mercoledì 25 agosto 2010

Mutuo casa: in arrivo l'aiuto per chi non ce la fa a pagarlo

Dal 2 settembre prossimo sarà disponibile un fondo di solidarietà per chi
non ce l'ha fatta pagare le rate del mutuo. Il fondo, che può contare su una
dote di 20 milioni - suddivisi in parti uguali per gli anni 2008 e 2009 -
rimborserà alle banche i versamenti rimasti in sospeso. Le condizioni per
godere di tale opportunità sono: che il titolare del mutuo sia anche
proprietario dell'immobile per il quale è stato chiesto il finanziamento;
che abbia un indicatore della situazione economica equivalente (Isee) non
superiore a 30mila euro; che l'immobile non sia di lusso e, infine, che il
mutuo erogato non superi i 250mila euro. Ma questo insieme di requisiti
"soggettivi" non è sufficiente, perché, per godere del beneficio concesso
dalla legge, bisogna essere incappati, dopo la data di stipula del mutuo, in
un evento eccezionale o imprevedibile, tra cui: la perdita del lavoro
dipendente a tempo indeterminato o la fine del contratto di lavoro
parasubordinato, senza aver trovato una nuova occupazione nei tre mesi
successivi; il decesso o sopravvenienza di condizioni di non autosufficienza
di un componente della famiglia che percepisce almeno il 30 per cento del
reddito complessivo dell'intero nucleo convivente; l'aver affrontato spese
mediche (o per assistenza domiciliare) documentate non inferiori a 5mila
euro, oppure spese di manutenzione o ristrutturazione (assolutamente
necessarie), sempre per importi non inferiori a 5mila euro; infine
l'eventuale aumento della rata del mutuo a tasso variabile, di almeno il 25
per cento in caso di pagamenti semestrali, del 20 per cento nell'ipotesi di
rate mensili. Se i requisiti ci sono tutti, l'aspirante beneficiario deve
presentare alla banca una domanda di sospensione, indicando il periodo di
tempo per il quale intende usufruire dell'interruzione. La risposta
positiva, da parte della banca, deve arrivare entro un mese circa. La
scoperta di dichiarazioni false comporta la revoca dell'agevolazione, oltre
che il rimborso della somma che il Fondo ha trasferito alla banca,
rivalutata secondo gli indici Istat di inflazione, aumentata degli interessi
calcolati al tasso legale. Il provvedimento è diventato operativo con la
recente pubblicazione, in Gazzetta Ufficiale, del Decreto del Ministero
dell'economia e delle finanze n. 132 del 21giugno.
Fonte: http://it.biz.yahoo.com/