mercoledì 25 giugno 2008

Come accendere un mutuo: un esempio pratico

Per avere un'idea di quali potrebbero essere i costi da affrontare, proviamo
a prendere in esame un caso specifico. Si tenga presente che ogni banca
applica le proprie condizioni economiche e valuta ogni singola fattispecie.
Supponiamo di avere a disposizione 50.000 euro e di voler acquistare un
appartamento (prima casa) del valore di 150.000. E' necessario chiedere un
mutuo di circa 100.000 euro, un importo teoricamente finanziabile perché
inferiore all'80% del valore totale dell'immobile. Optando per un mutuo a
tasso fisso ventennale, per esempio al 7% di interesse, si dovrà pagare una
rata mensile di 775 euro. Nel caso specifico, questa somma rimarrà sempre
uguale, qualunque sarà l'andamento futuro dei tassi. Per essere sicuri di
non dover ricorrere a garanzie aggiuntive, si dovrà dimostrare un reddito
familiare netto complessivo pari ad almeno 2.300 euro mensili.

Dal punto di vista fiscale, si potrà detrarre il 19% degli interessi
passivi, ottenendo, in questo caso, una riduzione di imposta pari a circa
687 euro annui.
Le spese relative all'istruttoria, la perizia e gli onorari del notaio
potranno variare dai 1000 ai 2.500 euro. Il finanziamento dovrà essere
richiesto con anticipo, poiché i tempi di erogazione variano dai 20 ai 60
giorni.

Ricordate che il decreto Bersani sulle liberalizzazioni ha stabilito che il
cittadino, dopo aver pagato interamente il mutuo, non deve affrontare nuove
spese per avere la piena disponibilità della casa. Inoltre, per cancellare
l'ipoteca sulla casa, dopo aver estinto il mutuo, non serve più l'autentica
del notaio. E' la banca che deve comunicare entro 30 giorni l'avvenuta
estinzione del mutuo alla Conservatoria.
http://www.intrage.it/rubriche/finanza/imutui/come_accendere_mutuo/index.sh
tml