sabato 31 gennaio 2009

Mutui: gli italiani sono i meno indebitati d'Europa

 

L'Italia è il Paese meno indebitato fra quelli di Eurolandia per l'acquisto di abitazioni: è quanto emerge dall'ultimo bollettino mensile della Banca Centrale Europea, che evidenzia come i mutui contratti per finanziare le compravendite di immobili nel bel Paese rappresentano il 17,2% del Pil, un valore di gran lunga inferiore a quello degli altri Paesi dell'Eurozona,
eccezion fatta per la sola Slovenia, che ha fatto l'ingresso nell'euro nel 2007, ferma al 7,7%.

Nel bolletino la Bce spiega che la consistenza del debito impiegato per l'acquisto di immobili residenziali può essere vista in prima approssimazione come un indicatore dell'intensità con cui gli shock ai prezzi delle abitazioni
possono trasmettersi all'economia.

Per questo motivo, illustra l'istituto di Francoforte, l'Italia rientra fra quei Paesi che sono maggiormente al sicuro rispetto ad un'eventuale esplosione della bolla immobiliare.

Gli shock sui prezzi degli immobili determineranno reazioni verosimilmente maggiori nelle economie contraddistinte da un più agevole accesso delle famiglie al credito ipotecario (ad esempio Stati Uniti, Danimarca, Paesi Bassi, Australia e Svezia) che in quelle di molti paesi appartenenti all'area dell'euro (ad esempio Francia, Italia, Germania, Austria, Belgio o Grecia).

In particolare, spiega ancora la Bce, le economie del secondo gruppo ''potrebbero risultare più stabili e più efficaci
nel ridurre al minimo il rischio di inadempienza e nell'erogare prestiti alle famiglie che desiderano indebitarsi in misura
superiore al loro reddito futuro previsto''.

L'Italia rientra invece perfettamente nella media Ue per quanto riguarda la quota di abitazioni occupate dai proprietari: il 72% delle persone, infatti, abita nella casa di proprietà, mentre i valori europei vanno dal minimo del 44% della Germania
al massimo dell'83% della Spagna.

Anche il rapporto fra ammontare del prestito e valore dell'immobile, in Italia pari all'80%, è sostanzialmente in linea con quello degli altri Paesi, ad eccezione del picco del 112% dei Paesi Bassi e del 60% della Grecia.

Sotto la media invece, anche se i dati per l'Italia si fermano al 2004, la crescita del prezzo delle abitazioni.

Dalle tabelle contenute nel bollettino e relative al periodo 1997-2007 emerge infatti che il tasso di crescita del prezzo delle case in Italia è stato vicino al 5%, sotto quello medio di
Eurolandia e molto lontano dal rialzo superiore al 10% assistito in Spagna e all'8% della Francia.

http://www.finanzautile.org/mutui-gli-italiani-sono-i-meno-indebitati-d-europa.htm