domenica 13 luglio 2008

Economia domestica: si spende meno per gli alimentari. Sale spesa per la casa

Le famiglie giovani, sotto i 35 anni, tirano la cinghia e spendono meno per
gli alimentari, ma spendono di più per arredamenti, elettrodomestici e
servizi per la casa.

Il dato emerge da un'indagine Istat sui consumi degli italiani nel 2007 che
rileva come, la spesa media mensile totale registrata lo scorso anno varia
da un minimo di 1.641 euro per famiglie con un solo componente, a un massimo
di 3.205 euro per quelle composte da cinque o più persone.

Per i single, in particolare, è l'abitazione ad incidere maggiormente sulla
spesa media totale: 34,8% rispetto al 20% delle famiglie con 5 o più
componenti. Queste ultime, rispetto ai single, spendono di più per gli
alimentari: 21,2% contro il 18,3%.

In generale, la spesa media di una famiglia composta da una sola persona è
circa due terzi di quella delle famiglie composte da due componenti.

La spesa scende con l'avanzare dell'età: le famiglie di anziani hanno
livelli di spesa decisamente più bassi di quelli delle famiglie con a capo
un giovane o un adulto.

I single e le coppie con capo famiglia ultrasessantaquattrenne spendono
rispettivamente i due terzi e i tre quarti delle famiglie della stessa
tipologia con a capo un giovane.

Le famiglie più giovani, coppie con capo famiglia di età inferiore ai 35
anni, spendono mensilmente 2.762 euro, ma è bassa la quota di spesa
destinata agli alimentari e bevande (sotto il 16,0%), mentre è alta la
percentuale destinata alle spese per arredamenti, elettrodomestici e servizi
per la casa.

Un elemento che, spiega l'Istat, vale soprattutto per i giovani che hanno
appena acquistato una nuova casa e devono arredarla.

La presenza dei figli, invece, si traduce in un'alta propensione
all'acquisto di abbigliamento e calzature (il 7,9% della spesa totale tra le
coppie con due o più figli), in un maggiore bisogno di spostarsi sul
territorio (un quinto della spesa totale tra le coppie con tre o più figli
vanno ai trasporti) e in una maggiore spesa (intorno al 6,8%) per istruzione
e tempo libero.

A spendere di più, se si considera la professione, sono i nuclei familiari
con capo famiglia impenditore o libero professionista che, in media, spende
3.624 euro al mese, il doppio di quanto spende una famiglia con una persona
di riferimento disoccupata, casalinga o in altra consizione non
professionale.

http://www.finanzautile.org/economia-domestica-si-spende-meno-per-gli-alimen
tari-sale-spesa-per-la-casa.htm