rivedere il vostro piano, come può accadere in caso di evoluzioni di mercato
particolarmente favorevoli, allora potete accedere ad una rinegoziazione del
mutuo già aperto, richiedere una modifica delle condizioni del vecchio piano
ed ottenere un prodotto più conveniente.
Rinegoziare un mutuo, però, è una facoltà che spetta esclusivamente all'istituto
erogante: la valutazione di una eventuale rinegoziazione, ad esempio
passando da un mutuo a tasso fisso ad uno a tasso variabile, spetta
rigorosamente alla banca che decide dopo aver analizzato attentamente la
richiesta e le condizioni in totale autonomia, se rinegoziare il mutuo come
richiesto dal cliente.
In base alla legge del 24 dicembre 2007 contenuta nella manovra finanziaria
del 2008, definita anche Legge Bersani sui mutui, la rinegoziazione dei
mutui non prevede alcun costo legato ad atti notarili. Nel caso della
rinegoziazione di un mutuo l'istituto applica una semplice variazione alle
condizioni contrattuali, senza chiudere il vecchio piano attivando un nuovo
mutuo.
Attraverso la rinegoziazione del mutuo il cliente può chiedere alla banca
che venga rivisto il tipo di tasso di interesse applicato al proprio
contratto, i valori dello spread, cioè la quota di interesse applicata dall'istituto
e in base al mutuo sottoscritto, o anche la durata del piano di rimborso. La
rinegoziazione viene considerata spesso necessaria nel caso il cliente
subisca una variazione, positiva o negativa, notevole della propria
condizione patrimoniale, oppure quando è la banca a ritenere opportuno
proporre al cliente eventuali varianti al prodotto scelto.
Fonte: http://www.mutui.com/