domenica 6 luglio 2008

Una stangata sui mutui

La Banca centrale europea non fa sconti neppure d'estate. Nel mese di agosto
è arrivato l'aumento del costo del denaro dello 0,25%.
Si tratta del quarto rialzo in otto mesi da parte della Banca di Francoforte
e il conto si fa salato. Soprattutto per chi ha deciso negli ultimi anni di
mettere su casa accendendo un mutuo. Secondo i dati forniti dalle
associazioni dei consumatori, gli italiani in fatto di mutui possono
arrivare a pagare anche più di 160 euro al mese, traducibili in un anno in
più di 650 euro di rincaro.
Sempre secondo Adiconsum, per chi ha sottoscritto un mutuo a tasso variabile
di 100mila euro l'aumento è di dodici euro mensili nel caso di un prestito a
quindici anni, sale a 15 euro al mese se la durata del mutuo è di trent'
anni. Non consola neppure guardare la situazione degli altri Paesi fuori
dalla zona Euro, dove in alcuni casi i tassi di riferimento sono ancor più
elevati.
Secondo una elaborazione di Mutuionline.it, chi ha contratto un mutuo di
100mila euro della durata ventennale nel dicembre 2005 pagava una rata di
583 euro, diventata a marzo 2006 di 595 euro, dopo 3 mesi salita a 608 euro
e si ritrova a pagare oggi 621 euro con un tasso al 4,31%. (3,56% a fine
2005). La rata mensile per mutuo a tasso variabile della durata trentennale
è passata da 463 euro del dicembre dello scorso anno a 478 euro del marzo
2006, per salire a 492 euro nel giugno fino ai 507 euro odierni con un tasso
al 4,51% (3,76% a fine 2005).
L'aumento ha colpito anche coloro che hanno sottoscritto prestiti
rimborsabili a rate attraverso la cessione del quinto dello stipendio. Per
chi ha usufruito di questa pratica per comprare elettrodomestici e prodotti
per la casa, si tratta di una spesa aggiuntiva in media di 93 euro all'anno
per un acquisto che si può rimborsare in cinque anni.