mercoledì 22 dicembre 2010

Prestiti personali: a chi si rivolgono gli italiani

Chi è alla ricerca di prestiti personali prima di prendere una decisione e richiedere un prodotto finanziario, esplora in maniera doviziosa ogni possibilità: differente gestione della mensilità, risparmio estremo su ogni voce della propria vita, eredità di diverso genere, vendita di oggetti inutilizzati.  Ma soprattutto, se proprio si trova costretto a richiedere un prestito, quasi sicuramente eviterà come la peste le banche tradizionali. La spiegazione risiede, come ovvio che sia, nella gestione degli interessi da parte delle stesse e delle loro disponibilità all’erogazione.

Quando si richiede un finanziamento, i fattori importanti volti al suo ottenimento per qualsiasi consumatore sono rappresentati da un adeguato ammortamento, da una rata mensile non troppo alta, e soprattutto da una velocità di erogazione pressoché lampo. Difficilmente la richiesta di qualsivoglia prestito viene legata nella mente del consumatore all’attesa.  Non si tratta di un mutuo con il quale comprare un immobile: nella maggior parte dei casi si tratta di liquidità necessaria alla gestione delle spese famigliari, di un’emergenza, di un acquisto necessario che altrimenti non ci si potrebbe permettere.

Gli interlocutori finanziari di tipo non bancario sono spesso in grado di offrire al consumatore la velocità, la discrezione e soprattutto gli interessi che quest’ultimo desidera, magari attraverso piccole cifre ed una carta revolving, o ancora attraverso ammortamenti che rasentano quasi il ridicolo in quanto a durata: finanziamenti scelti perché la restituzione appare semplice, e l’interesse maturato, non viene calcolato.