lunedì 27 ottobre 2008

Crisi dei mutui, Bush: «Presto vertice negli Usa» Sarkozy: «Deve essere entro novembre»

Bush e Sarkozy

NEW YORK (18 ottobre) - Il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, è pronto ad ospitare un vertice del G8, allargato a paesi emergenti  come Cina ed India, «in un futuro vicino». Senza precisare né data né luogo, Bush lo ha detto ricevendo a Camp David, in Maryland, il suo collega francese Nicolas Sarkozy ed il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso. 

Sarkozy: vertice entro novembre Il Vertice del G8 allargato dovrebbe possibilmente svolgersi «entro novembre»: lo auspica il presidente francese Nicolas Sarkozy. Sarkozy ha detto che il vertice rappresenterà «una grande opportunità» per ripensare il sistema finanziario mondiale. Europa e Stati Uniti appaiono ancora distanti sulle ricette da seguire. Su suggerimento del premier britannico Gordon Brown, l'Ue preme, oltre che per una riforma delle istituzioni di Bretton Woods (Fondo Monetario Internazionale e Banca Mondiale), per maggiori controlli internazionali sulle principali banche.

Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha offerto il Palazzo di Vetro di New York come sede per il summit, e ha parlato dei primi di dicembre come data limite per la riunione, alla quale verrebbe invitato, insieme con i responsabili di Fondo Monetario Internazionale e Banca Mondiale. Il sì di Bush è giunto un pò a sorpresa, dato che la Casa Bianca continuava a minimizzare la portata dell'incontro di Camp David, escludendo qualsiasi decisione sul Vertice. Annunciando di essersi consultato con il Giappone, presidente di turno del G8, Bush si è detto «impaziente» di ospitare il Vertice, il cui obiettivo è di «assicurarsi che una crisi come quella attuale non si ripeti». Ma l'inquilino della Casa Bianca ha ricordato che gli Usa giudicano indispensabile «preservare le fondamenta del capitalismo democratico», evitando troppa sorveglianza internazionale, come auspicato dall'Europa.

Bush, che lascerà il potere il 20 gennaio, non vuole decidere per il suo successore (eletto il 4 novembre e che verrà invitato al Summit), ed è comunque contrario ad un maggiore controllo internazionale sull'economia, come suggerisce invece il premier britannico Gordon Brown in un documento di sette pagine reso pubblico questa settimana. Nel suo tradizionale intervento radiofonico del sabato, Bush ha ricordato che la decisione di autorizzare il governo a prendere partecipazioni nelle principali banche è di carattere eccezionale. «In quanto strenuo difensore del mercato libero -spiega l'inquilino della Casa Bianca- mi sarei opposto a misure di questo tipo in situazioni normali».

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=33052&sez=HOME_ECONOMIA