mercoledì 8 settembre 2010

Cresce l'indebitamento degli italiani, colpa dei Mutui

Tra Moratorie, Fondi della Solidarietà, sospensioni di rate, tassi che
scendono e interessi che maturano, a crescere - e c'era da aspettarselo - è
il grado di indebitamento delle famiglie italiane, come rileva l'ultima
analisi di mercato circa il mercato dei finanziamenti condotta da
Bankitalia.
La differenza in numeri è già ampia tra il mese di Giugno e oggi: cinque
miliardi di euro, che divengono cento se il rapporto viene fatto tra il
Giugno del 2009 ed il periodo più recente. Insomma, una crescita sicuramente
importante, che riflette la situazione del Belpaese, ancora costretto a
correre dietro a rate e debiti con gli istituti di credito, senza
dimenticare la situazione difficile delle imprese che si riflette
inevitabilmente sulle buste-paga.
Rimanendo in tema di cifre, l'indebitamento generale della penisola si
attesta attorno ai 580 miliardi di euro, come detto con un trend di crescita
particolarmente significativo rispetto allo scorso anno. Il 2010 doveva
essere l'anno della ripresa, dicevano. Ripresa che non c'è stata per il
momento, e che costringe l'Italia - il paese dei risparmiatori, sino a
qualche stima fa - a dover far fronte a dure realtà e a bilanci familiari in
rosso.
Alla base di questa crescita dell'indebitamento, sempre secondo il rapporto
stilato da Bankitalia, ci sarebbe la componente dei prestiti con durata
oltre cinque anni: i mutui, nello specifico. Il loro grado sale, rispetto
allo scorso anno, di oltre il 26 per cento, attestandosi attorno ai 342
miliardi di euro.
E come detto, l'indebitamento nel campo dei mutui cresce assieme al rapporto
degli stessi con le ultime misure del Governo: sospensione delle rate, che
però non cancellano i debiti, ma li posticipano soltanto, dando un po' di
(momentaneo) respiro alle famiglie.
Diversa la situazion nel campo dei prestiti a breve termine: qui la crescita
c'è stata, ma in maniera moderta. Si va dai 37,5 miliardi di euro dell'anno
passato, ai 31,8 miliardi del luglio del 2009.

Fonte: (www.ciakprestitiemutui.com)