martedì 7 ottobre 2008

Costi dei servizi bancari in Italia

La gestione di un conto corrente in Italia costa più che in altri paesi
europei. Il tema è stato più volte affrontato dai mass media e dagli studi
di settore. L'ultimo Rapporto Osservatorio sulle liberalizzazioni 2008 di
Federdistribuzione non modifica questo orientamento. In Italia soltanto l'8%
delle famiglie cambia banca ogni anno, rispetto al 4,2% del Regno Unito, al
3,3% della Spagna e al 2,5% della Francia. Soltanto la Germania si colloca
al di sotto dell'Italia con un dato pari al 1,7% di turnover. Il basso
valore di turnover dei clienti bancari è l'indicatore principale della
situazione di competitività bancaria presente nel nostro Paese. Le
difficoltà burocratiche e la scarsa informazione non rendono agevole il
passaggio da un istituto di credito all'altro. La situazione di bassa
competitività si riflette sul rialzo dei tassi sul credito al consumo, sui
tassi dei mutui e sulla spesa di gestione dei conti. Secondo l'elaborazione
Cermes su dati Bce il tasso di credito al consumo in Italia è in media più
alto di 1,2 punti percentuali e il tasso dei mutui più alto di 0,7 punti
percentuali rispetto all'area Euro. La spesa di gestione annua di un conto
corrente in Italia è stimata intorno ai 182 euro, contro i 34 euro richiesti
in Olanda, i 40 euro nel Regno Unito, i 99 euro in Francia e i 161 euro in
Germania. La bassa competitività espone i clienti bancari anche al rischio
di sopportare costi indiretti come le pratiche di tying, ossia l'acquisto di
un prodotto bancario condizionato ad un altro servizio, che determinano
ulteriori costi aggiuntivi e maggiori difficoltà di uscita dalla banca.
La scarsa standardizzazione dei contratti e delle offerte bancarie riduce
l'informazione dell'utente e la sua capacità di comparazione delle offerte
finanziarie. Il Rapporto di Federdistribuzione suggerisce l'ingresso delle
banche straniere e l'individuazione di contratti base standard, uguali per
tutti gli istituti di credito, in modo da formulare ai clienti una offerta
con caratteristiche e condizioni comparabili con quelle delle altre banche.
Il riallineamento dei tassi italiani al livello europeo e la riduzione dei
costi di gestione del conto corrente che ne conseguirebbe, può apportare per
le famiglie un risparmio di 3,1 miliardi di euro e un risparmio per le
imprese di circa 4 miliardi di euro.

http://www.libertadiscelta.com/costi-dei-servizi-bancari-in-italia.htm