mercoledì 4 agosto 2010

Famiglie italiane con più debiti

Le famiglie italiane, complice la crisi, si caricano sulle spalle sempre
più debiti: nei primi tre mesi del 2010 il rosso è cresciuto di quasi 25
miliardi, segnando un balzo del 3% rispetto allo stesso periodo dell'anno
prima. Insomma, il supplemento al bollettino statistico della Banca d'Italia
certifica l'invecchiamento del paragone tra i risparmiatori italiani e le
previdenti formiche. Ma anche le imprese hanno alzato l'asticella
dell'indebitamento, segnando un aumento annuo delle passività del 3,3%.
Tornando ai buchi nei bilanci delle famiglie (incluse le istituzioni senza
scopo di lucro al servizio delle famiglie), sono arrivati a quota 797,611 da
773,218 miliardi di euro (+3%). A pesare sono sopratutto i mutui, saliti
nello stesso periodo del 2,6%, da 599,947 a 615,782 miliardi di euro
(+15,835 miliardi). Tuttavia, una spinta alla crescita è arrivata anche dal
credito al consumo: i presiti a breve termine, sempre su base annua, sono
lievitati da 55,803 a 61,307 miliardi di euro (+5,504 miliardi), con un
aumento del 9%.

E ricapitolando tutti i rossi si accumula un rialzo delle passività
complessive nel primo trimestre di quest'anno superiore a quello registrato
nel 2009, che aveva visto i debiti salire dell'1,8%. Di conseguenza le
famiglie rimangono meno liquide, sommando in tutto si arriva a 638,621
miliardi di euro (dai 642,837 del primo trimestre del 2009) tra biglietti,
monete e depositi a vista, quasi per la totalità conservati presso le
banche. Guardando più da vicino il portafoglio, scendono anche le
obbligazioni e i titoli di Stato a medio lungo termime (-1%). Risalgono,
invece, le azioni di società quotate, che in un anno sono quasi raddoppiate,
attestandosi nel primo trimestre di quest'anno a 86,405 miliardi. Per le
imprese la situazione non cambia, secondo la tabella di Via Nazionale il
debito delle società non finanziarie nel primo trimestre del 2010 è salito
di 114 miliardi di euro (+3,3%), raggiungendo quota 3.440,680 (da 3.326,322
miliardi dello stesso periodo dell'anno scorso). Sul dato pesano le
passività dei prestiti a medio lungo termine, rimasti pressochè stabili, a
670 miliardi di euro, rispetto al 2009. Mentre sono leggermente diminuiti
quelli a breve termine, fermi a 520,951 miliardi (-8,5 miliardi, 1,6%).

FONTE: [investire-informati] | (www.iltempo.it)