venerdì 23 dicembre 2011

Mutui, le ultime tendenze del 2011

Il 2011 sta ormai finendo ed è tempo di bilanci. Le banche, le associaizoni di categorie e gli Osservatori iniziano ad effettuare le loro previsioni per l'anno a venire. Ma è evidente che gli ultimi mesi di quest'anno hanno evidenziato delle dinamiche nel mercato dei mutui molto precise. Ad evidenziarne alcune ci ha pensato l'Osservatorio sul credito al dettaglio.

E' evidente infatti la progressiva riduzione delle erogazioni sia dei mutui per acquisto di immobili (-5,7%), sia delle altre tipologie di mutui (-11,7%), a causa principalmente del crollo delle surroghe e delle sostituzioni, penalizzate dal crescente aumento degli spread applicati che le ha rese in molti casi non più vantaggiose per le famiglie.

Si è assistito al contempo al ritorno delle erogazioni verso importi e durate contrattuali leggermente maggiori, a testimonianza dell'atteggiamento cauto delle famiglie, orientate a scelte che rendano maggiormente sostenibili i rimborsi. La frequenza più alta è per i mutui compresi tra 101 e 200 mila euro (52% del totale flussi erogati, stabile rispetto al 2010) ma si registra un lieve aumento della quota relativa ai mutui di valore complessivo superiore a 500 mila euro (4%, un punto percentuale in più).

Coerentemente alla dinamica della ripartizione del valore finanziato, si assiste a un ritorno verso durate contrattuali più lunghe, soprattutto quelle superiori a 26 anni. La cautela è evidente anche sull'ammontare del prestito richiesto alle banche, in quanto appena il 6% dei flussi totali è andato oltre l'80% del valore dell'immobile finanziato, a fronte dell'11% raggiunto prima della crisi. La domanda delle famiglie si sta caratterizzando, inoltre, per una maggiore diversificazione: se la maggioranza continua a preferire il tasso variabile, stanno, però, aumentando anche le quote dei mutui a tasso misto e a tasso fisso.

Nel corso dei primi nove mesi del 2011 gli indicatori di rischio mostrano un trend in diminuzione. Nonostante la congiuntura negativa e la forte instabilità dei mercati, il flusso di nuove sofferenze è stato mitigato da politiche di offerta più selettive e, così come per la domanda, da una maggiore attenzione alla sostenibilità del debito, generando perciò portafogli più virtuosi. A ciò si aggiunge il piano famiglie (con la moratoria protratta fino a gennaio 2012) che sta ancora sostenendo la clientela in difficoltà nel rispettare gli impegni di pagamento. Nel corso degli ultimi periodi il tasso di default (ovvero l'indice di rischio di credito di tipo dinamico che misura le nuove sofferenze e i ritardi di 6 o più rate nell'ultimo anno di rilevazione) scende e si attesta a settembre 2011 al 2,4% per il credito al consumo e all'1,6% per i mutui immobiliari.

In questo scenario, a sostenere l'evoluzione del mercato sarà ancora la componente dei prestiti per acquisto di abitazione a fronte di un'ulteriore contrazione del credito al consumo. Anche se l'evoluzione dei prestiti per all'acquisto di abitazioni è attesa anch'essa in progressivo rallentamento nell'ultima parte del 2011, attestandosi in termini di consistenze intorno al +4,1% a fine anno. Nel biennio successivo si dovrebbe mantenere un trend di espansione piuttosto contenuto, riflettendo sia la debolezza della domanda ma anche la maggiore selettività delle politiche di offerta.

da http://www.mutui.com