L'Italia soffre la crisi. Nonostante la lenta ripresa, che viene rilevata in
più settori, la situazione delle famiglie e delle imprese italiane resta
difficile. Specie per coloro che si sono affidati a un istituto di credito
per ottenere un prestito personale o bancario.
Lo confermano i dati aggiornati al primo semestre del 2010 e diffusi dalla
Banca d'Italia, secondo la quale il settore del credito a consumo e dei
finanziamenti in generale ha subìto un aumento crescente della sofferenza a
causa delle insolvenze di chi, azienda o famiglia, ha richiesto una somma di
denaro che non è più in grado di restituire.
Al 30 giugno scorso l'ammontare complessivo del "debito" a livello nazionale
ha superato i 68,5 miliardi di euro, con un incremento del 40,3% su base
annua e in Lombardia è stato del 41,4% a 13,4 miliardi di euro. La maggior
parte del "peso" è sulle spalle delle imprese, ma anche le famiglie mostrano
numeri importanti che richiamano alla mente la necessità di applicare il
prima possibile la valutazione delle reali possibilità di restituzione del
prestito da parte del consumatore presente nelle norme europee sul credito a
consumo.
Secondo indagini dell'Unione Europea tra i fruitori di prestiti personali vi
sono anche famiglie che possono essere classificate come povere in base al
reddito e rappresentano il 15% di coloro che ricorrono a questa forma di
debito nel nostro Paese e tra il 9% e 15% negli altri principali Paesi
europei.
L'indagine periodica sui bilanci delle famiglie italiane condotta da
Bankitalia ha poi rilevato che la percentuale di famiglie che ha fatto
ricorso al credito al consumo è progressivamente aumentata negli anni più
recenti, si sono indebitate anche famiglie con un basso grado d'istruzione e
con redditi non elevati. Tra il 2003 e il 2009 il nostro Paese ha infatti
assistito a una crescita molto sostenuta del mercato del credito a consumo,
molto di più rispetto ad altri Paesi europei, in particolare quelli dell'Europa
continentale, dove sembra essersi attenuato l'interesse per questo tipo di
prodotti. Il fenomeno però ha anche il rovescio della medaglia e l'attuale
sofferenza del credito a consumo in Italia ne è un esempio evidente.
Per evitare che si verifichino situazioni di insolvenza è perciò
fondamentale aiutare l'utente a trovare il prodotto più adatto ai suoi
bisogni e consentirgli di affrontare con serenità il rimborso attraverso
rate personalizzate al suo profilo reddituale. Tutto questo è possibile se
ci si affida al comparatore di prestiti presente sul sito
http://www.supermoney.eu/, che mette a confronto le offerte dei principali
istituti di credito presenti sul mercato.
Fonte: http://www.supermoney.eu/
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