giovedì 2 settembre 2010

Rate mutui: il Fondo per aiutare chi è in difficoltà

In arrivo il Fondo di solidarietà per chi è in difficoltà con il pagamento
delle rate del mutuo. Ma occorre aspettare un altro provvedimento perché il
Fondo sia effettivamente operativo.
Dopo tre anni si muove qualcosa.
Il Fondo di solidarietà per i mutuatari in difficoltà era stato introdotto
dalla Finanziaria per il 2008. Dopo circa tre anni è finalmente arrivato il
regolamento attuativo del ministero dell'Economia. Ma occorre aspettare un
disciplinare tecnico perché il Fondo sia veramente operativo.
Chi può accedere al Fondo?
Può beneficiare del fondo chi ha un contratto di mutuo, iniziato da almeno
un anno, per l'acquisto dell'abitazione principale (non di lusso, dunque
sono escluse case appartenenti alle categorie catastali A1, A8 e A9) con
capitale erogato di massimo 250.000 euro e che abbiano un reddito ISEE (non
superiore a 30.000 euro) . Per poter accedere al beneficio il mutuatario
deve trovarsi nell'impossibilità temporanea di pagare le rate per uno dei
seguenti eventi:
perdita del posto di lavoro dipendente a tempo indeterminato o termine del
contratto di lavoro parasubordinato o assimilato, con assenza di un nuovo
lavoro per un periodo non inferiore a tre mesi;
morte o non autosufficienza di uno dei componenti del nucleo familiare che
percepisce almeno il 30% del reddito imponibile complessivo del nucleo
familiare;
pagamento di spese mediche o di assistenza domiciliare per almeno 5.000 euro
all'anno;
spese di manutenzione straordinaria, di ristrutturazione o di adeguamento
funzionale della casa per cui è stato erogato il mutuo per almeno 5.000
euro;
aumento della rata del mutuo a tasso variabile rispetto alla rata precedente
(a causa delle variazioni del tasso d'interesse) di almeno il 25% (per le
rate semestrali) e del 20% (per le rate mensili).
Rate sospese
Il beneficio offerto dal Fondo consiste nella sospensione del pagamento
delle rate fino a un massimo di 18 mesi. Inoltre, per il periodo di
sospensione il Fondo rimborsa alle banche i costi sostenuti per eventuali
spese notarili dovute alla sospensione e parte della quota interessi delle
rate sospese, ma solo per la parte relativa al parametro di riferimento
(Euribor per i mutui variabili oppure Irs per i mutui a tasso fisso). Dopo
la fine della sospensione, resta a carico del mutuatario la quota capitale e
la quota interessi delle rate per la parte determinata dallo spread (la
maggiorazione che si applica al parametro di riferimento).
Meglio del Piano famiglie Abi, ma ancora bisogna aspettare
Si tratta di un beneficio sicuramente più ampio del Piano famiglie Abi che
infatti Altroconsumo aveva ampiamente criticato. Al momento però il Fondo
non è ancora operativo (anche perché manca il disciplinare tecnico per il
Gestore del Fondo): chi è in difficoltà nel pagare le rate del mutuo non può
però aspettare troppo.

Fonte: www.altroconsumo.it)