giovedì 23 dicembre 2010

Mutui 2010: ultimi dati ufficiali

Secondo gli ultimi dati ufficiali il settore dei mutui è in ripresa. Per gli italiani la casa rimane l’investimento più solido, ecco perché le domande di mutui è positiva. A confermarlo i dati emersi dalla 29° edizione dell'Osservatorio sul Credito al Dettaglio realizzato da Assofin, Prometeia e CRIF che ha esaminato la situazione del credito al dettaglio in Italia.

Secondo l’indagine le erogazioni dei mutui sono cresciute. Solo nei primi tre mesi del 2010 sarebbero cresciute del 12%, raggiungendo una quota  ancora più alta nei mesi successivi pari a un +14,6%. Dall’indagine emerge anche un dato importante sugli importi richiesti dai mutuatari, ci sarebbe una maggiore tendenza a stipulare mutui con importi più elevati, tra 101.000 e 200.000 euro, e con una durata superiore a 26 anni.

Un altro dato rilevante è quello riferito alla crescita del mutuo di surroga e di sostituzione del vecchio finanziamento, oltre a quelli che consentono la ristrutturazione e il completamento costruzione dell’immobile, pari al +17,1% nei primi nove mesi del 2010.

In quest’ultimo mese anche la Banca d’Italia ha pubblicato i dati riassuntivi della situazione mutui . Dallo studio emerge un trend preciso, la crescita di erogazioni di mutui a tasso variabile (tipologia di tasso che consente un calcolo rata mutuo più flessibile): una tendenza che ha cominciato a diffondersi già due anni fa, quindi dal 2008 ad oggi.

Una delle motivazioni che hanno indotto i clienti a richiedere un tasso variabile è stata il calo registrato per questa tipologia di interessi rispetto a quella a tasso fisso. Confermano una preferenza da parte degli italiani per i mutui a tasso variabile anche i dati dell’Osservatorio Assofin Crif e Prometeia: i mutui variabili rappresenterebbero il 73% del totale, quindi quasi tre su quattro. Una crescita davvero alta se si confrontano le erogazioni del tipo nel 2009, pari a un più modesto 48%. L'andamento è figlio della fase economica caratterizzata da tassi di interesse bassi e dal diffondersi di mutui con limite massimo dell'innalzamento dei tassi.

Secondo l’Osservatorio, per un'espansione del mercato dei crediti ancora più positiva, bisognerà attendere il 2011-2012, poiché la fragilità del settore occupazionale e le condizioni economiche del Paese non stabili influenzano ancora il bilancio delle famiglie italiane.