martedì 7 ottobre 2008

Crisi Mutui: Lunedì nero della finanza mondiale: crolla Wall Street, Milano a -8,24%

Non è bastata l'approvazione del piano Paulson per rassicurare gli investitori, e i timori per il sistema bancario europeo hanno fatto sprofondare i listini del Vecchio Continente che, già in caduta libera dall'inizio delle contrattazioni, hanno ulteriormente aggravato le loro perdite dopo l'apertura negativa dei mercati Usa. L'inizio delle contrattazioni oltreoceano ha visto il Dow Jones scendere sotto la soglia psicologica dei 10mila punti per la prima volta in quattro anni, e le borse di Londra, Parigi, e Francoforte hanno perso circa all'8%.
Piazza Affari ha chiuso in pesante ribasso la seduta. Il Mibtel ha perso l'8,24% a 17.976 punti, e lo S&P/Mib l'8,24% a 23.776 punti. Il Midex ha lasciato l'8,21% a 20.624 punti e l'All Stars il 5,74% a 9.938 punti.
La giornata era iniziata con il tonfo delle borse asiatiche, con Tokyo ai minimi di quattro anni e mezzo, e l'effetto domino ha interessato tutti i mercati finanziari, con le borse di Mosca e di San Paolo costrette a interrompere le contrattazioni dopo aver realizzato perdite a doppia cifra poco dopo l'inizio della seduta.
In Europa è stata una giornata di fitti colloqui tra i principali leader politici per mettere a punto un messaggio comune da rivolgere ai mercati. "Tutti i leader dell'Unione Europea rendono noto che ciascuno di loro prenderà qualunque misura sia necessaria per mantenere la stabilità del sistema finanziario, sia attraverso l'immissione di liquidità tramite le Banche Centrali, sia mediante azioni mirate su singole banche, sia attraverso il rafforzamento degli schemi di protezione dei depositi", ha fatto sapere il presidente del Consiglio Berlusconi. Mentre la Germania pensa ad un piano di salvataggio nazionale per le banche tedesche, il premier spagnolo Zapatero ha convocato i vertici dei principali istituti di credito del paese.
Madrid potrebbe agire autonomamente se la Ue non troverà una politica comune. Proprio da Bruxelles è arrivato l'invito di Almunia ad un' "azione coordinata" dei Paesi dell'Unione. Intanto, Bnp Paribas ha annunciato l'acquisto di asset belgi e lussemburghesi di Fortis per 14,5 miliardi di euro, un'operazione che renderà l'istituto di credito francese la prima banca europea per depositi.
La crisi fa temere un arretramento della domanda globale, e il light crude è sceso sotto la soglia dei 90 dollari. Il tasso Euribor a tre mesi ha invece toccato il massimo dal 1994, passando al 5,345% dal precedente 5,339%.
Nella giornata caratterizzata dal panico sui mercati mondiali, l'euro ha perso ulteriori posizioni contro dollaro scendendo sotto 1,35. Era dal 2007 che la moneta unica non toccava una tale soglia. In rapporto allo yen, l'euro è arrivato a 135,75 che rappresenta il minimo dal marzo del 2006 ed è, assieme alle borse europee, la vittima della crisi drammatica dei mercati globali, che ha registrato ribassi da capogiro soprattutto fra i listini azionari del vecchio Continente.