sabato 19 luglio 2008

MUTUI: INTESA CON IL MEF, PORTABILITA' GRATUITA DAL NOTAIO

(AGI) - Roma, 18 lug. - La portabilita' dei mutui diventa gratuita dal
notaio. E' il risultato della bozza d'intesa sottoscritta tra il Consiglio
nazionale del notariato e il ministero dell'Economia e che fa seguito al
protocollo firmato tra Abi e via XX settembre sulla rinegoziazione
obbligatoria dei mutui. L'accordo formalizza la disponibilita' dei notai a
effettuare a costo zero la portabilita' dei mutui con il solo rimborso delle
spese. La procedura gratuita si riferisce a tutti coloro che hanno
sottoscritto mutui - accesi per acquisto, ristrutturazione e costruzione
dell'abitazione principale contratti entro il 30 giugno 2008 - per i quali e
' prevista la rinegoziazione obbligatoria.

"Per il senso di responsabilita' che ci deriva dall'essere parte del sistema
giustizia, delegati dallo Stato al controllo di legalita', e su indicazioni
che gia' a suo tempo l'Antitrust aveva evidenziato", sottolinea Paolo
Piccoli, presidente del Cnn, "il notariato si fa carico della situazione di
emergenza sociale causata dall'aumento dei mutui e si adoperera' a favore
delle persone e famiglie in difficolta'".

La procedura per le surroghe a costo zero e' stata predisposta dieci giorni
fa. Tuttavia, ricorda una nota, l'impegno del notariato sulla portabilita'
dei mutui "risale al 2007 quando in occasione dell'audizione in commissione
Finanze della Camera aveva gia' predisposto una bozza di surroga
semplificata per favorirne la diffusione. Impegno testimoniato anche dal
lavoro con 11 associazioni dei consumatori concluso a maggio con la
pubblicazione di una guida per i cittadini che spiega tutti gli strumenti a
disposizione dei mutuatari".

Quanto alle cessioni delle quote di srl con firma digitale Piccoli commenta
cosi' l'emendamento al decreto legge 112/08: "Fin dall'inizio abbiamo dato
la nostra disponibilita' a trovare una soluzione per contenere i costi e
semplificare la procedura. Quella della firma digitale", osserva il
presidente del Cnn, "e' piuttosto macchinosa non garantendo sicurezza ne'
sull'identita' delle parti ne' sul controllo dei contenuti. Meglio sarebbe
stato, allora, tornare alla situazione precedente alla legge Mancino con l'
annotazione della cessione a libro soci. Inoltre", conclude Piccoli, "i
risparmi per le imprese di cui si parla sono del tutto lontani dalla realta'
: si e' parlato di 300 milioni di euro quando stime attendibili fanno
pensare che non saranno piu' di 50, sul presupposto assai improbabile che
tutti gli intermediari lavorino gratis". (AGI)