venerdì 20 giugno 2008

Crisi subprime, in un anno cadute tante teste eccellenti

A poco più di un anno dallo scoppio della crisi dei mutui subprime,
innescata lo scorso luglio dal fallimento di due hedge fund di Bear Stearns,
arrivano la maxi indagine federale sulla crisi e i primi arresti, anche
eccellenti.
Ma nel frattempo le teste cadute a Wall Street a causa dei subprime sono già
molte, così come le società che sono state travolte dall'onda lunga della
crisi. In manette nelle ultime ore sono finiti proprio i due gestori degli
hedge fund di Bears Stearns, Ralph Cioffi e Matthew Tannin, che hanno
provocato poi l'effetto domino sul mercato, dichiarando l'avvio della crisi.
E quasi in contemporanea con i primi due arresti eccellenti, sui quali
gravano - e questa è la novità - accuse penali, il Dipartimento di Giustizia
e l'Fbi hanno reso nota la propria maxi-indagine che, apertasi lo scorso
marzo, ha già portato alla condanna di 173 persone su 283 arresti e 406
incriminati.
Di vittime, negli ultimi dodici mesi, la crisi dei mutui subprime ne ha
fatte molte. Fra queste Bear Stearns, la più piccola delle banche d'affari
statunitense, sull'orlo del fallimento e salvata in extremis da un'azione
congiunta JpMorgan-Fed.
Alcuni nomi di primo piano di Wall Street sono stati costretti a cedere i
posti di comando, travolti dalle ingenti perdite e svalutazioni ammesse: fra
questi Marcel Ospel (Ubs), Charles 'Chuck' Prince (Citigroup) e Stanley
ÒNeil (Merrill Lynch). Determinante nella crisi il ruolo giocato dalla Fed
che, modificando il proprio consueto atteggiamento, è intervenuta
massicciamente sia sul mercato (concendendo alle banche d'affari di accedere
alla finestra di tasso di sconto) sia a supporto dell'economia (riducendo
drasticamente i tassi di interesse al 2%). La crisi e il crollo di Bear
Stearns hanno acceso un forte dibattito sulla normativa in vigore negli Usa
e soprattutto sul ruolo della Fed, per la quale in molti chiedono più poteri
e maggiore accesso alle informazioni delle banche d'affari. Il segretario al
Tesoro Usa, Henry Paulson, lo ha ribadito anche nelle ultime ore: alla Fed
devono andare più poteri per garantire la stabilità dei mercati.
Nelle ultime ore le novità, soprattutto legali, legate alla crisi si sono
succedute: - Le autorità newyorkesi arrestano due ex manager di Bear
Stearns, accusandoli di frode. I legali di Cioffi e Tannin respingono le
accuse ma per i loro assistiti il rischio è di oltre 20 anni di prigione.
Tannin, infatti, rischia 20 anni per frode e complotto, mentre Cioffi ne
rischia 40 in quanto su di lui grava anche l'accusa di insider trading.
- L'Fbi e il Dipartimento di giustizia rendono noti i primi risultati
dell'operazione 'malicous mortgagè, che dal 1 marzo ha portato all'arresto
di 273 persone, di cui oltre 170 già condannate, su 406 incriminanti. Solo
nelle ultime 24 ore gli arresti sono stai 60. L'indagine Fbi-Dipartimento di
Giustizia non è collegata con quella che ha portato alla cattura dei due ex
manager Bear Stearns.

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2008/06/cri
si-mutui-un-anno-tagli-manager.shtml?uuid=1b843aec-3e8f-11dd-9f82-00000e2510
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