persistente incertezza sull'approvazione della legge di salvataggio delle
banche da parte del Congresso pesano sempre di più sul mercato del credito
interbancario.
L'Euribor a tre mesi (quello cioè che le banche pagano per avere prestiti in
euro e che funge da guida per le variazioni delle rate dei mutui) che ora
copre fino alla fine dell'anno, ha aggiornato ancora il massimo dalla fine
del 1994 toccando quota 5,339% da 5,330% ieri mattina.
In controtendenza invece l'Euribor a 6 mesi che è lievemente sceso al 5,415%
dal 5,421% di ieri, che era il massimo degli ultimi 14 anni.
Intanto proseguono i tentativi delle banche centrali per contrastare la
crisi di liquidità. Dopo la Bce, che stamattina ha ampliato la platea di
istituzione finanziarie che possono accedere alla liquidità senza previa
selezione dell'Eurotower, si è mossa anche la Banca di Inghilterra: ha
ampliato gli strumenti finanziari che le banche possono consegnare
all'istututo centrale per ottenere liquidità con operazioni di pronti contro
termine.
Ai Repo sarà elegibile anche "carta" rappresentata da alcune
cartolarizzazioni (Abs) corporate con rating tripla A, comprese quelle
relative ai crediti al consumo. Ammessa anche carta commerciale con rating
elevato. «Dobbiamo fare tutto quello che é possibile per assicurare
liquidità al sistema», ha detto Mervyn King, il Governatore della Banca di
Inghilterra.
Le principali banche centrali europee meditano anche di intervenire
tagliando i tassi di riferimento. ieri la Bce ha discusso per la prima volta
di manovra espansiva da molto tempo a questa parte. Le previsioni degli
analisti parlano di un taglio di un quarto di punto a novembre o più
probabilmente a dicembre, ma non si esclude un taglio dello 0,50 per cento.
La Banca d'Inghilterra potrebbe procedere la prossima settimana al taglio
più consistente dal 2001, ovvero mezzo punto, scendendo così al 4,50 per
cento. Questa la previsione di Citigroup, Bnp Paribas, JPMorgan e Royal
London Asset Management. Altre banche, tra cui Barclays, Abn Amro e Morgan
Stanley, prevedono un taglio di un quarto di punto. «Abbiamo una crisi
finanziaria severa che nell'ultima settimana è peggiorata e chiari segni che
l'economia sta precipitando in un baratro», ha detto Michael Saunders,
capo-economista per l'Europa occidentale presso Citigroup, a Bloomberg News.
«C'è preoccupazione - ha detto David Blanchflower, del Comitato di politica
monetaria (Mpc) della Banca d'Inghilterra - sicuramente vedremo un aumento
del tasso di disoccupazione in Gran Bretagna che potrebbe salire a livelli
mai visti prima».
Fonte : http://www.ilsole24ore.com