mercoledì 11 agosto 2010

Rate e mutui: il piano di ammortamento alla francese

Chi accende un mutuo deve sapere bene che, con cadenza regolare, dovrà
restituire il denaro ottenuto in prestito all'istituto bancario di
riferimento. Le modalità di rimborso fanno parte di quello che viene
definito 'piano di ammortamento', all'interno del quale viene specificato,
appunto, come e con quali tempi la cifra prestata dovrà rientrare nelle
casse della banca.
Esistono diverse tipologie di piano d'ammortamento, ma il più utilizzato,
soprattutto perchè più immediato e semplice da comprendere, è quello 'alla
francese'. Esso si fonda su un rimborso passante per rate tutte uguali
(salvo variazioni di tasso). Esso viene definito, quindi, un piano di
ammortamento a rata costante.
Prima di entrare nello specifico del piano alla francese, però, è bene
ricordare due importanti principi inerenti tutti gli ammortamenti, a
prescindere dalla tipologia:
la somma delle quote capitale contenute nelle rate deve ammontare all'importo
originario del prestito;
con il pagamento della rata vanno riconosciuti tutti gli interessi maturati
nel periodo cui la rata si riferisce.
E' ovvio, in relazione proprio all'ultimo punto appena analizzato, che il
concetto della rata costante nel mutuo varia a seconda della quota di
interessi. E' quest'ultima, infatti, che in qualche modo 'detta legge' e
determina l'importo della rata, rendendo relativo il concetto di rata
costante. La quota capitale dovrà assumere passivamente un valore pari alla
differenza rispetto al totale della rata.
Proviamo con un esempio numerico? Partiamo da un mutuo di 50.000 Euro al 6%
fissom da rimborsare con 10 rate semestrali di 5.861,53 Euro. La prima rata,
ovviamente, verrà numerata come zero, perchè coincide con la concessione dei
50mila euro di finanziamento.
Procediamo ora a calcolare la prima rata, secondo i seguenti procedimenti:
Calcolare la quota di interessi alla scadenza della prima rata
Trattandosi di una rata semestrale bisognerà moltiplicare il debito del
periodo (50.000 Euro) per il tasso del periodo (poiché il tasso annuo è 6%,
il tasso di un semestre sarà pari alla metà, cioè il 3%). La quota interessi
ammonterà perciò a 50.000 x 3% = 1.500.
Ricavare la quota capitale per differenza tra rata e quota interessi
Una semplice sottrazione permetterà di ottenere la quota capitale: 5.861,53
(rata) - 1.500 (quota interessi calcolata al punto 1) = 4.361,53.
Quantificare il capitale residuo dopo il pagamento della rata
Si ricava sottraendo dall'ultimo debito residuo del piano (in questo caso
quello originario) la quota capitale calcolata al punto 2, così: 50.000
(debito) - 4.361,53 = 45.638,47.
Il procedimento può essere applicato alla stessa maniera, sino a giungere al
termine, ovvero sino al totale rimborso del finanziamento.

Fonte: http://oknotizie.virgilio.it/