lunedì 6 ottobre 2008

BORSE A PICCO, IN EUROPA BRUCIATI 400 MILIARDI

Crollano le borse europee travolte dalla bufera finanziaria. Gli indici del Vecchio Continente registrano ribassi record, con perdite comprese tra il 7 e il 9%, superiori a quelli dell'11 settembre 2001. Quella vissuta oggi e' la seduta peggiore dal 1987: sono stati bruciati 400 miliardi di euro di capitalizzazione. L'indice DjStoxx 600, che raccoglie i titoli piu' capitalizzati, ha perso il 7,2%. A Londra l'Ftse 100 a Londra chiude in calo del 7,85% a 4.589,19 punti%, il Cac 40 di Parigi lascia sul terreno il 9,04% a quota 3.711,98, segnando il peggior ribasso dal 1988, anno del suo esordio. Il Dax 30 di Francoforte segna una flessione del 7,07% a 5.387,01 punti. Il Mibtel a Piazza Affari archivia la seduta con un ribasso record dell'8,24% a quota 17.976 e lo Smi di Zurigo cede il 5,82% a 6.479,60 punti. Tonfo a Wall Street: il Dow Jones e' sceso sotto i 10.000 punti (-3,26%), per la prima volta dall'ottobre del 2004. Il Nasdaq perde il 4,75% a quota 1.855,57 punti. La giornata era iniziata con il tonfo delle borse asiatiche, con Tokyo ai minimi di quattro anni e mezzo, e l'effetto domino ha interessato tutti i mercati finanziari, con le borse di Mosca e di San Paolo costrette a interrompere le contrattazioni dopo aver realizzato perdite a doppia cifra poco dopo l'inizio della seduta. In Europa e' stata una giornata di fitti colloqui tra i principali leader politici per mettere a punto un messaggio comune da rivolgere ai mercati. "Tutti i leader dell'Unione Europea rendono noto che ciascuno di loro prendera' qualunque misura sia necessaria per mantenere la stabilita' del sistema finanziario, sia attraverso l'immissione di liquidita' tramite le Banche Centrali, sia mediante azioni mirate su singole banche, sia attraverso il rafforzamento degli schemi di protezione dei depositi", ha fatto sapere il presidente del Consiglio Berlusconi. Mentre la Germania pensa ad un piano di salvataggio nazionale per le banche tedesche, il premier spagnolo Zapatero ha convocato i vertici dei principali istituti di credito del paese. Madrid potrebbe agire autonomamente se la Ue non trovera' una politica comune. Proprio da Bruxelles e' arrivato l'invito di Almunia ad un' "azione coordinata" dei paesi dell'Unione. (AGI) - Roma, 6 ott. - 
http://www.agi.it/economia/notizie/200810051513-eco-rt11022-art.html