sabato 13 dicembre 2008

Alternative al mutuo: Prestiti e mutui fra privati o da istituti.

 

Anche se sembrerebbe strano a dirsi, lo stato penalizza i prestiti e i mutui fra privati.
Mentre infatti per i prestiti e i mutui erogati dagli istituti di credito il totale dell' imposta è dello 0,25%, l'imposta di registro per i mutui o io prestiti fra privati è del 3% sull'importo del capitale , salvo che che le parti intendano risparmiare violando l'obbligo di registrazione. Tuttavia come accade di solito è bene considerare che in seguito potrebbero dover pagare una multa qualora vi sia una causa giudiziaria. A questa spesa dobbiamo aggiungere un' imposta del 2% ull'importo della garanzia concessa.
Inoltre non è prevista alcuna detrazione dall' irpef come nel caso dei prestiti o mutui con istituti di credito.

Rate Mutui: Prospettive positive per il 2009

Le rate del mutuo sono in calo e le prospettive per il 2009 sembrano più
rosee: è questo il messaggio che si coglie analizzando l'andamento del
mercato del credito.
Nelle ultime quattro settimane infatti, dopo il ribasso dei tassi di
interesse praticato dalla Bce, la rata dei circa 3,2 milioni di famglie
italiane che hanno un mutuo a tasso variabile è diminuita.
A favorire la discesa anche la repentina riduzione del tasso Euribor che -
come auspicato dai banchieri centrali - è tornato sui livelli di luglio 2007
quando è iniziata la crisi dei subprime negli Usa, che ha scatenato il
deterioramento della finanza sui mercati internazionali e lo tsunami
creditizio.
Il tasso Euribor a tre mesi resta pero al 4,15%, ben al di sopra del tasso
di riferimento della Bce che è al 3,25%. Adesso lo spread è di 90 punti
base, ma nel momento più acuto della crisi, a ottobre 2008, era salito a 164
punti base. Ci sono quindi ancora 65 punti base di premio - secondo gli
esperti - che penalizzano le imprese e le famiglie che hanno debiti
indicizzati all'Euribor.
Comunque il calo dell'Euribor nelle ultime settimane è stato superiore ai
100 punti base, il che significa che coloro che stanno rimborsando un mutuo
a tasso variabile troveranno una piacevole sorpresa quando guarderanno la
prossima rata.
I PROSSIMI MESI
Lo scenario che si profila è abbastanza rassicurante: secondo gli esperti,
nel 2009 le rate potranno continuare a diminuire, alla luce delle
dichiarazioni rilasciate dal governatore della Bce Jean Claude Trichet, che
non ha escluso, anche a breve, un nuovo taglio al costo del denaro.
In questo caso la quota interessi da pagare su un mutuo variabile verrebbe
ulteriormente ridimensionata.
Un effetto che potrebbe proseguire per i mesi a venire, considerando che
spirano i venti freddi della recessione e che i banchieri saranno costretti
a foraggiare l'economia con un basso costo del denaro, dal quale anche le
famiglie potranno trarre giovamento.

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Conosciamo il Mutuo Ballon

 

Il mutuo ballon è una particolare forma di mutuo in cui le rate semestrali o annuali sono interamente costituite dal pagamento degli interessi passivi. Il capitale viene invece restituito a scadenze più lunghe, ad esempio dopo 5 o 10 anni, oppure tramite versamenti periodici d'importo variabile (anche minimo). Il mutuo ballon è particolarmente conveniente per chi non ha un reddito fisso su cui contare, ad esempio i lavoratori autonomi, ed ha la necessità di poter gestire il prestito senza essere intaccato immediatamente dal peso della restituzione del capitale nelle rate. Chi riceve il mutuo ballon può amministrare liberamente la restituzione del capitale tarandola alle proprie entrate. A differenza dei lavoratori dipendenti le imprese ed i lavoratori autonomi hanno un reddito variabile e una struttura delle entrate meno regolare e più concentrata in determinati periodi (anche pluriennali). In questi casi il mutuo ballon consente di adattare meglio la struttura dei pagamenti a quella delle entrate.

Vantaggi e svantaggi dei mutui ballon

  • Il mutuo ballon conviene a chi gestisce capitali ed ha convenienza a smobilitare gli investimenti solo in determinate date prefissate (e non mese dopo mese come nei mutui tradizionali)
  • La mancata restituzione del capitale nelle rate periodiche consente a chi ha ricevuto il mutuo di investire il capitale e di percepire interessi attivi dal 100% del capitale.
  • Essendo composte solo dal pagamento degli interessi di mutuo le rate ballon sono meno onerose nel breve periodo rispetto a un mutuo tradizionale.
  • Se le clausole lo prevedono il mutuo può essere estinto anche anticipatamente tramite la restituzione del capitale. Le penali di estinzione del mutuo sono inferiori rispetto ai mutui tradizionali.
  • Il mutuo ballon è più vantaggioso per il cliente che per la banca.

Svantaggi dei mutui ballon

  • Il calcolo dell'ammortamento è meno standardizzato. Le banche sono costrette a gestire i mutui ballon con procedure dedicate, diverse da quelle automatiche dei mutui tradizionali.
  • Chi riceve il mutuo ballon deve possedere una capacità amministrativa e una gestione del proprio risparmio evoluta, tale da garantire la restituzione del capitale alle date prefissate.
  • I rischi per la banca sono maggiori. Il rischio della mancata restituzione del capitale è maggiore rispetto ai mutui tradizionali.

Per queste ragioni i mutui ballon sono poco offerti dagli istituti di credito. Ciò non di meno esistono e sono un'alternativa da valutare nel momento in cui si accende un mutuo. Pur essendo nati per rispondere alla domanda di mutuo dei lavoratori dipendenti possono essere accesi anche da altre tipologie di clienti come le famiglie e i lavoratori dipendenti.

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Costi acquisto casa

 

L'acquisto di una casa è la spesa più importante nella vita di una persona. In caso di decisioni sbagliate è difficile poter rimediare e le conseguenze possono essere drammatiche. Questa premessa dovrebbe indurre a valutare la propria decisione almeno dieci volte prima di confermare l'acquisto. Una volta trovata la casa ideale è opportuno verificare che sia una spesa accessibile al vostro portafoglio. Una prima regola pratica è quella di non farsi depistare dal prezzo di listino della casa. Oltre al prezzo di acquisto della casa si affiancano altri oneri e costi molto importanti. Non prenderli in conto può esporvi a brutte sorprese al momento del rogito. Vediamo quali sono gli oneri aggiunti dell'acquisto di una casa.

Agenzia immobiliare
Se vi siete rivolti a un'agenzia immobiliare dovrete mettere in conto il compenso dell'agenzia. Generalmente è una percentuale sul valore della casa, quindi tanto più state acquistando un immobile di valore tanto più alto sarà il compenso per l'agenzia immobiliare. Un altro errore comune è quello di fare poca attenzione se il compenso presente nel contratto è indicato iva inclusa o esclusa. In quest'ultimo caso per avere la spesa effettiva dovrete maggiorare il compenso per l'agenzia del venti per cento.

La spesa per il notaio
Il trasferimento di proprietà dell'immobile è un atto notarile. Chi acquista l'immobile deve mettere in conto anche la parcella del notaio. Dai 2 mila euro in su.

Imposte e tasse
La compravendita di un immobile è soggetta a tassazione. Dovrete quindi mettere in conto anche le imposte sulla compravendita immobiliare.

Lavori di manutenzione
Ogni immobile necessita di manutenzione ordinaria prima d'essere abitabile. Anche se l'immobile vi sembra in buone condizioni dovrete mettere in conto almeno 2-3 mila euro di spesa (tinteggiatura, illuminazione, controllo caldaia ecc). La spesa aumenta notevolmente se l'immobile è da ristrutturare.

Trasloco
E' l'ultima spesa 'nascosta' da considerare. Con l'aiuto di qualche amico e il noleggio giornaliero di un furgone è possibile effettuare da sé il trasloco dei mobili nella nuova casa senza spendere troppo. Non sempre però si ha il tempo a disposizione per fare molti viaggi e la capacità di saper trasportare mobili ingombranti. Va quindi messa in conto la spesa di 1-2 mila euro a una ditta specializzata nel trasloco e trasporti. Una volta imballato tutto in 24 ore il vettore provvede a trasportare la vostra mobilia dalla vecchia casa alla nuova.

In conclusione, considerando tutte le spese e gli oneri aggiuntivi appena descritti, al prezzo di listino della casa va aggiunto almeno un 10% in più di spesa. Molte famiglie si trovano nei guai soprattutto per non aver calcolato bene l'onere dell'acquisto. Conoscere prima questi costi può aiutarvi anche nel decidere l'entità del mutuo da accendere per coprire tutte le spese.

http://www.libertadiscelta.com/casa/costi-acquisto-casa.htm

venerdì 12 dicembre 2008

Bruxelles - Ulteriore ribasso dei tassi d'interesse.

Seguiranno anche i mutui?
Nella riunione odierna, tenutasi a Bruxelles, il Consiglio direttivo della
BCE ha adottato le seguenti decisioni di politica monetaria.
Il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali dell'Eurosistema
è ridotto di 75 punti base, al 2,50%, a decorrere dall'operazione con
regolamento il 10 dicembre 2008.
Il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale è
ridotto di 75 punti base, al 3,00%, con effetto dal 10 dicembre 2008.
Il tasso di interesse sui depositi presso la banca centrale è ridotto di 75
punti base, al 2,00%, con effetto dal 10 dicembre 2008.
Il Presidente della BCE illustrerà i motivi di tali decisioni nella
conferenza stampa che avrà luogo questo pomeriggio alle ore 14.30 (ora dell'Europa
centrale).
Fonte
Banca centrale europea
Direzione Comunicazione
Divisione Stampa e informazione
sito www.ecb.europa.eu
L'attesa, ora, si sposta verso i mutui, che interessano numerose coppie e
famiglie, costrette, negli utlimi anni, a vedersi la rata crescere sempre di
pù. Colpa dei tassi, dicevano le banche; e adesso? Che i tassi son scesi, e
non di poco, li possiamo abbassare?
http://www.ecoditorino.org/

Unicredit sospende la rata dei Mutui per un anno.

iniziativa a favore delle famiglie in difficoltà.
Il programma si chiama "Insieme 2009" e permetterà, ai propri clienti che
sono in temporanea difficoltà economica, di sospendere il pagamento della
rata del mutuo (gratuitamente) per un periodo fino a un massimo di 12 mesi.
L'iniziativa si rivolge alle famiglie che in questi anni hanno acceso un
mutuo presso una delle banche del Gruppo (UniCredit Banca al Nord Italia,
UniCredit Banca di Roma nel Centro Sud, Banco di Sicilia nell'isola e
UniCredit Banca per la Casa) e che non riescono a pagare la rata a causa di
uno dei seguenti eventi nel periodo che va dal 1/10/08 al 31/12/09:
Perdita del posto di lavoro per dipendenti a tempo indeterminato e per tutte
le categorie di lavoratori atipici
Cassa Integrazione Ordinaria e Straordinaria
Separazione o divorzio, per famiglie con figli a carico
Decesso di uno degli intestatari
COME FUNZIONA
L'iniziativa riguarda le famiglie a minor reddito (fino a 25.000 euro lordi
per nucleo familiare al momento della sottoscrizione del mutuo) e coinvolge
più di 260.000 famiglie, che rappresentano circa il 30% del portafoglio
mutui privati del Gruppo UniCredit.
Le rate sospese saranno posticipate alla scadenza del mutuo senza oneri
aggiuntivi per il cliente e verranno pagate al termine del piano di
ammortamento, per il numero di mensilità corrispondenti alle rate sospese.
Per i clienti che avessero eventuali rate non pagate a seguito dell'evento
verificatosi nel periodo considerato, il Gruppo UniCredit si impegna per 12
mesi a sospendere le azioni legali, rispondendo così ai timori di
pignoramento della casa per le famiglie meno abbienti.

http://www.finanzautile.org

Il sacrificio del mutuo a tasso costante si riduce nel tempo

 

Il rincaro della rata del mutuo variabile è l'incubo di tutti coloro che hanno stipulato un mutuo a tasso variabile in un momento di tassi molto bassi. Nel corso degli anni i tassi possono tendere al rialzo rendendo l'importo della rata sempre più pesante da pagare. Un'alternativa ai mutui a tasso variabile sono i cosiddetti mutui a rata costante. Nei mutui a rata costante il rialzo dei tassi non incide sull'importo della rata semestrale del mutuo bensì sul numero delle rate del mutuo. Così, nei momenti in cui il tasso d'interesse dei mutui a tasso variabile aumenta la rata del muto da pagare ogni semestre resta uguale mentre si allunga la scadenza del contratto di mutuo stesso con una o più rate aggiuntive. In questo modo i cliente (mutuatario) può eliminare del tutto il rischio di ritrovarsi una rata più alta rispetto alle condizioni iniziali, magari incompatibile con il proprio potere di acquisto, e la banca (mutante) conserva il beneficio dei ricavi aggiuntivi dovuto al rialzo dei tassi d'interesse e riduce il rischio dell'insolvenza del mutuatario. Nel periodo in cui i tassi d'interesse si abbassano accade esattamente l'inverso, la scadenza del contratto di mutuo si abbrevia mentre la rata da pagare ogni semestre resta comunque costante. Per queste caratteristiche i mutui a rata costante sono socialmente preferibili ai normali mutui a tasso variabile. Offrono maggiore certezza e riducono il rischio d'insolvenza causato dal rincaro dei tassi.

 

Nel corso del tempo la rata ha valore costante tende ad avere un peso inferiore sul reddito nominale della persona che, al contrario, tende progressivamente ad aumentare per effetto dell'inflazione, della carriera lavorativa, del mantenimento del potere di acquisto reale ecc. Ad esempio, una famiglia con un reddito di 2000 euro al mese e con una rata di mutuo costante di 1000 euro ha un peso del mutuo pari al 50%. Dieci anni dopo il reddito della famiglia passa a 2500 euro al mese per effetto dell'aumento del reddito nominale lavorativo mentre la rata del mutuo resta al suo valore nominale di 1000 euro. Il peso (sacrificio) della rata del mutuo si riduce.

http://www.libertadiscelta.com/

MUTUI A TASSO VARIABILE. OLTRE IL 4% PAGA LO STATO

 

Buone notizie per chi ha un mutuo a tasso variabile. Il Consiglio dei Ministri ha approvato nel pacchetto "anti-crisi" di aiuto alle famiglie anche un tetto massimo del 4% sui tassi d'interesse dei mutui a tasso variabile. Un vero e proprio respiro di sollievo per tutte quelle famiglie che negli anni scorsi hanno sottoscritto un mutuo a tasso variabile calcolando incautamente una rata massima e che ora rischiano di veder raddoppiata la rata semestrale a causa del rialzo dell'inflazione sui prezzi e della crisi internazionale. La quota interessi del mutuo eccedente il 4% sarà quindi a carico dello Stato. La norma dovrebbe riguardare soltanto i mutui a tasso variabile e soltanto quelli accesi in passato. Sono pertanto esclusi dalla norma tutti i mutui a tasso fisso. Un'altra novità del decreto riguarderà i nuovi mutui casa. Da gennaio 2009 il tasso d'interesse dei mutui non sarà più legato all'EURIBOR bensì al tasso ufficiale d'interesse della BCE.
 
http://www.libertadiscelta.com

Bonus famiglia: detrazioni da 200 a 1000 euro.

Ecco come funziona
Il decreto legge anticrsi stanzia 2,4 miliardi per il bonus a favore di
famiglie, lavoratori, pensionati, non autosufficienti.
L'intervento - che riguarderà 8 milioni di famiglie (con più di 16 milioni
di persone interessate) - partirà da gennaio 2009 e sarà sotto forma di
detrazione nella busta paga o nella pensione.
Ecco come si ripartisce il bonus
200 euro per i soggetti unici componenti di un nucleo familiare se il
reddito non è superiore a 15 mila euro
300 euro se la famiglia è composta da due persone con un reddito di 17 mila
euro l'anno
450 euro se la famiglia è composta da tre persone, sempre con un reddito di
17 mila euro all'anno
500 euro per le famiglie di quattro componenti con un reddito di 20 mila
euro
600 euro se i componenti la famiglia sono cinque, sempre con un reddito
annuo di 20 mila euro
1000 euro le famiglie di cinque o più componenti con un reddito di 22 mila
euro.
1000 euro anche alle famiglie che hanno all'interno persone non
autosufficienti per handicap (il tetto di reddito sale a 35 mila euro)
Sono esclusi dal beneficio i lavoratori autonomi, i titolari di partita Iva
e chi ha redditi fondiari superiori a 2.500 euro.
La richiesta va presentata entro il 31 gennaio con autocertificazione
mediante modulo dell'Agenzia delle Entrate.
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investire: bond di Intesa Sanpaolo. Cedola del 5,375%

Intesa Sanpaolo ha lanciato oggi un'emissione obbligazionaria sull'euromercato
per € 1,25 miliardi destinata ai mercati internazionali. Si tratta di un
bond emesso a valere sul Programma Euro Medium Term Notes di Intesa Sanpaolo
a tassofisso a 5 anni.
LE CARATTERISTICHE
La cedola, pagabile in via posticipata il 19 dicembre di ogni anno a partire
dal 19 dicembre 2009 fino a scadenza, è pari a 5,375%.
Il prezzo di riofferta è stato fissato in 99,863%
Tenuto conto del prezzo di riofferta "sotto la pari", il rendimento a
scadenza è 5,407% annuo e lo spread totale per l'investitore è pari al tasso
mid swap a 5 anni + 195 punti base.
La data di regolamento è prevista per il 19 dicembre 2008.
I tagli minimi dell'emissione sono di Euro 50 mila e multipli.
Il titolo non è destinato al mercato retail italiano ma a investitori
professionali e a intermediari finanziari internazionali, e verrà quotato
presso la Borsa di Lussemburgo oltre che nel consueto mercato "Over-the-
Counter".
I capofila incaricati della distribuzione del titolo sono Banca IMI, JP
Morgan e HSBC.
I titoli sono emessi privi di garanzia statale.
Disclaimer
La presente comunicazione non costituisce un'offerta o un invito a
sottoscrivere o acquistare titoli.
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Risparmiare: lotta al carovita.

Dalla Coop il menù di Natale a 10 euro
Buona iniziativa anti-crisi di Coop Adriatica: la società proporrà ai propri
clienti in tutti i punti vendita - fino al 31 dicembre - il ricettario con
otto menù regionali da buongustai, preparati con prodotti del territorio e
costituiti ognuno da un antipasto, un primo, un secondo e un vino doc al
prezzo compreso tra i 6,5 e i 10 euro a persona.
Nei punti vendità, acquistando gli ingredienti nelle dosi indicate - da
grandi chef dirinomati ristoranti delle zone in cui sono presenti le Coop
aderenti all'iniziativa - si potranno così mettere a tavola quattro persone
spendendo meno di 10 euro a testa.
Le ricette si trovano in appositi espositori all'ingresso di ogni punto
vendita (negli ipercoop e nei Coop&Coop, anche nelle aree dei prodotti
freschi), in libretti cartonati di una decina di pagine e identificati da un
cappello da cuoco trapunto di stelle con la scritta "La nostra ricetta per
un Natale a 10 stelle a 10 euro da 8 regioni d'Italia", mentre gli
ingredienti principali delle ricette sono segnalati su banchi e scaffali da
cartoncini col logo dell'iniziativa.
I MENU
Emilia: preparato da - Gilberto Albertazzi Erbazzone
Risotto alla parmigiana, cotoletta alla bolognese. Vini: spumante Cavit
prosecco 750 ml e Lambrusco Sorbara doc secco Enologo 750 mln
Romagna: ideato da Raffaele Montevecchi
Cassoni fritti, maltagliati al sugo d'oca, coniglio in casseruola con funghi
e olive nere. Vini: spumante Cavit prosecco 750 ml e Sangiovese di Romagna
doc Galassi 750 ml.
Veneto: proposto dallo chef Alvise Ballarin: zucchine con ricotta e salmone,
tortelli all'orata burro e salvia, rotolini di melanzane e branzino. Vini:
spumante Cavit prosecco 750 ml, Soave doc Cadis 750ml e Soave classico doc
Sartori 750 ml.
Marche: proposto da Danilo Tornifoglia: mozzarella assunta, spaghetti agli
spinaci con fonduta di pecorino di fossa e mentuccia, pollo in potacchio.
Vini: spumante Cavit prosecco 750 ml, rosso Conero doc Monc 750 ml e Vino
Etnia rosso doc linea Barone di Bernay
Abruzzo: proposto 'La brigata di cucina' di Santo Stefano di Sassanio (Aq):
cozze allo zafferano, cannelloni all'abruzzese, pollo all'abruzzese. Vini:
spumante Cavit prosecco 750 ml e Montepulciano d'Abruzzo doc Rocca Ventosa
750 ml.
Friuli Venezia Giulia: menù preparato da Luca Braidot: frico con patate,
cjalsons di Villafredda, lonza di maiale al latte. Vini: spumante Cavit
prosecco 750 ml e Cabernet Sauvignon tenuta Ca' Vescovo doc 750 ml.
Puglia: menù proposto da Angelo Aloia
Frittelle di lampascioni, cavatelli di grano saraceno con crema di fava e
broccoli, braciolette di carne di cavallo. Vini: spumante Cavit prosecco 750
ml e Primitivo Puglia Igt Feudo monaci 750 ml
Sicilia: proposto da Dionisio Munacò
Arancini di riso, pasta con le sarde, gamberoni all'indiana con salsa al
curry. Vini: spumante Cavit prosecco 750 ml e Alcamo bianco Rapitalia doc
750 ml.

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MUTUI: LA BCE TAGLIA I TASSI. ORA TOCCA ALLE BANCHE

La Banca centrale europea ha tagliato i tassi di interesse di 75 punti base,
portandoli dal 3,25% al 2,50%, ossia al minimo da due anni e mezzo,
precisamente da maggio 2006.
La decisione del Board della BCE è stata superiore alle previsioni della
vigilia (taglio di 0,50%) ma, in considerazione del sensibile rallentamento
dell'attività economica e della caduta verticale dell'inflazione, c'era chi
sperava in qualcosa di più.
Quello deciso oggi è il terzo taglio consecutivo dei tassi d'interesse
deciso dalla BCE negli ultimi due mesi - chiaro segnale che la crisi
finanziaria si sta ripercuotendo duramente sull'economia reale - ed il più
consistente nella storia dell'Eurotower.
ORA TOCCA ALLE BANCHE
Dopo la riduzione dei tassi da parte della Bce le associazioni dei
consumatori - Adusbef e Federconsumatori - tornano a chiedere alle banche
italiane di adeguare immediatamente i tassi sui mutui.
In base ad uno studio delle associazioni, la riduzione dei tassi potrebbe
consentire un risparmio medio sulle rate dei prestiti a tasso variabile di
45 euro al mese, pari a 540 euro l'anno (esempio su un mutuo trentennale da
100mila euro).
Nella nota le due associazioni evidenziano anche i risparmi possibili se
venisse eliminato il differenziale del costo del denaro esistente tra le
banche italiane e quelle europee. In Europa infatti la media del tasso
applicato dalle banche è pari al 5,20% mentre in Italia si sfiora il 6%
(5,99%).
Tale differenza rappresenta una maggiorazione speculativa dello 0,79%, e
potrebbe consentire un risparmio sulle rate da un minimo di 39 euro al mese
(468 euro l'anno) fino a 100 euro mensili (1.200 l'anno).
Sito: www.finanzautile.org

MUTUI: LE RATE RESTANO CARE

 

MUTUI: LE RATE RESTANMO CARE. PESANO PER OLTRE IL 30% DEL REDDITO DELLE FAMIGLIE

I tagli della Bce sul costo del denaro e la repentina discesa dei tassi Euribor non favoriscono - per ora - la discesa delle rate dei mutui degli italiani. Le rate ´consumano´ così sempre di più il reddito: oggi sono arrivate a incidere per oltre il 30% sulle entrate di chi ha...(continua)
Temi: Pianeta mutui - Economia domestica
Sito: www.finanzautile.org

Tasso di interesse: Taglio della BCE

Nella giornata di ieri, 04.12.2008, la Banca Centrale Europea (BCE), come previsto dalle attese generali, ha tagliato il tasso di interesse di ben 0,75 punti percentuali, portandolo all'attuale 2,50% , precedentemente era a quota 3,25%.

Il vantaggio lo dovrebbero sentire specialmente le famiglie che hanno stipulato mutui a tasso variabile. In relazione a ciò il Codacons ha dichiarato che si dovrebbero abbassare le rate di un mutuo tipo di ben € 400 annue visto che pagano interessi intorno al 6%,

Di contro però sempre il Codacons ha prospettato che il Governo adotti una misura, in linea con il decreto anticrisi, per agganciare il vecchi mutui al nuovo tasso di interesse, si intende quelli a tasso fisso.

Fonte Codacons