lunedì 30 gennaio 2012

Mutui casa: rappresentano il 41% delle passività familiari

Mutui in pole position tra le passività finanziarie delle famiglie italiane. Ad affermarlo i dati di Bankitalia con uno studio realizzato sulla Ricchezza delle famiglie nel 2010. Secondo questi dati i mutui rappresentano una quota del 41% delle passività finanziarie delle famiglie. A seguire gli indebitamenti per esigenze di consumo (13,6%) e altre forme di prestiti (20%).

Tuttavia negli ultimi due anni la dinamica del valore dei mutui per l'acquisto dell'abitazione è fortemente rallentata e l'incremento si è stabilizzato sul 2% annuo contro un valore del 16% del periodo 1995-2009. Anche il credito al consumo ha fatto registrare una forte decelerazione, dal 20,5% in media del periodo 1995-2009 contro il 4,8% del 2009-2010. La restante categoria di presiti ha registrato invece un aumento del 12% superiore a quella media annua del 1995-2009 (3%).

Il 27,7% delle famiglie italiane è gravato dai debiti, per un importo medio pari a 43.792 euro. In particolare, per una famiglia tipo indebitata, il rapporto tra debito e reddito disponibile risulta pari al 45,6%. Nel 2010 lo stato di ricchezza familiare netta, dato dalla somma delle attività reali (immobili, aziende e oggetti di valore) e delle attività finanziarie (depositi, titoli di Stato e azioni) al netto delle passività finanziarie (mutui, prestiti e altri debiti), presentava una valore medio di 163.875 euro.

I dati di Bankitalia, pertanto, fotograno una situazione valida fino al 2010 e che nell'ultimo anno ha conosciuto importanti cambiamenti di tendenza. Secondo una recente analisi di Eurisc, il sistema di informazioni creditizie di Crif, che raccoglie i dati di oltre 78 milioni di posizioni creditizie, i mutui ipotecari nel 2011 sono stati in calo del -19%, con l'unico dato positivo registato a febbraio, quindi quasi a cavallo tra il 2010-2011, ma di certo di ben altre aspettative rispetto alla seconda metà dell'anno.

Le motivazioni di questo recente calo vanno cercate nel calo delle domande di sostituzioni e surroghe mutui. In quest'ultimo caso, dato anche gli alti tassi praticati dalla banche, le surroghe sono apparse persino meno convenienti. Resta invece la convenienza di passare da un mutuo a tasso fisso ad uno variabile, oggi come oggi, più conveniente. Inoltre per contrastare le difficoltà, secondo l'indagine Bank Next 2.0, condotta da Nextplora, gli italiani si rivolgono sempre più spesso a internet, dove è possibile trovare mutui e prodotti finanziari più a buon mercato.

da http://www.mutui.com/