Tra le finalità per le quali gli italiani richiedono prestiti personali, sta purtroppo conquistando un posto di tutto diritto quella della salute.
E quando nominiamo quest’ultima non parliamo di interventi con finalità estetica, ma di finanziamenti volti al reperimento di cure relative alla sopravvivenza del malato, a cure specialistiche ed a visite elitarie che sarebbero inaccessibili al di fuori di un contesto di pagamento. Potrà sembrare inusuale in un paese dove l’assistenza medica viene garantita per legge ad ogni cittadino ma è questo che i dati dei maggiori istituti di statistica stanno rivelando nel tempo.
In questo caso però, a livello meramente tecnico parliamo di prestiti finalizzati, relativi ad un ambito sanitario preciso. La società finanziaria che eroga il prestito lo erogherà quindi direttamente all’istituto medico o al professionista che si consulteranno per ottenere le cure necessario. Ovviamente per far si che tutto ciò sia possibile deve essere già stata attivata una convenzione tra il soggetto finale e l’erogatore della somma.
Una condizione diffusa più di ciò che si crede: sono molti gli studi medici privati e le cliniche convenzionati con istituti di credito. In caso di impossibilità di stipulazione di un tale rapporto, la cifra verrà erogata direttamente al richiedente che dovrà dimostrare l’effettiva finalità del finanziamento attraverso delle ricevute di spesa. Una prassi usuale se si parla di prestiti finalizzati, in particolare di questo tipo.