venerdì 18 marzo 2011

Abi: più mutui e meno interessi per gli italiani

 

Nonostante la Bce abbia parlato nei giorni scorsi di aumenti imminenti in materia di tassi d'interesse, l'Abi (Associazione Bancaria Italiana) ha sottolineato nell'ultimo rapporto sul mercato dei mutui – aggiornato a Febbraio 2011 - come in Italia crescano le richieste di mutui e prestiti, mentre gli interessi registrano un (leggero) calo.

Più mutui: aumentano le richieste

Il trend è lo stesso del primo bimestre del 2010.

Tra Gennaio e Febbraio scorsi le richieste di finanziamenti alle banche italiane hanno visto un incremento del +7,8%. Un dato record, questo, stando a quanto si legge nel rapporto dell'Abi, considerando anche che in chiusura di 2008 lo stesso tipo di rilevazione aveva palesato un -0,8% preoccupante per il settore.

Ad oggi, invece, le domande per prestiti e mutui destinati all'acquisto della prima casa sono in aumento su tutto il territorio nazionale. Le rilevazioni dell'Abi vedono addirittura un +22% tra i prestiti in Lombardia, oltre a incrementi di 9/10 punti percentuali per quanto concerne i mutui (nelle Marche e non solo).

E gli interessi scendono

Leggero calo per i tassi d'interesse sui mutui immobiliari.

Con buona pace della Bce e di Bankitalia, che comunque si preparano a far partire gli aumenti.

Nel frattempo i valori registrati dall'Associazione Bancaria Italiana parlano di tasso sui prestiti alle famiglie per comprare casa che scende al 3,05% dal 3,15% di Gennaio.

Questo calo, per la verità momentaneo, si spiega con l'effetto statistico dovuto alla ricomposizione tra mutui a tasso fisso e variabile.

Il ramo delle imprese è invece più stabile: 2,72% a Febbraio dopo il 2,69% di Gennaio.

Il futuro è roseo?

Non molto, se si parla di mutui.

Sì, perchè gli annunci della Banca Centrale Europea sono chiari: la crescente inflazione in tutto il Vecchio Continente condurrà ad un aumento graduale dei tassi d'interesse, che – come calcolato nei giorni scorsi - porterà a rate più 'salate' sino a 600 euro annui per gli italiani.

Al centro dei rialzi maggiori c'è l'Euribor, indice dei tassi variabili, che dall'1% di alcune settimane fa si prepara a toccare quota 1,75% già nell'immediato futuro. L'incremento si arresterà nel 2014, attorno ai 3,5 punti percentuali.

da www.ciakprestitiemutui.com