Buone notizie per chi ha contratto un mutuo a tasso variabile: prosuegue infatti la discesa dell'Euribor, il tasso di finanziamento interbancario al quale è agganciata la maggior parte dei mutui per l'acquisto di immobili.
Dopo il picco del 5,39 per cento registrato il 9 ottobre dello scorso anno, il tasso a tre mesi è sceso al 2,01 per cento, ai minimi da marzo 2004 (quanto si attestò all'1,96 per cento).
Dall'inizio dell'anno, il tasso a tre mesi è passato dal 2,86 per cento (era il 2 gennaio 2009) all'attuale 2,01.
In calo anche le scadenze più brevi: l'Euribor a un mese è sceso all'1,68 per cento (minimo storico dall'introduzione dell'indice), mentre quello a sei mesi al 2,09 per cento, ai livelli più bassi dal 2004 (minimo storico 1,92 per cento nel marzo 2004).
INFORMAZIONI UTILI
Dal 1 gennaio c'è la possibilità di sottoscrivere un mutuo a tasso variabile legato non solo all'indice Euribor, ma anche al tasso ufficiale della Banca centrale europea (tasso Bce), attualmente al 2 per cento.
Il tasso – molto probabilmente – subirà un'ulteriore ritocco al ribasso nella prossima riunione dell'istituto di Francoforte, prevista per il 5 marzo.
Il mercato sconta infatti una riduzione di almeno 50 punti base con il Refi fissato all'1,50%.