lunedì 23 giugno 2008

Le novità sono buone, ma i tassi si alzano.

Famiglie in affanno nel labirinto mutui.
Provando a mettere in fila le buone notizie il materiale non mancherebbe.
«Il Governo farà in modo che ci sia la portabilità gratuita per i mutui
casa» ha assicurato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti.

In settimana Banca Mediolanum ha annunciato interventi migliorativi a favore
di clienti vecchi e nuovi per un valore complessivo di 65 milioni di euro.
Che si traduce (da settembre) in un taglio medio dello spread sull'Euribor
dello 0,64%, anche per i clienti che hanno già in corso un contratto a tasso
variabile.

In aggiunta, il presidente Ennio Doris ha lanciato una campagna per la
conquista di nuovi clienti con l'offerta di condizioni favorevoli finora
solo avvicinabili con le banche online (vedi tabella). «Grazie a questa
flessibilità – scrive Banca Mediolanum – puoi già oggi abbassare la tua rata
anticipando le opportunità che l'accordo Abi-Governo sta prevedendo dal
2009».

Altri operatori (vedi anche l'intervista ad Alfredo Sanguinetto) si stanno
muovendo per venire incontro a chi è in difficoltà sui prestiti per la prima
casa. «Noi abbiamo giá rinegoziato dallo scorso anno le rate dei mutui con
nostri clienti» ha precisato Alessandro Profumo, amministratore delegato di
UniCredit .
Non è beneficenza, come si può ben immaginare. Da sempre i banchieri, per le
imprese e per i privati, hanno convenienza a mantenere in vita i prestiti
favorendo allungamento delle scadenze ed evitando di mandare "in aceto" il
finanziamento. La stessa convenzione Governo-Abi, tutta centrata sulla
rinegoziazione (quindi con legame più stretto con la stessa banca), offre
un'opportunità in più da valutare.

Come è noto l'accordo raggiunto fra le parti, e che riguarderà mutui con
tasso variabile contratti prima del 2007 e per le rate in scadenza dal
gennaio 2009, prevede che le banche aderenti propongano ai clienti (circa
1,2 milioni di famiglie) una ristrutturazione tale da ridurre l'importo
della rata. Si avrà una rata certa (alla media del 2006) e l'eventuale
differenza tra l'importo delle nuove rate e quello che il mutuatario avrebbe
dovuto pagare viene accantonata in un conto accessorio su cui maturano
interessi passivi (tasso Irs a 10 anni maggiorato dello 0,50%). Gli
interessi verranno rimborsati con rate aggiuntive. L'Antitrust, favorevole
alla convenzione Abi, ha chiesto a Governo e Parlamento di favorire la
riduzione «dei tempi e dei costi delle procedure di trasferimento del
rapporto contrattuale». Ma le buone notizie potrebbero essere anche altre.

La congiuntura dei tassi ufficiali e di mercato va però in direzione opposta
e annulla il potenziale benefico di tali novità. L'Euribor a tre mesi
giovedì si è riportato a ridosso della soglia del 5% (il 6 giugno era salito
al 4,97% il massimo dal dicembre 2000) e nonostante le rassicurazioni il
mercato è convinto che la Bce, preoccupata dalla fiammata d'inflazione,
muoverà i tassi ufficiali al rialzo. Una volta, o forse anche più. In queste
condizioni alle famiglie a rata variabile (e apprensione crescente) non
resta che individuare la migliore via d'uscita.


Fonte : http://ilsole24ore.com