indebitamento. Il calcolo e' dell'Adoc, che sottolinea il nuovo record
raggiunto dai tassi dei mutui, saliti a giugno al 5,85%. Secondo il
presidente Carlo Pileri, nell'ultimo anno "l'indebitamento delle famiglie
italiane ha assunto un peso sempre maggiore e percentualmente sempre piu'
diffuso, in crescita di circa il 10% tra mutui, carte di credito rateali,
credito al consumo, fidi e prestiti". "Ad oggi - aggiunge il presidente
Adoc - due famiglie su tre sono alle prese con gravi problemi d'
indebitamento, mediamente per 24 mila euro".
Peggiorano la situazione, per Pileri, l' aumento del costo del denaro e la
crescita esponenziale dell'inflazione reale che rendono impossibile alle
famiglie contrarre mutui a tasso variabile. "Il ritardo nell'adeguamento
alla normativa e agli accordi, presi un anno fa, con le Associazioni dei
consumatori sulla probabilità' dei mutui e' grave - continua il presidente
Doc. -. Le banche, nel rispetto della legge e degli accordi presi, devono
incrementare la trasparenza e la correttezza nei rapporti con i consumatori
e tra imprese".
Pileri evidenzia poi un problema di iniquita' contrattuale, che riguarda i
lavoratori edili, che "rappresentano un'anomalia nel sistema dei mutui". Gli
edili, spiega Pileri, "contraendo un mutuo sottoscrivono una polizza
assicurativa che tutela i casi di premorienza e di perdita del posto di
lavoro per alcuni mesi. In quest'ultimo caso si prevede che il soggetto sia
assunto a tempo indeterminato e che lavori per la stessa azienda da almeno
un anno. Ma, come e' noto, i lavoratori edili non posseggono quasi mai
questa condizione. Ne consegue che i lavoratori pagano il premio, ma, se
restano senza lavoro, l'assicurazione non risponde mancando il requisito
della durata occupazionale acclarabile. Un evidente caso di iniquita'
contrattuale". (AGI)