venerdì 10 dicembre 2010

Per Banca d'Italia il 5% delle famiglie non paga la rata alla scadenza

Tra le famiglie che stipulano un mutuo, circa il 13%, quasi il 5% non rispetta
la scadenza di rimborso, risultando insolvente.
É quanto emerge dalla ricerca della Banca d'Italia "The rise of risk-based
pricing of mortgage interest rate in Italy" (l'incremento dell'uso di politiche
di prezzo basate sul rischio per i mutui in Italia) a cura di Silvia Magri e
Raffaello Pico.
L'indagine, condotta in base ai dati dell'archivio statistico Eurostat sul
reddito e le condizioni di vita (EU-Silc), valuta il rischio di credito, ossia
la probabilità calcolata di non rimborsare il mutuo alle scadenze previste dal
contratto, da parte delle famiglie italiane relativo all'anno 2007.

Tra i sette paesi europei esaminati, Italia, Francia, Irlanda, Spagna,
Finlandia, Regno Unito e Olanda, solo la Spagna supera l'Italia, mentre sono
meno della metà le famiglie insolventi nei restanti paesi, fatta eccezione per
l'Olanda dove sono 5 volte meno.

Lo studio, che riguarda anche la questione dei prezzi dei mutui italiani in
relazione al loro rischio, rivela che ciò che ha spinto le banche italiane ad
innalzare il tasso di interesse dello 0,25% è proprio la probabilità che una
famiglia smetta di pagare le rate del mutuo.

Emerge inoltre che il rischio d'insolvenza aumenta per le fasce più povere: è
pari al 14,5% per un quarto dei mutuatari con il reddito più basso; è del 10,1%
per le famiglie con un solo genitore; del 6,1% per le classi d'età comprese tra
i 44-54 anni e del 5,8% per quelle tra i 35-44 anni.

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