giovedì 16 dicembre 2010

La tredicesima degli italiani 'mangiata' dal mutuo

 

Sarà un natale fatto di pochi e magri regali, perchè le tredicesime degli italiani avranno ben altre destinazioni: la somma totale che rappresenta la somma totale destinate ai dipendenti del Belpaese, infatti, verrà spesa principalmente per colmare i buchi nel bilancio familiare derivanti da un 2010 difficile, che solo nella parte finale ha dato segnali di leggera ripresa. La voce più onerosa, in grado di 'mangiare' più tredicesime, sarà la casa: solo in Toscana il 35% degli abitanti spenderà quanto meritato con il lavoro per la propria abitazione, con l'aggiunta di un 6% di cittadini che ha già previsto di mettere da parte la propria somma per coprire i costi del mutuo. Ma anche i debiti di altra entità fanno la loro parte: il 16% degli userà la tredicesima per rimediare ai conti in sospeso, un ulteriore 19% di quanto spettante verrà accantonato per il futuro incerto. Altro che regali. "Saranno feste in tono minore – commenta il presidente della Confesercenti Toscana, Massimo Vivoli – Questo Natale rischia di essere uno dei peggiori degli ultimi anni". Certo, se sino ad ora abbiamo snocciolato dati numerici provenienti dalla sola Toscana, la situazione non cambierà nel resto d'Italia: gli italiani fanno fatica a far fronte agli impegni presi con le banche in merito a mutui e prestiti da rimborsare. I debiti si accumulano, e la tredicesima diviene l'unico modo per tranquillizzare la situazione. Almeno per un po'. Curiosa anche la situazione dei regali, emblematica per dipingere lo scenario di un Belpaese che deve ancora fare (troppi) conti con la crisi economica: segno 'meno' nelle preferenze degli italiani in biancheria intima che si credeva intramontabile, in calzature, libri, cellulari, elettrodomestici. Resistono, per ora, tecnologia e giochi per i più piccoli, unico settore davvero intramontabile. Praticamente annullati i viaggi: chi li fa, rimane fuori per pochissimi giorni. Niente Capodanni da 'girovaghi', quindi: si rimane nelle proprie città, a festeggiare in piazza. Anche se – c'è da giurarlo – nelle proprie menti gli italiani sanno di aver ben poco da festeggiare. da www.ciakprestitiemutui.com