martedì 10 agosto 2010

Prestiti e Mutui col Contagocce

L' accesso al credito è sempre più arduo non solo per imprese o azienda ma
anche per le famiglie o le giovani coppie. Trovare un finanziamento per l'
acquisto della casa ormai è quasi una rarità. Tra quelle monitorate da
MutuiOnLine, erano 11 le banche nel 2007 che proponevano un mutuo per
l'intero valore dell'immobile: ora sono diventate tre. Una difficoltà che si
trasforma in ostacolo (quasi) insormontabile quando la richiesta di un
finanziamento o di un mutuo arriva da chi non ha un impiego stabile o da chi
un lavoro l'ha perso e ha deciso di mettersi in proprio.

Per un appartamento del valore di 200mila euro, allo sportello di Intesa
Sanpaolo, è possibile per il richiedente (dipendente a tempo indeterminato)
un mutuo al 100%, con rata mensile, ad un tasso fisso al 6,2% per un mutuo
trentennale, di 1.225 euro al mese. Considerato che la rata non può essere
superiore a un terzo del reddito mensile, il soggetto che intende comprare
(e indebitarsi) deve guadagnare dal lavoro a tempo indeterminato almeno
3.600 euro al mese. Sono evidentemente condizioni (impiego dipendente
stabile e buon salario) non proprio comunissime per gli attuali trentenni;
l'alternativa è abbassare la soglia del finanziamento, scendendo all'80%, il
che significa già avere una propria disponibilità di 40mila euro a cui
aggiungere i 160mila prestati dalla banca. La rata, sempre scegliendo un
mutuo trentennale, scende a circa 930 euro con un tasso fisso al 5,7%

Un trentenne, invece, interessato a comprare casa con la propria compagna,
con un lavoro non stabile, alla banca Monte dei Paschi di Siena potrà
disporre di un finanziamento all'80%; un mutuo variabile con un tetto (il
tasso massimo applicabile è il 5,5%) e con una rata mensile di poco più di
700 euro. Ma, trattandosi di lavoratore a tempo, è necessario che ci sia un
garante. Senza uno dei genitori e soprattutto dalla sua busta paga o della
sua pensione,non si potrà altrimenti accedere al mutuo.

Nella filiale di Unicredit lavoratori (dipendenti o autonomi) con contratti
a termine o a progetto potranno disporre un finanziamento che può arrivare
al 70% del valore dell'immobile (l'80% se si ha una continuità lavorativa di
60 mesi), fino a un massimo di 200mila euro. E con un mutuo a trent'anni i
primi venti sono a tasso fisso e gli altri dieci variabili. Ipotizziamo un
mutuo di 150mila euro a vent'anni, tasso fisso a 6,40%, la rata mensile sarà
quasi 1.200 euro (polizza assicurativa inclusa).

Nel tour non manca una banca straniera: una filiale di Barclays. La coppia
interessata all'acquisto è composta da un autonomo e da una precaria. Si
oscilla fra una rata per un mutuo a tasso variabile di 619 euro e una con
finanziamento a tasso fisso di quasi 900 euro. Tutto bene? Non proprio
perché l'autonomo deve essere "di lungo corso". Quindi, senza una
documentazione fiscale che accerti redditi da qualche anno, possono sorgere
problemi. Ad esempio, se il soggetto ha perso il lavoro l'anno precedente e
ha scelto di mettersi in proprio a inizio 2009, la certezza del mutuo di
pochi istanti prima si trasforma in una probabilità su cui bisogna valutare.
Così la cima della montagna è sempre lì in alto.

Fonte: http://oknotizie.virgilio.it/