mercoledì 18 giugno 2008

Allarme Isvap sulle polizze mutui

La portabilità dei mutui, già rivelatasi una via crucis per i consumatori,
incontra un nuovo ostacolo sul suo cammino: la polizza assicurativa. Il
presidente dell'Isvap Giancarlo Giannini, all'assemblea annuale
dell'istituto di vigilanza sulle compagnie, ha sottolineato il rischio che
«la rigidità dei costi e delle pratiche di risoluzione dei contratti»
vanifichi il trasferimento dei finanziamenti promesso dal legislatore.
Giannini non ha chiarito a quali coperture si riferiva. Normalmente un mutuo
immobiliare è "assistito" da una polizza incendio del caseggiato cui si è
aggiunta, in anni più recenti, la «temporanea caso morte» relativa al
rischio di decesso anticipato del mutuatario. Per concedere il mutuo una
banca spesso impone simili coperture che, nell'ipotesi di un trasferimento
del prestito dovrebbero anch'esse essere "portabili". Il problema nasce dal
fatto che la polizza è spesso pagata in anticipo, sotto forma di premio
unico, e le provvigioni sono elevate.

Colui che trasferisce altrove il suo mutuo dovrebbe ricevere pertanto un
rimborso della quota parte delle commissioni già versate e della copertura
del rischio non utilizzata. Ma così non è - ha detto Giannini sulla base
delle denuncie pervenute all'autorità – e pertanto è necessario «accordo
globale» che dia attuazione alla piena portabilità anche sul versante
assicurativo. «I problemi mi sfuggono – ha subito commentato il presidente
dell'Ania (l'associazione di rappresentanza degli assicuratori) Fabio
Cerchiai – ma se ce ne sono li risolveremo». In effetti le tradizionali
polizze sui caseggiati sono incluse nei "decreti Bersani" sui rami danni
che, vietando contratti di durata poliennale hanno comunque garantito agli
assicurati una disdetta anticipata e senza oneri dei contratti già in
vigore. Valgono poi le consuetudini assicurative – riguardano anche le
«temporanee caso morte» – che in talune circostanze consentono di cambiare
il beneficiario di una polizza. Cioè, nel caso specifico, di sostituire una
banca con un'altra. Probabilmente è proprio su questo punto che il
presidente dell'Ivap auspica un accordo quadro.

Per il resto la relazione di Giannini si è soffermata sul sullo scenario del
mercato assicurativo italiano che, nel 2007, ha registrato una «brusca
frenata nello sviluppo» interamente dovuta alla flessione della raccolta
(-11,4%) del ramo vita accompagnata da una sostanziale tenuta del ramo danni
(+1,3%). Largo spazio è stato dedicato alla Rc auto. La liberalizzazione va
bene - ha detto Giannini - ma non si è ancora accompagnata ad un calo delle
tariffe. Nel primo trimestre del 2008 si registra un rallentamento nella
raccolta premi che «merita attenzione» (per la verità un calo c'è stato
anche nel 2007). In ogni caso - a giudizio del presidente dell'Isvap – ci
sono le condizioni perchè le tariffe scendano del 5% entro l'anno.
Lusinghiere, in particolare, sono le prime risultanze dell'indennizzo
diretto che ha comportato una riduzione nei tempi medi di liquidazione (da
63 a 55 giorni) ed in una sostenuta diminuzione del costo medio dei sinistri
(-7,8%). Quest'ultimo dato sorprende. Poichè l'ammontare dei risarcimenti è
sostanzialmente rimasto immodificato, la riduzione del costo medio dovrebbe
essere stata accompagnata da un forte aumento nella frequenza dei sinistri,
di cui però Giannini non ha fatto menzione.
fonte
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2008/06/all
arme-isvap-mutui.shtml?uuid=ea700706-3c36-11dd-bc5b-00000e251029&DocRulesVie
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