martedì 19 ottobre 2010

Il mutuo per i lavoratori in nero

In Italia il lavoro a nero costituisce una realtà forte con la quale si deve
fare i conti; si parla di lavoro a nero quando il lavoratore svolge un'attività
senza un contratto, il chè significa dire che non gli vengono versati i
contributi e che tutta la questione delle ferie, permessi è rimessa alla
discrezionalità del datore di lavoro; il lavoratore in nero è in sostanza un
soggetto senza diritti.
Di fronte ad un fenomeno così diffuso in Italia, la questione da trattare è
come fa un lavoratore in nero a chiedere un mutuo.
La via più semplice e più insidiosa è quella di chiedere credito a persone
non autorizzate a farlo, si tratta di soggetti che per i più svariati motivi
hanno grosse disponibilità di denaro e che praticano "in nero" l'attività di
erogatori di prestiti; è evidente che rivolgersi a queste persone vuol dire
rischiare, si ha una somma presa in prestito senza aver stipulato nessun
contratto e la misura degli interessi è lasciata alla discrezionalità del
mutuante (questa volta sì che si parla di usura), sono molto frequenti i
casi in cui rapporti di questo tipo si trasformino in corso d'opera in
operazioni che rivelino la loro natura usuraria.
Una seconda via è quella di rivolgersi ad un istituto bancario o ad una
finanziaria, in questo caso in assenza di una busta paga, si può stipulare
un mutuo ipotecario, in tal caso la garanzia per la banca sarà costituita
dall'immobile; è molto difficile che un Istituto eroghi un prestito sulla
sola base della garanzia di un solo immobile; più probabile è giungere ad un
accordo quando l'immobile che si ipoteca copra per esempio il 60 % della
somma presa in prestito.
In quest'ultimo caso la Banca o chi per essa può verificare che il 40%
restante sia coperto in base ad una serie di richieste come quella di
verificare la documentazione relativa all'estratto conto del potenziale
debitore in riferimento per esempio all'ultimo semestre o potrà richiedere
al debitore che il datore di lavoro rilasci una dichiarazione che attesti la
susssitenza di un rapporto di lavoro tra il datore ed il potenziale
debitore; in ogni caso vi deve essere un rapporto tra l'importo che si
chiede e lo stipendio del debitore, ove la banca evidenzi una sproporzione
tra questi due fattori diviene molto complicato ottenere un prestito.

Fonte:(mutuonews.it)