lunedì 6 settembre 2010

Mutui, continua la caduta di tassi fissi e variabili

Se da una parte continua il momento 'nero' dell'economia europea, che non
accenna a risalire la china e mantiene un trend abbastanza 'pesante', a
proseguire è anche il momento degli affari e del risparmio per tutti i
mutuatari del Vecchio Continente, oltre che per quanti decidono proprio in
questi mesi di accendere un mutuo legato ad un'abitazione da acquistare o
costruire.
I tassi, sia fissi che variabili, si mantengono ancora su valori che
definire 'ai minimi storici' vorrebbe dire essere riduttivi. I numeri di
quest'ultimo anno (ma anche del 2009) sarebbero stati impensabili sino a
qualche tempo fa, ovvero quando l'economia mondiale viveva un momento tutto
sommato sereno e gestibile.
A dare le maggiori 'soddisfazioni' alle famiglie è il mutuo a tasso
variabile, che continua a mantenersi sotto il 2 per cento. Un valore,
questo, che concede risparmi importanti nelle tasche dei cittadini, e di cui
questi possono godere a pieno grazie ad opportunità come il mutuo 'con il
cap', che permette di usufruire dei vantaggi sia del tasso fisso che del
variabile.
I numeri sono leggermente maggiori, com'è normale che sia, ma più che
positivi anche per quanto riguarda i mutui a tasso fisso. Maggiore certezza
a fine mese - la rata non varia nel tempo, come può accadere con l'opzione
variabile - e percentuale che ha superato, ovviamente al ribasso, la soglia
del 4 per cento.
I tassi fissi scendono perchè sono inevitabilmente legati agli Irs (Interest
rate swap), i quali dipendono, a loro volta, dalla crescita della domanda di
Bund tedeschi, ritenuti i titoli più affidabili e sicuri nella zona euro in
questo periodo. Nel mese di Agosto passato questi indici Irs hanno perso
circa 70 punti base, sia per quanto riguarda le durate più brevi, cioè da 2
a 5 anni, sia per le durate che superano i venti anni.
Questa caduta ha portato gli Irs a 20-25 anni al 2,7 per cento, con un 3,5
per cento registrato nel mese di Agosto, in misura ancor minore rispetto al
già sbalorditivo 4 per cento che si era registrato nel primo mese del 2010.

Fonte: (www.ciakprestitiemutui.com)