wall Street sono stati costretti a cedere i
posti di comando, travolti dalle ingenti perdite e svalutazioni ammesse: fra
questi Marcel Ospel (Ubs), Charles 'Chuck' Prince (Citigroup) e Stanley
ÒNeil (Merrill Lynch). Determinante nella crisi il ruolo giocato dalla Fed
che, modificando il proprio consueto atteggiamento, è intervenuta
massicciamente sia sul mercato (concendendo alle banche d'affari di accedere
alla finestra di tasso di sconto) sia a supporto dell'economia (riducendo
drasticamente i tassi di interesse al 2%). La crisi e il crollo di Bear
Stearns hanno acceso un forte dibattito sulla normativa in vigore negli Usa
e soprattutto sul ruolo della Fed, per la quale in molti chiedono più poteri
e maggiore accesso alle informazioni delle banche d'affari. Il segretario al
Tesoro Usa, Henry Paulson, lo ha ribadito anche nelle ultime ore: alla Fed
devono andare più poteri per garantire la stabilità dei mercati.
Nelle ultime ore le novità, soprattutto legali, legate alla crisi si sono
succedute: - Le autorità newyorkesi arrestano due ex manager di Bear
Stearns, accusandoli di frode. I legali di Cioffi e Tannin respingono le
accuse ma per i loro assistiti il rischio è di oltre 20 anni di prigione.
Tannin, infatti, rischia 20 anni per frode e complotto, mentre Cioffi ne
rischia 40 in quanto su di lui grava anche l'accusa di insider trading.
- L'Fbi e il Dipartimento di giustizia rendono noti i primi risultati
dell'operazione 'malicous mortgagè, che dal 1 marzo ha portato all'arresto
di 273 persone, di cui oltre 170 già condannate, su 406 incriminanti. Solo
nelle ultime 24 ore gli arresti sono stai 60. L'indagine Fbi-Dipartimento di
Giustizia non è collegata con quella che ha portato alla cattura dei due ex
manager Bear Stearns.

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2008/06/cri
si-mutui-un-anno-tagli-manager.shtml?uuid=1b843aec-3e8f-11dd-9f82-00000e2510
29&DocRulesView=Libero&correlato

Crisi dei mutui, per gli hedge fund manager la fine è lontana

La crisi dei mercati finanziari innescata dal terremoto dei mutui subprime è
lontana dalla fine. Ne è convinta la maggioranza dei manager di hedge fund,
riuniti al Gaim International Conference di Monaco (il più importante evento
internazionale del settore). L'80% di loro, si è detto sicuro che la
tendenza al ribasso delle Borse mondiali continuerà ancora a lungo. Un
quarto pensa addirittura che la situazione peggiorerà significativamente.
«Non abbiamo ancora toccato il fondo». Questo in sintesi il parere di molti
analisti.

Dopo un periodo di relativa calma quindi, tornano a farsi strada previsioni
negative sull'andamento dei mercati. Il sentore lo si è avuto questa
settimana con la pubblicazione di un rapporto di Royal Bank of Scotland, che
ha rilanciato l'allarme rosso. «Abbiamo davanti a noi un periodo veramente
difficile – ha scritto mercoledì Bob Janjuah credit strategist di Rbs - gli
investitori stiano pronti». Stando al report, l'indice S&P 500 potrebbe
cedere oltre 300 punti entro il mese di settembre.

«Verranno al pettine tutti i nodi nati dalle politiche del credito super
espansive e dagli altri eccessi del boom dell'economia mondiale», hanno
scritto gli analisti britannici. E anche le politiche anti-inflazionistiche
delle banche centrali, che nell'ultimo mese hanno annunciato aumenti dei
tassi, presenteranno il conto ai mercati finanziari.

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2008/06/hed
ge-fund-crisi-lontana.shtml?uuid=a21cdff6-3ed9-11dd-9f82-00000e251029&type=L
ibero

mercoledì 18 giugno 2008

Tremonti-Intesa mutui, vivi un po' meglio oggi, poi si vedrà

Mutui: dichiarazioni ingannevoli

Lannutti e i mutui:robe da Grillo

Decreto fiscale, pioggia di emendamenti e slitta l'esame

Slitta a mercoledì mattina l'inizio dell'esame degli emendamenti al decreto
fiscale nelle
commissioni Bilancio e Finanze della Camera. Lo ha annunciato il relatore
per la commissione Finanze, il leghista Maurizio Fugatti, al termine della
riunione pomeridiana, dedicata alle ammissibilità. Ha suscitato una ridda di
polemiche la dichiarazione di inammissibilità da parte della presidenza
delle commissioni Bilancio e Finanze di un emendamento di Ventura che
proponeva di affrontare all'interno del decreto Ici il tema degli affitti
(si chiedeva un ampliamento delle detrazioni per le famiglie in affitto).
Non ha superato il vaglio anche l'emendamento dell'ex tesoriere della
Quercia Ugo Sposetti che voleva garantire la detrazione fiscale a chi ha
fatto un'erogazione liberale ai partiti presenti in Parlamento alla data del
31 dicembre 2007.

I deputati hanno presentato 373 proposte di modifica al provvedimento, di
cui 37 sono state valutate inammissibili. Il totale per ora ammonta a 336
emendamenti, ai quali però si sommeranno le proposte dei relatori al
provvedimento. La relatrice della commissione Bilancio Laura Ravetto ha
confermato l'intenzione di voler ripristinare il fondo per la lotta alla
violenza contro le donne e quello di solidarietà per le famiglie in
difficoltà con i mutui, accanto alla conferma la volontà di introdurre il
parere vincolante delle commissioni parlamentari per la variazione delle
dotazioni previste dalla legge di bilancio. Proposte sulle quali concorda il
sottosegretario al Tesoro Luigi Casero, ma sulle quali il Governo non ha
dato ancora il via libera.

Fra gli emendamenti cassati per inammissibilità un contributo in denaro alla
genitorialità, la rideterminazione dell'importo degli assegni familiari, il
contributo a parziale rimborso delle spese per le rette scolastiche dei
figli presso le scuole paritarie, la detrazioni per i libri delle superiori
e dell'università fino al tetto di 5mila euro, l'estensione al periodo
d'imposta 2008 delle disposizioni in materia di detrazioni fiscali.
Inammissibili anche le modifiche alle detrazioni per spese mediche, la
sospensione delle procedure esecutive sui mutui ipotecari sulla prima casa


fonte
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Norme%20e%20Tributi/2008/06/decre
to-fiscale-emendamenti.shtml?uuid=ac179ee2-3c90-11dd-bc5b-00000e251029&DocRu
lesView=Libero&fromSearch

Mutui casa, tassi al 5,75% in maggio. Top da cinque anni

Record a maggio per i tassi applicati dalle banche sui prestiti alle
famiglie per l'acquisto delle abitazioni. Secondo le stime dell'Abi,
riportate dal bollettino mesile dell'associazione bancaria italiana, il
tasso è salito al 5,75% dal 5,66% di aprile superando il massimo degli
ultimi cinque anni che era stato raggiunto nel dicembre scorso (5,72%). In
rialzo anche il tasso medio sul totale dei prestiti a famiglie e imprese
elaborato dall'Abi e pari al 6,23% (6,19% in aprile).

Dal bollettino Abi emerge anche, intanto, che cresce la raccolta bancaria,
mentre decelerano gli impieghi. È quanto emerge In particolare, il tasso di
crescita tendenziale della raccolta è risultato pari al 10,2%, che si
raffronta al +8,9% di aprile 2008 e al +6,9% di maggio 2007. Alla fine di
maggio, la raccolta è risultata pari a 1.340 miliardi di euro e nel corso
dell'ultimo anno lo stock è aumentato di circa 124 miliardi. Si osserva una
accelerazione sia del trend dei depositi da clientela, il cui tasso di
crescita tendenziale è risultato pari al 4,8% (+3,9% ad aprile 2008 e +3% a
maggio 2007), e della dinamica delle obbligazioni delle banche: +17,6% a
maggio 2008 (+15,9% ad aprile 2008 e +12,8% a maggio 2007).

Quanto agli impieghi, hanno segnato un tasso di crescita tendenziale pari
all'8,6% (+9,2% ad aprile 2008 e +10,6% a maggio 2007). L'incremento di
maggio 2008 appare, tuttavia influenzato da ingenti operazioni di
cartolarizzazione, pertanto, depurato di tale effetto il tasso di crescita
risulterebbe pari al 9,4%. Alla fine di maggio l'ammontare degli impieghi
del sistema bancario italiano è risultato pari a 1,479 miliardi, segnando un
flusso netto di nuovi impieghi di circa 115,2 miliardi rispetto a fine
maggio 2007.

per approfondimenti
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2008/06/Mutui-casa-record.shtml?uuid=aecce254-3d27-11dd-bc5b-00000e251029&DocRulesView=Libero&fromSearch

Allarme Isvap sulle polizze mutui

La portabilità dei mutui, già rivelatasi una via crucis per i consumatori,
incontra un nuovo ostacolo sul suo cammino: la polizza assicurativa. Il
presidente dell'Isvap Giancarlo Giannini, all'assemblea annuale
dell'istituto di vigilanza sulle compagnie, ha sottolineato il rischio che
«la rigidità dei costi e delle pratiche di risoluzione dei contratti»
vanifichi il trasferimento dei finanziamenti promesso dal legislatore.
Giannini non ha chiarito a quali coperture si riferiva. Normalmente un mutuo
immobiliare è "assistito" da una polizza incendio del caseggiato cui si è
aggiunta, in anni più recenti, la «temporanea caso morte» relativa al
rischio di decesso anticipato del mutuatario. Per concedere il mutuo una
banca spesso impone simili coperture che, nell'ipotesi di un trasferimento
del prestito dovrebbero anch'esse essere "portabili". Il problema nasce dal
fatto che la polizza è spesso pagata in anticipo, sotto forma di premio
unico, e le provvigioni sono elevate.

Colui che trasferisce altrove il suo mutuo dovrebbe ricevere pertanto un
rimborso della quota parte delle commissioni già versate e della copertura
del rischio non utilizzata. Ma così non è - ha detto Giannini sulla base
delle denuncie pervenute all'autorità – e pertanto è necessario «accordo
globale» che dia attuazione alla piena portabilità anche sul versante
assicurativo. «I problemi mi sfuggono – ha subito commentato il presidente
dell'Ania (l'associazione di rappresentanza degli assicuratori) Fabio
Cerchiai – ma se ce ne sono li risolveremo». In effetti le tradizionali
polizze sui caseggiati sono incluse nei "decreti Bersani" sui rami danni
che, vietando contratti di durata poliennale hanno comunque garantito agli
assicurati una disdetta anticipata e senza oneri dei contratti già in
vigore. Valgono poi le consuetudini assicurative – riguardano anche le
«temporanee caso morte» – che in talune circostanze consentono di cambiare
il beneficiario di una polizza. Cioè, nel caso specifico, di sostituire una
banca con un'altra. Probabilmente è proprio su questo punto che il
presidente dell'Ivap auspica un accordo quadro.

Per il resto la relazione di Giannini si è soffermata sul sullo scenario del
mercato assicurativo italiano che, nel 2007, ha registrato una «brusca
frenata nello sviluppo» interamente dovuta alla flessione della raccolta
(-11,4%) del ramo vita accompagnata da una sostanziale tenuta del ramo danni
(+1,3%). Largo spazio è stato dedicato alla Rc auto. La liberalizzazione va
bene - ha detto Giannini - ma non si è ancora accompagnata ad un calo delle
tariffe. Nel primo trimestre del 2008 si registra un rallentamento nella
raccolta premi che «merita attenzione» (per la verità un calo c'è stato
anche nel 2007). In ogni caso - a giudizio del presidente dell'Isvap – ci
sono le condizioni perchè le tariffe scendano del 5% entro l'anno.
Lusinghiere, in particolare, sono le prime risultanze dell'indennizzo
diretto che ha comportato una riduzione nei tempi medi di liquidazione (da
63 a 55 giorni) ed in una sostenuta diminuzione del costo medio dei sinistri
(-7,8%). Quest'ultimo dato sorprende. Poichè l'ammontare dei risarcimenti è
sostanzialmente rimasto immodificato, la riduzione del costo medio dovrebbe
essere stata accompagnata da un forte aumento nella frequenza dei sinistri,
di cui però Giannini non ha fatto menzione.
fonte
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2008/06/all
arme-isvap-mutui.shtml?uuid=ea700706-3c36-11dd-bc5b-00000e251029&DocRulesVie
w=Libero&fromSearch

Mutui casa, tassi al 5,75% in maggio. Top da cinque anni

Record a maggio per i tassi applicati dalle banche sui prestiti alle
famiglie per l'acquisto delle abitazioni. Secondo le stime dell'Abi,
riportate dal bollettino mesile dell'associazione bancaria italiana, il
tasso è salito al 5,75% dal 5,66% di aprile superando il massimo degli
ultimi cinque anni che era stato raggiunto nel dicembre scorso (5,72%). In
rialzo anche il tasso medio sul totale dei prestiti a famiglie e imprese
elaborato dall'Abi e pari al 6,23% (6,19% in aprile).

Dal bollettino Abi emerge anche, intanto, che cresce la raccolta bancaria,
mentre decelerano gli impieghi. È quanto emerge In particolare, il tasso di
crescita tendenziale della raccolta è risultato pari al 10,2%, che si
raffronta al +8,9% di aprile 2008 e al +6,9% di maggio 2007. Alla fine di
maggio, la raccolta è risultata pari a 1.340 miliardi di euro e nel corso
dell'ultimo anno lo stock è aumentato di circa 124 miliardi. Si osserva una
accelerazione sia del trend dei depositi da clientela, il cui tasso di
crescita tendenziale è risultato pari al 4,8% (+3,9% ad aprile 2008 e +3% a
maggio 2007), e della dinamica delle obbligazioni delle banche: +17,6% a
maggio 2008 (+15,9% ad aprile 2008 e +12,8% a maggio 2007).

Quanto agli impieghi, hanno segnato un tasso di crescita tendenziale pari
all'8,6% (+9,2% ad aprile 2008 e +10,6% a maggio 2007). L'incremento di
maggio 2008 appare, tuttavia influenzato da ingenti operazioni di
cartolarizzazione, pertanto, depurato di tale effetto il tasso di crescita
risulterebbe pari al 9,4%. Alla fine di maggio l'ammontare degli impieghi
del sistema bancario italiano è risultato pari a 1,479 miliardi, segnando un
flusso netto di nuovi impieghi di circa 115,2 miliardi rispetto a fine
maggio 2007.

per approfondimenti
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2008/06/Mut
ui-casa-record.shtml?uuid=aecce254-3d27-11dd-bc5b-00000e251029&DocRulesView=
Libero&fromSearch

La settimana in Borsa: dollaro in ripresa ma pesa la crisi dei mutui

Il biglietto verde in rialzo è la principale novità del finale della
settimana appena trascorsa. Dei dati macro USA diffusi, quello relativo
all'inflazione non ha preoccupato il mercato, in quanto l'indice dei prezzi
al consumo "core" relativo al mese di maggio ha evidenziato un rialzo su
base mensile dello 0,2%, in linea con le attese degli analisti; su base
annua l'inflazione è salita del 2,3%. Leggermente più elevati delle attese
invece i dati relativi ai prezzi al consumo "grezzi", vale a dire non
depurati dell'effetto dei prodotti alimentari ed energetici. Decisamente più
preoccupante invece il dato relativo ai pignoramenti immobiliari negli Stati
Uniti che, nel mese di maggio, sono raddoppiati rispetto al mese precedente,
con un incremento del 48% dei casi di insolvenza. Si tratta dei livelli più
alti da quando questi dati vengono rilevati dal sito Internet specializzato
RealtyTrac, che osserva pertanto un peggioramento della crisi dei mutui e
del mercato immobiliare, tenendo anche conto che le case recentemente
immesse sul mercato hanno ulteriormente aumentato le giacenze, con il
pericolo che i prezzi scendano ancora.
E sul fronte immobiliare domestico le notizie non sono più confortanti. Il
ritiro dell'ipo Immit fa toccare con mano quanto il settore sia sotto
pressione. Le motivazioni ufficiali del ritiro sono legate all'attuale
situazione dei mercati finanziari e alla possibilità di un significativo
ribasso dei prezzi dopo la quotazione. Si attendono pertanto tempi migliori
per il collocamento. Tuttavia la questione prezzo è a monte in quanto
evidentemente il mercato non riesce a supportare una richiesta di mezzi
finanziari così consistente. L'appartenenza poi al settore immobiliare ha
elevato la percezione del rischio da parte dei potenziali investitori.
Infatti all'attenzione del mercato vi sono eventi quali l'odierna
sospensione della contrattazioni di Aedes che, proprio in questi giorni, ha
approvato l'operazione con Nova Re finalizzata alla nascita di un modello
innovativo siiq, quale aggregatore di patrimoni immobiliari di terzi.
La sospensione è legata all'attesa di un comunicato emesso a mercati chiusi
tramite il quale è stato annunciato, oltre al riscadenziamento del debito
bancario, il ricorso a un aumento di capitale e/o all'emissione di un
prestito obbligazionario convertibile per coprire un fabbisogno finanziario
compreso fra 150 e 200 milioni di euro. L'ammontare preciso sarà definito in
seguito a una revisione del piano industriale 2008 – 2010 che sarà
presentata entro 60 giorni. Nel frattempo è stato già annunciato che
l'esercizio 2008 si chiuderà con un risultato negativo e in significativo
peggioramento sia rispetto al 2007 sia rispetto alle attese del Piano. Tale
andamento è legato al probabile mancato realizzo di plusvalenze da cessione
di asset e alla correlata mancata riduzione dell'indebitamento netto, in un
contesto di condizioni finanziarie più onerose rispetto al 2007.
Per la settimana in avvio il 16 giugno i dati macro attesi non sono
particolarmente significativi, eccezion fatta per quelli relativi alle
scorte di idrocarburi negli USA ("sorvegliate speciali" dopo i recenti cali
che hanno fatto impennare i prezzi del petrolio), che saranno comunicati il
18 giugno. Però molta attesa destano anche le trimestrali di Goldman Sachs e
Morgan Stanley, che saranno diffuse rispettivamente il 17 e il 18 giugno;
soprattutto dopo che le perdite annunciate da Lehman Brothers hanno
costretto la società a un aumento di capitale da 6 miliardi di $ e hanno
determinato un "terremoto ai vertici" con le dimissioni del direttore
finanziario e del direttore operativo. In Europa i dati macro più importanti
saranno invece il sondaggio ZEW sul sentiment economico in Germania (il 17
giugno) e un discorso del Presidente della BCE Trichet venerdì 20 giugno, a
mercati chiusi. Sulle prossime mosse della BCE regna ormai la più totale
incertezza, dopo che l'annuncio da parte di Trichet di un molto probabile
rialzo dello 0,25% a luglio è stato accolto molto negativamente dal mercato.
Nei giorni successivi a tale dichiarazione si sono susseguiti interventi di
membri del board della BCE che hanno parzialmente "ridimensionato"
l'aspettativa di rialzo dei tassi, ed attualmente la maggioranza degli
operatori finanziari dà praticamente per certo il rialzo dello 0,25% a
luglio ma non ritiene che tale intervento sarà seguito da un periodo di
ulteriori "strette monetarie".

Per approfondimenti
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2008/06/ana
lisi-settimana-borsa.shtml?uuid=d733097a-3a17-11dd-b0b9-00000e251029&type=Li
bero

Barclays conferma l'aumento di capitale e la Borsa si infiamma

LONDRA - Il titolo Barclays vola e traina l'indice della Borsa di Londra: la
banca britannica e' arrivata a guadagnare il 12,4% schizzando a 357,5p in
seguito alla conferma che un aumento di capitale e' imminente. Negli ultimi
giorni insistenti voci di mercato davano per certo il ricorso di Barclays a
un aumento di capitale da 4 miliardi di sterline entro due settimane e
l'intervento massiccio di fondi sovrani, in particolare la China Development
Bank e Temasek di Singapore. Stamani, lunedi 16 giugno, Barclays ha
confermato che sta prendendo "in seria considerazione" l'emissione di nuove
azioni ma non ha voluto confermare la cifra che intende raccogliere.
La settimana scorsa il titolo Barclays aveva toccato quota 293p, scendendo
ai minimi da dieci anni a causa delle voci di un ricorso al mercato e di
difficolta' dovute alla crisi finanziaria. La terza banca britannica finora
ha sofferto meno di altre per la crisi sui mercati finanziari, ma alcuni
analisti temono nei prossimi mesi un aggravamento della posizione di
Barclays Capitale, la divisione banca d'affari del gruppo e di Barclays
Global Investors, la divisione di asset management.
Stamani Barclays ha rassicurato il mercato rivelando che gli utili del
gruppo in maggio sono stati "molto superiori" ai 590 milioni di sterline
registrati nello stesso mese del 2007, uno degli ultimi periodi di forte
crescita prima della tempesta finanziaria. La banca e' ottimista anche per
il resto dell'anno in corso e ha dichiarato di prevedere una continua "forte
crescita degli utili" nel 2008.
La banca ha solo detto che rilascera' una dichiarazione ufficiale quando
avra' preso una decisione definitiva sull'aumento di capitale. Il mercato si
attende comunque che l'emissione di nuove azioni sia sottoscritta da due o
piu' fondi sovrani asiatici, probabilmente China Development Bank che
l'estate scorsa aveva gia' acquistato una quota del 3% di Barclays per 1,5
miliardi di sterline e Temasek che nello stesso periodo aveva rilevato l'1%
per circa 1 miliardo di sterline. I "vecchi" azionisti avranno comunque
l'opportunita' di acquistare la stessa percentuale di azioni che posseggono
per mantenere la loro posizione. Le azioni potrebbero essere vendute a uno
sconto del 10 per cento, secondo alcuni analisti.
Royal Bank of Scotland, l'ex rivale di Barclays nella corsa alla conquista
di Abn Amro, ha appena concluso un aumento di capitale da 12 miliardi di
sterline, il maggiore della storia britannica, mentre Hbos ha annunciato
l'intenzione di raccogliere circa 4 miliardi di sterline.

per approfondimenti
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2008/06/bar
clays-crisi-mutui-aumento-capitale.shtml?uuid=c456002e-3b79-11dd-ac5b-00000e
251029&type=Libero

Mutui, rinegoziazione o surroga: calcola cosa ti conviene

Hai un mutuo a tasso variabile e vuoi pagare meno? Confronta gli effetti sul
tuo mutuo della rinegoziazione ABI - Governo e della surroga per trovare la
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sabato 14 giugno 2008

Intesa: piccoli passi per aiutare le famiglie

Il Gruppo guidato da Corrado Passera lancia il progetto "credito al lavoro"
e fa il check up finanziario ai clienti


L'indebitamento delle famiglie italiane in rapporto al reddito disponibile è
ancora decisamente inferiore rispetto a quello di altri Paesi Europei. "Noi
siamo al 47%, contro il 69% della Francia, il 95% della Germania ed il 124%
della Spagna. Per non parlare degli stati Uniti, dove", ha spiegato Gregorio
De Felice, responsabile Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, nel
corso della conferenza stampa tenuta questo pomeriggio a Milano, "i debiti
finanziari delle famiglie rappresentano il 134% del reddito disponibile".

Meno debiti, dunque, per le famiglie italiane. Fatto che, di per sé,
parrebbe una buona notizia. Anche se, va detto, tutti i segnali lasciano
prevedere una crescita dell'indebitamento anche in Italia. "Basti pensare",
sottolinea, Pietro Modiano, direttore generale vicario responsabile della
Divisione Banca dei territori, "che sempre più famiglie dovranno
fronteggiare un "congelamento" dei propri risparmi a favore di forme
previdenziali, e dovranno quindi, in misura crescente, ricorrere al debito
per finanziare le proprie necessità di spesa".

Secondo una ricerca condotta da Prometeia sull'identikit della famiglia
italiana indebitata, presentata durante la conferenza stampa, tra il 1998 ed
il 2006 l'esposizione media al credito è aumentata del 150% per quanto
riguarda l'acquisto di abitazioni, del 34% per l'acquisto di beni di
trasporto e del 180% relativamente ad altri beni durevoli. Non solo. "La
nostra ricerca evidenzia come le famiglie che ricorrono al debito siano più
giovani, con livelli di reddito superiori alla media del campione preso in
esame, una ricchezza complessiva più elevata ed un maggiore possesso di
prodotti finanziari di medio-lungo termine, come fondi comuni, assicurazioni
vita e fondi pensione", evidenzia Chiara Fornasari di Prometeia.

Si tratta, cioè, di quelle famiglie che, proprio per le caratteristiche
reddituali e patrimoniali medio-alte che le contraddistinguono, hanno una
maggiore probabilità di ripagare il debito senza problemi. Questo spiega
anche perché, nonostante il progressivo aumento del carico debitorio, non
siano finora emersi, a livello aggregato, segni di particolare difficoltà in
merito alla sostenibilità del debito delle famiglie. Anzi. Semmai, stando a
quanto si evince dalla ricerca di Prometeia, la qualità del credito bancario
è migliorata, con il rapporto tra sofferenze e impieghi sceso, nelle più
recenti rilevazioni, al minimo storico del 3%.

"Tutti i segnali ci dicono che l'indebitamento sta crescendo e non c'è
dubbio che crescerà anche nei prossimi anni. Noi dobbiamo fare in modo che
questa crescita avvenga in modo sostenibile e consapevole da parte delle
famiglie", ha detto l'amministratore delegato, Corrado Passera.

In questo quadro si colloca l'iniziativa del Gruppo Intesa Sanpaolo che,
attraverso il progetto "Credito al lavoro" si dice intenzionata a migliorare
la cultura della pianificazione finanziaria delle famiglie italiane. Da
oggi, nelle 6.500 filiali della banca dei territori sarà attivo per tutti i
clienti e non clienti un servizio di "check up finanziario" attraverso cui,
a fronte di una serie di informazioni – età del richiedente, regione di
residenza, titolo di studio, professione e condizione lavorativa, reddito
familiare mensile netto, stipendio mensile netto, ammontare attività
finanziaria, canone mensile per affitti, debiti in corso - verranno
individuati ,e condivisi con il cliente, il suo profilo ed il saldo
finanziario: questo è determinato dalla differenza tra reddito effettivo e
spese "incomprimibili", indispensabili, cioè, per il mantenimento della
famiglia, e rappresenta la parte di reddito potenzialmente destinabile al
risparmio, al debito o ad altri consumi.

Il Progetto "Credito al lavoro" si propone di essere uno strumento duplice:
nelle mani del cliente, per pianificare in modo più consapevole il proprio
bilancio familiare; nelle mani della banca, per effettuare una consulenza
più accurata, attraverso l'integrazione delle informazioni relative alle
passività (debiti) e alle attività finanziarie (risparmi, gestione
patrimoniale ecc.). Sul piano dell'offerta, Intesa Sanpaolo si impegna ad
applicare uno sconto sul tasso di prodotti come il Prestito Multiplo e la
carta a rimborso rateale Clessidra a lavoratori dipendenti e pensionati che
accreditano stipendio o pensione sul conto. Un'ulteriore riduzione è
prevista per i dipendenti delle oltre 1300 aziende che hanno aderito al
progetto "Credito al Lavoro" diventando partner di Intesa.

http://www.osservatoriofinanziario.it/of/newslarge.asp?id=459

mercoledì 11 giugno 2008

Mutui: mossa a sopresa. E Mediolanum si dimezzò la commissione. Ma quanto conviene?

L'istituto guidato da Ennio Doris lancia un nuovo mutuo e fa lo sconto sulla
rata a 7.400 clienti.


Il Sig. Verdi è un cliente di Banca Mediolanum. Alcuni anni fa, ha
sottoscritto un mutuo a tasso variabile, finanziando un importo pari al 75%
del valore della sua casa. Per rimborsare il capitale residuo, che è di
170mila euro, Verdi dovrebbe pagare ancora 240 rate (20 anni), ad un tasso
pari all'Euribor 3 mesi + uno spread dell'1,80%. Ma per il Sig Verdi (e per
tutti gli altri mutuatari che negli scorsi anni hanno sottoscritto un mutuo
a tasso variabile, consigliati, non di rado malconsigliati, dalle banche) la
rata, in questi anni, è divenuta sempre più impegnativa. Sia a causa degli 8
aumenti consecutivi del costo del denaro stabiliti dalla Bce tra il dicembre
2005 ed il giugno 2007. Sia per via della crisi di liquidità, legata al
collasso finanziario internazionale innescato dai mutui subprime americani,
che ha più volte spinto il parametro Euribor (il tasso di interesse
interbancario) attorno a quota 5%. Risultato: il sig. Verdi oggi si
troverebbe a pagare una rata di 1.283 euro (con la prospettiva di ulteriori
rincari se, come pare, entro fine anno la Banca Centrale Europea interverrà
sul costo del denaro, ritoccandolo verso l'alto).

La buona notizia (ma solo per i clienti di Banca Mediolanum) è che la rata
del mutuo, dal primo di settembre, sarà più bassa. "Come ha di recente
ricordato il presidente Draghi, le banche spesso offrono condizioni
particolarmente competitive soprattutto ai nuovi clienti mentre, nei
confronti della clientela esistente, vi è inerzia. Bene", ha annunciato oggi
il presidente di Banca Mediolanum, Ennio Doris, nel corso di una conferenza
stampa, "Noi abbiamo deciso di ridurre unilateralmente il tasso di interesse
dei mutui di tutti i nostri clienti mediamente dello 0,64%".

Nel caso del Sig. Verdi, che otterrà uno "sconto" dello 0,81% sul tasso di
interesse, il risparmio mensile sarà di 81 euro che, moltiplicati per le
rimanenti 240 rate, produrranno un minor esborso complessivo pari a 19.258
euro. Diverso il caso del Sig. Rossi ("i nomi sono di fantasia, ma
corrispondono a clienti in carne ed ossa") che otterrà una riduzione sullo
spread dello 0,71%: poiché gli anni necessari per estinguere il
finanziamento iniziale di 198.630 euro sono ancora 28, ipotizzando
idealmente che i tassi rimangano fermi, il risparmio mensile di 90 euro, si
tradurrà in uno sconto complessivo di 30.284 euro.

Quanti saranno i clienti che potranno beneficiare dell'iniziativa? "Circa
7.400", calcola Doris, "considerando anche i 1700 clienti che hanno acceso
il mutuo nel primo trimestre di quest'anno". A partire dalle prossime
settimane, tutti riceveranno una lettera dalla banca in cui verrà indicato
sia la nuova rata "scontata", ottenuta applicando la riduzione sul tasso di
interesse, sia l'importo che il cliente avrebbe dovuto pagare in base a
quanto stabilito in sede contrattuale. "Per il resto, il cliente non deve
fare nulla", assicura il presidente di Banca Medioalnum.

L'iniziativa dell'istituto di credito si colloca nel quadro della nuova
offerta di mutui che prende il nome di "Mutuo Mediolanum Freedom", un'
evoluzione del "vecchio" mutuo Reflex che garantisce, sia per i mutui di
nuova stipula che per i mutui di surroga, uno spread dello 0,79 / 1,00 %,
tra i più competitivi del mercato, e alcune opzioni sul fronte della
"flessibilità". Il nuovo Mutuo Mediolanum Freedom, che è da oggi disponibile
nelle versioni a tasso fisso, variabile, e misto, offre la possibilità di
scegliere il mix di tasso fisso e variabile desiderato, di saltare una rata
frazionando l'importo dovuto sulle rate residue , modificare la modalità di
rimborso del mutuo, inserire un tasso limite, il cosiddetto "cap", che la
componente di mutuo a tasso variabile non potrà mai superare, (anche nel
caso di un forte rialzo dei tassi di interesse), oppure di aumentare o
ridurre la rata del mutuo, variando, contestualmente, la durata del piano di
ammortamento. Tutto questo, promette l'istituto di credito, senza alcun
costo aggiuntivo da parte del cliente.

La decisione di "premiare" i propri clienti con uno "sconto" sulla rata del
mutuo, prende forma nel momento in cui i clienti delle banche, a distanza di
oltre un anno dall'introduzione della "Portabilità" voluta dall'ex ministro
Bersani, iniziano ad accedere al meccanismo della surroga: lo strumento che
permette al mutuatario di trasferire il mutuo dalla vecchia banca al nuovo
istituto di credito, senza pagare nulla (né le spese di istruttoria o di
perizia sull'immobile, né la parcella del notaio). Possibile ipotizzare che
la decisone di Banca Mediolanum sia, almeno indirettamente, conseguenza
delle misure assunte a favore della concorrenza nel settore bancario?. "Non
c'è dubbio", conferma Doris.

Quanto peserà la riduzione dei tassi sul conto di Banca Mediolanum? "Il
minor guadagno della banca, che corrisponde al risparmio totale per i nostri
clienti, sarà di circa 65 milioni di euro", prevede il presidente dell'
istituto milanese. Un "sacrificio" sostanzioso che, si suppone, molti
azionisti potrebbero mal digerire…"In realtà", rassicura il presidente dell'
istituto di credito, "si tratta di un investimento sulla relazione con la
clientela: i minori introiti derivanti dall'iniziativa che abbiamo assunto,
saranno più che compensati dall'afflusso di nuovi clienti".

http://www.osservatoriofinanziario.it/of/newslarge.asp?id=458