giovedì 6 gennaio 2011

Euribor sotto l' 1%, Bond e mutui a tasso variabile in stand-by, Obbligazioni miste OK

 

Dal 04 Gen 11 L' Euribor a 3 mesi è tornato sotto l' 1%, dopo il rally iniziato alcuni mesi fa che l' aveva portato sino ad 1,2 e aveva fatto pensare ad un inversione di tendenza per ciò che riguarda l' andamento dei tassi.

Si potrebbe dire, che si tratta di un comportamento anomalo, non giustificato dai vari dati macroeconomici, soprattutto per ciò che ci riguarda da vicino con un indice inflazionistico in ascesa.

A questo proposito le prime stime danno per il mese di Dicembre un balzo a quota 1,9% su base annua, effetto dovuto prevalentemente ai rincari dei carburanti, peccato che questi andranno poi ad influenzare i prezzi dei beni di consumo, come gli alimentari, e questo non è un bene in un momento dove disoccupazione, salari bassi, stanno seriamente mettendo in difficoltà le famiglie italiane.

Il problema è sempre quello, quando le autorità monetarie cominceranno a drenare l' eccesso di liquidità presente sui mercati ? A dire il vero qualcosa la BCE ha già cominciato a fare, ma molto molto poco, sono infatti considerati ancora troppo fragili e traballanti gli umori dei mercati finanziari, per cui un' azione massiccia potrebbe generare una nuova ondata di panico assolutamente da evitare.

Certo questo tipo di pensiero, dà l' idea del tipo di ricatto che le istituzioni finanziarie devono subire da chi manovra i mercati in modo irresponsabile, ma il problema rimane, visto e considerato questo atteggiamento, quando decideranno di far ripartire i tassi ?

Un anno fà, sempre da questo Blog, mi chiedevo se non era il caso di anticipare il mercato cominciando ad acquistare un pò di obbligazioni a tasso variabile, intuizione che sembrava azzeccata dopo l' inizio del rally estivo dell' Euribor, peccato fosse solo un fuoco di paglia, ed ora mi ritrovo di nuovo con la stessa domanda, quando ripartiranno ?

I segnali ci sono, anche la Cina ha dovuto stringere la corda e alzare i tassi per cercare di raffreddare l' espansione dell' economia troppo forte per i mercati esteri troppo isterica per quello interno che rischia di esplodere in una bolla inflazionistica.

Eppure l' Europa è totalmente ferma, bloccata dai ricatti degli speculatori e da quelli politici dei vari capi di stato, troppo fragile il quadro internazionale per pensare ad un energico intervento da parte delle istituzioni monetarie, probabilmente un piccolo segnale verrà dato, non subito e soprattutto si rivelerà ininfluente se non auto-lesionistico.

E noi poveri cittadini investitori ? Per chi ha un mutuo lo scenario non cambia, per ora meglio stare dove si è e attendere.

Per chi si sta mordendo le pellicine, nel dubbio se vendere i titoli a tasso fisso, credo che per ora conviene non muoversi, anche perché, il recente calo delle quotazioni dei titoli di stato e di quelli bancari, sembra dovuto più che alle preoccupazioni per il rischio default, una mossa dei mercati per scontare, come al solito in anticipo, una manovra prettamente di facciata, di rialzo dei tassi magari di 25 punti base, quando qualcuno si degnerà di prendere un po' di coraggio e di imporla.

Per chi intendesse invece cominciare ad acquistare titoli a tasso variabile, nessun problema, unico consiglio, fare attenzione alla differenza tra le quotazioni con i comparabili a tasso fisso, ci deve essere almeno un paio di punti in più rispetto alla differenza di cedola, altrimenti non vale la pena di mettersi a digiuno per un periodo la cui lunghezza non è ancora ben definita.

Al di la' di queste possibilità, il mercato obbligazionario offre uno strumento che può andare bene per un periodo come questo, sono le obbligazioni miste, quelle che danno per un periodo limitato, di solito due o tre anni una cedola a tasso fisso, dopodiché per il periodo restante remunerano l' investitore con una cedola legata a vari tipi di tasso tipo l' euribor, l' indice di variazione dell' inflazione o quello legato ai credit swap, per semplicità di comprensione e facilità nel recuperare il dato inerente l' indice a cui l' obbligazione è legata, consiglio quelle che hanno come "sottostante" il tasso Euribor.

In questo modo, l' investitore si garantisce un rendimento certo per due o tre anni a venire, evitando così di ritrovarsi, con dei titoli puri a tasso variabile, acquistati nella speranza di una risalita dei tassi e che attualmente rendono poco meno dell' 1% netto, mentre al momento del passaggio dalla cedola a tasso fisso a quella a tasso variabile si potrà finalmente godere dell' auspicato rialzo dei tassi nel frattempo avvenuto.

Poi ognuno......

da verdemoneta.myblog.it