giovedì 21 ottobre 2010

Le alternative dei mutui

 

Esiste inoltre la possibilità di effettuare una scelta mista (mutui a tasso misto o strutturato) che permette di costruire una serie di soluzioni intermedie. Per esempio, un mutuo a tasso fisso particolarmente basso per i primi due anni e la possibilità di rinegoziare l'accordo alla scadenza del secondo anno passando a un mutuo a tasso variabile o fisso. Ciò consente di familiarizzare con questo tipo di impegno attraverso il pagamento, in una prima fase, di rate di importo costante rinviando la scelta definitiva in un momento successivo. Oppure la scelta inversa: si parte da un tasso variabile per poi passare a un tasso fisso. Le banche propongono anche una serie di "alternative". Tra queste, la Banca Popolare Italiana www.bancapopolareitallana.it, che ha lanciato "Mutuo Dinamico" per avere una rata costante anche in regime di tasso variabile. In questo caso le eventuali variazioni del tasso applicato modificano la durata del mutuo.

Flessibilità assoluta anche per la linea di mutui "Riflex" proposta invece da Banca Mediolanum, www.bancamediolanum.it: consentono di cambiare piano di rimborso e durata in base alle personali esigenze di ognuno. Previsto poi il servizio "salta la rata": se il cliente lo comunica anticipatamente può spalmare l'importo di una rata sulla durata residua del mutuo. In alternativa Banca UCB www.bancaucb.it propone il mutuo "UNO&più completo". Un finanziamento a tasso fisso per i primi 5 anni e, successivamente, allo scadere di ogni quinquennio, la rata viene rivista e mantenuta per altri 5 anni. In più ha due funzioni jolly: la durata, che può essere protratta o ridotta di 5 anni, e la rata, della quale si può sospendere il pagamento fino a un massimo di 5 volte nel corso del mutuo. Si chiama invece "Top One" il mutuo proposto da UniCredit Banca www.unicreditbanca.it per cambiare il tasso durante tutta la durata del finanziamento e godere della massima tranquillità grazie alle coperture assicurative per la casa e la famiglia.

Ma quanto mi costa?
Quando si accende un mutuo bisogna farsi indicare l'ICS (Indice Sintetico di Costo) che comprende, oltre al tasso di interesse, anche tutte le altre spese. In pratica, indica il vero costo del finanziamento. Quali sono queste spese? Si incomincia con quelle di istruttoria, cioè spese per le indagini preliminari che la banca deve effettuare per decidere se il mutuo è erogabile o meno.
Il loro ammontare è di poche centinaia di euro che può essere una cifra fissa o una percentuale sull'importo erogato. Alcuni istituti finanziari, per mutui che non superano l'80%, non addebitano l'ammontare di questa spesa. Poi c'è il costo della perizia che serve a certificare il valore reale dell'immobile. La situazione più vantaggiosa è quella in cui il direttore di filiale si assume la responsabilità della perizia senza alcun onere per il cliente. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, le banche lasciano al cliente la scelta del professionista che la effettui ovviamente a sue spese. Un altro costo obbligatorio è rappresentato dall'assicurazione incendio e scoppio: i premi variano da un importo fisso e unico a un premio annuale in percentuale sull'importo assicurato. Connesse a queste ci sono poi le spese per l'iscrizione dell'ipoteca sull'immobile a cura del notaio e la sua parcella. L'ipoteca è iscritta per un valore superiore al finanziamento erogato (in genere per il 150-200%) perché destinata a coprire anche gli interessi sul finanziamento, quelli di mora in caso di ritardo o mancato pagamento e altri costi accessori. Ha un costo variabile in quanto legata al valore dell'immobile.

Fonte:(www.lacasadisimona.net)