Controllare l'Indicatoresintetico di costo è solo una delle precauzioni che il
cliente può mettere in attoper risparmiare sul proprio conto corrente.
Tanticonti correnti per tanti tipi di clienti: da quelli base a quelli
cosiddetti"a pacchetto" che includono nella spesa annuale una serie diservizi e
operazioni aggiuntive come per esempio la tessera Bancomat, la cartadi credito
o il portafoglio titoli. Ce n'è per tutti i gusti, ma è beneprestare attenzione
ai costi sottesi al mantenimento del proprio conto perevitare spiacevoli
sorprese.
Lenumerose ricerche che si sono succedute nei mesi scorsi, l'ultima inordine
di tempo quella dell'associazione dei consumatori Adusbef,hanno tutte
confermato che in Italia i conti correnti bancari sono tra i piùcostosi d'
Europa. Ma come si può capire se le spese del conto corrente sonodovute al
sistema finanziario italiano o sono "gonfiate" dallanostra banca?
Ilmodo migliore per orientarsi da questo punto di vista è consultare l'Isc,il
parametro che riunisce tutti i costi che gravano su uno specifico
contocorrente. L'Indicatore sintetico di costo è infatti previsto
nell'ambitodella normativa sulla trasparenza della Banca d'Italia, è espresso
in euro etiene conto sia dei costi variabili (le operazioni) che dei costi
fissi (ilcanone) secondo una formula matematica unica per tutte le banche.
L'obiettivodi questo indicatore è infatti quello di rendere omogeneo e semplice
ilconfronto tra conti correnti.
Sololeggendo il contratto all'atto della sottoscrizione o l'estratto conto
mensileil cliente bancario può rilevare eventuali costi nascosti, per esempio
ilcanone richiesto dalla banca per l'eventuale carta di credito aggiuntiva
oquello per l'utilizzo dei servizi di banking online.
Ilconto corrente è un servizio, quindi anche nei casi in cui la banca offre
diaprirlo in forma gratuita la spesa finale cui si va incontro per la tenuta
delrapporto dipende dall'effettivo utilizzo che ne fa il singolo cliente.Non è
nemmeno una forma d'investimento, tuttavia è importante valutare il
tassod'interesse che la banca riconosce sulla giacenza (spesso i contratti
fissanosoglie sotto le quali il conto diventa infruttifero) perché queste
sommepossano andare a compensare o almeno a ridurre il costo del conto.
Sottoil profilo dei costi spesso a vincere sono le banche online che molte
volteriescono a offrire un Isc pari a zero, proprio perché non avendo sportelli
sulterritorio hanno molte meno spese da affrontare rispetto a una
bancatradizionale. Un'altra possibilità può essere quella di sottoscrivere un
conto deposito, unostrumento finanziario che permette di gestire i propri
risparmi in modo sicuroe a costo zero, con interessi più elevati rispetto a
quelli di un contocorrente tradizionale e con la libertà di prelevare le somme
senza limiti. Illato negativo del conto deposito è dato invece dalla limitata
operatività, maper questa viene utilizzato un conto corrente d'appoggio per
effettuare tuttii trasferimenti di denaro.
Lascelta del conto corrente più adatto e conveniente può avvenire solo a
partiredalle esigenze di ciascun cliente analizzando in primo luogo i costi che
dinorma caratterizzano il conto stesso. Un modo facile, veloce e gratuito
perriuscire a trovare una soluzione personalizzata è quello di utilizzare
ilcomparatore delle offerte presente sul sito Supermoney,il portale di
riferimento dei consumatori italiani.
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